CAPITOLO QUARTO

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Era ormai giunto venerdì, meglio conosciuto come termine ultimo per la creazione delle squadre, e, a tal proposito, eravamo rimasti chiusi in sala relax tutta la sera alla ricerca di una soluzione che accontentasse tutti quanti.

Dopo una discussione accesa (e non poca esasperazione), avevamo finalmente raggiunto una conclusione: tenendo conto dei numeri che gli insegnanti ci avevano detto di rispettare per ogni gruppo, io mi trovavo nei "Senza piani" insieme a Riccardo, Giulia, Sebastian, Cosimo, Erik, Thomas, Vittoria, Elisa, Marta e Federica.

Tutto sommato era una bella squadra, mi dispiaceva soltanto che Shady fosse dall'altra parte contrariamente a quanto avevamo proposto, e soprattutto che fosse toccato proprio a lei stare assieme a Ginevra: ne avremmo di certo viste delle belle.

Tuttavia i professori avevano dovuto bilanciare le nostre proposte, pertanto non potevamo farci nulla.

"E' da cinque minuti che sono in squadra con lei e già ho bisogno di uscire di qui." fece Shady.

"Cicca?" proposi io, ricevendo uno sguardo di adorazione in risposta.

"Possiamo aggregarci?" una voce rauca s'intromise.

Non pensavo che Riccardo e Alessio fumassero, anzi, ne ero sicura, e ricevetti la conferma quando, una volta usciti, cominciarono ad aspirare le sigarette come due ciminiere impazzite: era chiaro ci fosse qualcos'altro dietro, ma nonostante ciò Shady la vedeva come un'opportunità per interagire con il genere maschile, perciò mi spinse ad assecondarli.

"Allora, come vi sembrano le squadre?" cominciò Riccardo.

"Bilanciate." risposi.

Il mio sguardo disinteressato ricadde sulla mia amica che stava cercando di richiamare la mia attenzione in tutti i modi possibili.

"Bilanciate?" sussurrò. "Seriamente, devo iscriverti ad un corso per imparare a flirtare."

"Eh?" fece Alessio.

"Cosa?" finse Shady.

"Hai detto qualcosa?"

"No.." lo liquidò in fretta. "Sono solo profondamente contraria all'idea di dover stare in squadra con la Barbie."

Mentre i due chiacchieravano animatamente a riguardo, notai come Riccardo cercasse un pretesto per cambiare discorso.

"Quindi domani sera ci sarai anche tu?" chiese, mentre sbronzava la cenere per terra.

"Uhm, penso di sì."

"Bene, ti farò divertire come solo un buon capitano deve fare." ammiccò.

Dovevo ammettere che gli occhi di Riccardo al sole fossero veramente splendidi: quei piccoli, minuscoli punti neri che erano le pupille si confondevano in tutto quell'azzurro che li circondava. La cosa positiva era il fatto che fossi in grado di ammirare il suo sguardo, a differenza di quello di Mike, che, pur essendo di un semplice castano, riusciva a farmi sentire oppressa ogni volta che lo incrociavo.

Ebbene sì, ancora una volta stavo pensando a Mike.

Per tutta la settimana ci eravamo trovati in una specie di limbo: da una parte, ogni pretesto era buono per punzecchiarsi a vicenda, ma dall'altra eravamo sempre rimasti in compagnia degli altri e pertanto nessuno dei due ha mai azzardato nulla di troppo esplicito.

Ammetto che quella situazione mi stesse veramente mandando in paranoia, tuttavia cercavo di non darlo a vedere poiché rabbrividivo al solo pensiero di dare soddisfazione ad un ragazzo che godeva nel vederci cadere ai suoi piedi.

"E chi ci sarà oltre a noi? Giulia? Ginevra? Non so... Mike?" chiesi poi, curiosa.

Riccardo assunse un'espressione piuttosto seccata. "No, non penso vengano Ginevra e Mike."

Lo guardai stranita e, cercando di dissimulare il mio interessamento a riguardo, gli chiesi perché.

"Io non ti ho detto nulla, ma pare che abbiano dormito assieme ieri sera." cominciò. "Lui non è rientrato in camera, e stamattina Ale lo ha visto mentre usciva da quella di Ginevra. Abbiamo fatto due più due."

"Ma lei non dorme con Elisa?" chiesi io, visibilmente scioccata.

"Elisa è tornata a casa ieri sera perché si sentiva poco bene, da quello che so io." fece un ultimo tiro, prima di pestare il mozzicone della sigaretta. "Perciò penso proprio facciano qualcosa in intimità questa sera, non so se mi spiego." concluse, strizzando l'occhio.

Cercai di mascherare l'evidente dispiacere che mi si era stampato in faccia: non riuscivo a capacitarmi di come, dopo un'intera settimana passata a stuzzicarci a vicenda, lui, in totale scioltezza, fosse andato a letto con l'unica persona sulla faccia della Terra che mi aveva assicurato non gli piacesse, senza avere la minima decenza di dirmelo, oltretutto.

Stavo per andarmene, quando, all'improvviso, vidi arrivare il diretto interessato.

Ricordo di avergli lanciato uno sguardo talmente sprezzante, talmente pieno d'odio, che non se lo sarebbe scordato facilmente.

"Guarda come si avvicina ignaro." pensai. "Mo' ti faccio vedere io."

"Potevate chiamarmi, stronzi." disse, mentre aspirava la sigaretta appena accesa.

A quel punto, lo feci. Un po' presa dall'istinto, un po' perché volevo fargliela pagare, feci la prima cosa che mi balzò per la testa: mi avvicinai a Riccardo e in zero-due premetti le mie labbra sulle sue, tra gli occhi stupefatti dei presenti, e della stessa cavia colta di sorpresa..

"Allora continuiamo domani sera il discorso." sussurrai, simulando chissà quale conversazione, e nel silenzio di tutti presi Shady sotto braccio per rientrare.

Voltandomi riuscii solamente a percepire l'incredulità di Riccardo e Alessio, tuttavia della gelosia di Mike neanche l'ombra: continuava a fumare la sua sigaretta, ben rilassato e taciturno come al solito.

Quanto mi dava sui nervi.

"Non intendevo questo quando ti avevo detto di imparare a flirtare." fu la prima cosa che Shady pronunciò una volta entrate. "Ti sei per caso bevuta il cervello?"

"Hai ragione." risposi, avvilita. "Non so perché l'ho fatto ma mi aveva appena detto quella cosa di Mike, e avevo mille, raccapriccianti, scene per la testa e poi è arrivato lui e allora ho dov.."

"Frena, frena, frena." m'interruppe. "Che ti ha detto di Mike?"

"Questa notte è andato a letto con Ginevra." sbottai.

"No, non ci credo! Che pezzo di.."

(Evito di riproporre tutte le parole non proprio carine utilizzate da Shady! )

"No no, tu adesso devi dimenticare quello che ho detto." concluse.

"Ti riferisci esattamente a..?"

"Metteremo in atto il più grande PGI della storia."

"P G I?" chiesi, confusa.

"Devo sempre spiegarti tutto." sospirò. "Piano di Gelosia Istantanea, ovvio."

"Parli proprio come la Rinaldi." risi io. "Sono tutta orecchi."

BirdyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora