CAPITOLO QUINDICESIMO

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Aprii gli occhi di colpo: per un momento pensai ancora di essere all'OC Hotel in via Tiburtina, ma poi feci mente locale e mi rilassai.

Era veramente buio pesto, tanto che le mie iridi impiegarono più di qualche istante per individuare i profili dei vari oggetti della stanza; tuttavia, una volta girato lo sguardo, avrei preferito non aver recuperato la vista dal momento che non trovai nessuno sul letto accanto a me.

Provai ad allungare il braccio e a farlo scorrere lungo le lenzuola, ma niente: Mike non era più lì.

A quel punto decisi di alzarmi per raggiungere il bagno.

Sentivo le gambe pesantissime e in alcuni punti doloranti, quasi come se avessi degli spilli conficcati all'interno, ma non ci diedi molto peso: insomma, era una conseguenza normale in quel tipo di.. situazioni.

Improvvisamente, prima che potessi raggiungere l'interruttore della luce, sentii un forte rumore provenire dall'altra stanza, così mi precipitai fuori. Sgranai gli occhi: Mike stava fumando una sigaretta nella stessa terrazza che pochi minuti prima avrei giurato fosse chiusa.

"Sei sveglio da tanto?" gli chiesi, una volta raggiunto.

Subito Mike si voltò, con un sorriso malizioso stampato in viso.

"Ti devo ringraziare." ammise, tra un tiro e l'altro.

Io lo guardai confusa.

"Grazie a te ho vinto la scommessa con Riccardo." sorrise. "Avevo quasi perso le speranze: sei un tipetto difficile da convincere sai? Ma mi è bastata qualche bella parola in più e ti sei lasciata manipolare a mio piacimento." strizzò l'occhio.

"Mi stai prendendo in giro?" chiesi, a voce tremolante.

Lui si avvicinò, lasciando pochi centimetri tra i nostri visi, per poi abbandonarsi in una piccola risata. "Oh Anna, Anna .." sospirò. "Davvero pensavi che io potessi veramente interessarmi a una come te?"

Subito indietreggiai.
Quasi non riuscivo a respirare.

"Non sta accadendo sul serio, non sta accadendo sul serio." continuavo a ripetermi.

A quel punto distrattamente buttai l'occhio sulle mie gambe: spalancai occhi e bocca quando mi accorsi di avere la pelle cosparsa di lividi ed ematomi scuri. Ma che cosa mi aveva fatto?

Chiusi gli occhi: le lacrime mi avevano ormai bagnato viso e vestiti, e d'istinto mi accasciai al suolo, nel tentativo di farmi piccola piccola per evitare di incrociare il suo sguardo.

La sua fragorosa risata bombardava nelle mie orecchie come un eco.

Sempre più forte.

Sempre di più. 

Era diventato insostenibile, tanto che a stento riuscivo a sentire le urla del mio pianto.

Finchè improvvisamente tutto cessò.

Le urla, il freddo, le lacrime: era tutto svanito.

Riaprii gli occhi: era notte fonda, la stanza odorava dell'inconfondibile profumo alla vaniglia dell'hotel e sorprendentemente mi trovavo tra le soffici lenzuola di seta del letto che stavo condividendo con Mike, che, sveglio anche lui, mi stava guardando più confuso che mai.

"Tutto.. Bene?" sussurrò.

Io non risposi e frettolosamente cominciai a guardarmi attorno per convincermi del fatto che fosse stato realmente solo un brutto incubo.

"Stai tranquilla. Calmati."

Sentii Mike sussurrare nuovamente, prima di ritrovarmi circondata dalle sue grandi braccia calde, che strinsero dolcemente il mio busto, unicamente ricoperto da una larga maglietta.

"Stai tremando." ammise, stringendomi a sé.

In quel momento realizzai con certezza di avere accanto il "vero" Mike. Mi avvicinai ancora di più a lui, appoggiando il viso sulla sua spalla e permettendogli di lasciare qualche bacio sulla mia fronte.

A quel punto mi sollevai un po' per cercare di guardarlo negli occhi, mentre lui sistemava dietro le mie orecchie i ciuffi di capelli più ribelli.

"Stai qui con me." sussurrai, stringendomi nuovamente a lui.

Mike assunse un'espressione perplessa, ma vista la situazione non fece domande.

"Sono qui." mi tranquillizzò.

E in men che non si dica mi addormentai, tra le sue calde braccia e qualche dolce carezza, e il fresco profumo di vaniglia che invadeva la stanza.


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Vi do un piccolo assaggio e in questi giorni cercherò di terminare il capitolo. 

Vi abbraccio!

BirdyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora