CAPITOLO PRIMO

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Ore 06:30.

L'imbarazzante sveglia a forma di gattino che mi aveva donato mia madre non sarebbe suonata prima di un'ora, ma io proprio non riuscivo a riaddormentarmi (e dire che sono tutt'altro che una ragazza mattiniera) così, dopo mille ripensamenti, decisi di alzarmi e occupare il tempo in qualche altro modo.

Ok, al fine di non passare per la malata di insonnia della situazione, devo ammettere che quella non era una mattina come tutte le altre: si trattava del mio primo giorno in qualità di allieva della scuola di "Amici", il talent show ideato da Maria De Filippi, e non stavo letteralmente più nella pelle.

Decisi di prepararmi in fretta ed uscire a prendere una boccata d'aria: da quando ero arrivata, non avevo avuto neanche il tempo di guardarmi un po' attorno alla scoperta dei quartieri di Roma Est che avrebbero fatto parte della mia quotidianità per lungo tempo (considerando che casa mia si trovava piuttosto lontano per fare la vita da "pendolare"), e poi avevo tutto il tempo necessario per rilassarmi, fare un respiro profondo, e, perché no, fumare una sigaretta in pace prima di iniziare le lezioni.

Rientrai in hotel alle 08:00, giusto in tempo per la colazione, ma Federica, la mia compagna di stanza e l'unica ragazza con cui avevo parlato sinora, non era ancora arrivata.

"Cerchi qualcuno?"

Una voce squillò dal tavolo accanto a me.

Mi voltai: era una ragazza dagli occhi e capelli scuri e carnagione olivastra che mi guardava incuriosita, mentre portava alla bocca un biscotto.

"Ehm, sì, cercavo Federica. L'hai vista per caso?"

"Mmh, non ho ben presente chi sia, scusami." rispose lei, dispiaciuta.

"Non ti preoccupare. Io sono Anna, comunque."

"Sì, mi ricordo di te ai casting, hai fatto scintille! Io mi chiamo Shady, se vuoi puoi sederti qui mentre l'aspetti."

Accettai la proposta e subito ci ritrovammo immerse nei più disparati discorsi, tant'è che, senza renderci conto, Federica ci aveva ormai raggiunte.

"Non ti ho trovata nel tuo letto stamattina." mi disse preoccupata. "pensavo veramente di essere stata così stupida da non aver sentito la sveglia e che tu fossi già a lezione." concluse, addentando il suo muffin al cioccolato.

"Perdonami, non riuscivo a dormire." risi. "Ah, comunque Fede, lei è Shady; e, Shady, lei è Federica." le presentai.

I tavoli cominciavano a riempirsi e i miei occhi scrutavano attentamente ogni ragazzo che entrava nella mensa, sperando, invano, di farmi un'idea delle persone con cui avrei passato la maggior parte del mio tempo.

"Mmh, carino quello." la voce, ormai inconfondibile, di Federica risonò. "Sapete chi è?"

Tutte e tre guardammo attentamente il ragazzo che in quel momento stava varcando le porte della mensa. Era piuttosto alto, i suoi capelli erano castano scuro e gli occhi azzurri non passavano di certo inosservati.

"Riccardo Marcuzzo." ammiccò Shady. "Carino eh? Da quanto mi hanno detto, pare che abbia avuto una storia con la figlia di Ramazzotti."

"AURORA?" urlammo io e Federica, facendo voltare il ragazzo.

"Shhhh, abbassate la voce." ci zittì. "Sembrerebbe addirittura che le abbia dedicato uno dei suoi inediti."

Io e la mia compagna di stanza eravamo visibilmente scioccate, ma continuammo a seguire le spiegazioni della milanese Shady.

"Vedete il ragazzo che è con lui? Ecco, lui si chiama Andreas Muller, ballerino hip-hop. Aveva partecipato ai casting anche l'anno scorso, non so se ricordate, ma dopo poco tempo ha subìto un infortunio e addio talent show."

"Già, mi ricordo." feci mente locale.

"Dietro di loro, rispettivamente, Mike Bird e Alessio Mininni, entrambi cantanti."

"Mike Bird?" chiese incredula Federica. "Per l'amor di Dio, non dirmi che di cognome fa uccello perché altrimenti accendo un cero per lui in Vaticano."

Scoppiammo tutte in una grande risata. "Fuochino! Si chiama Michele Merlo." rispose Shady.

"Poveretto.." disse Federica. "Quando si dice vita ingiusta.."

Shady evitò di dare troppa considerazione all'esagerata compassione di Federica e continuò quello che stava diventando un incontro di gossip.

Tutti interessanti, niente da dire; tuttavia il terzo, Michele, aveva attirato la mia attenzione.

Non era alto quanto Riccardo ma il suo sorriso non era da meno. Capelli e occhi scuri tanto quanto i vestiti che indossava e i tatuaggi che gli fasciavano le braccia.

Con una mossa rapida si sistemò il ciuffo e alzò lo sguardo che ricadde su di me: probabilmente si era sentito osservato.

Ci fissammo a vicenda per qualche istante finchè, involontariamente, andò addosso ad Alessio, in piedi davanti a lui nella fila per la colazione, provocando un sorriso da parte mia, che lui ricambiò con imbarazzo.

"Anna, ci sei?" all'improvviso una voce mi richiamò.

"Shady scusa, ripeti." ritornai nel nostro mondo.

"Dicevo, sicura di non averlo mai visto? Lui è di Bassano, e visto che tu vieni da quelle parti.."

"Treviso." la interruppi, "No, non ho mai visto Alessio." e riportai lo sguardo verso il ragazzo misterioso.

"ANNA CONCENTRATI!" mi richiamarono di nuovo le due ragazze.

"Che c'è?" risposi io, quasi infastidita.

"Mike." fece Shady, "Stavamo parlando di Mike."

"Già, giusto, non ho mai visto Mike." chiusi il discorso, riempiendomi la bocca di biscotti.

"Michele Merlo." pensai. Che strano, non mi era affatto nuovo quel nome..


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