Prologo

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Jennifer

"Signorina Leere ci dispiace ma a causa di un taglio del personale, siamo costretti a licenziarla." ecco ci risiamo! Ennesimo lavoro andato in fumo, proprio adesso che ho un disperato bisogno di soldi.. Senza rispondere afferro la mia borsa e mene vado dritta verso il corridoio che mi conduce all'ascensore. Ho voglia di piangere ma mi trattengo, devo farlo, non voglio apparire davanti a tutti come la povera sfigata, anche se il titolo di sfigata e scorfano dell'anno mel hanno appioppato da un pezzo e questo sembra perseguitarmi. Sbuffo come un toro mentre aspetto che salga l'ascensore, il corridoio è pieno di gente che va e viene ma nessuno sembra far caso a me. Ma certo, sono invisibile, lo sono sempre stata e continuerò ad esserlo.  Non appena l'ascensore emmette il suono di cone è arrivato, mi catapulto dentro e calcando il tasto zero scoppio in un pianto disperato. Sono un disastro, un caso pietoso, non riesco a tenermi neanche un lavoro.
Arrivata al mio palazzo, al quarto piano, davanti alla porta di casa noto che xi sono altre buste, grandioso!! Saranno altre bollete.  Infilo la chiave nel buco e raccogliendo le buste entro.  Il mio appartamento è sempre in ordine ma praticamente vuoto, non ho una tv, non ho un divano.. Non posso permettermeli. Sembra un miracolo riuscire a pagare l'affitto e adesso non potrò pagare più nemmeno quello. Senza levarmi la giacca, mi siedo sulla sedia e inizio ad aprire le cinque buste che ho davanti. "Bollete, bollete, pubblicità, bollete.."  mi lascio andare sopra il tavolo presa dallo sconforto. Come farò a pagare tutto?! Una busta cade dal tavolo, è diversa dalle altre che ho aperto, è bianca ma più piccola e ha la scritta dell'agenzia a cui mi sono rivolta per il lavoro. Decido di aprirla nella speranza che possa contenere delle buone notizie. La lettera dice così:

"Gentilissima signorina Leere,
Siamo lieti di informarla che abbiamo trovato un lavoro adatto alle sue esigenze. Si tratta di badare ad un giovane ragazzo invalido, le viene dato vito e alloggio insieme ad un salario di circa €1.500 al mese, nel caso dovesse interessarle, si rechi presso la nostra agenzia e le daremo i recapiti.
Distinti saluti."

"Oh santo cielo, oh santo cielo! Mille cinquecento euro al mese e non dovrei nemmeno tenere questo buco?!" le lacrime spariscono lasciando spazio solo alla gioia. Finalmentw anche per me era arrivato il momento di vivere serenamente. Senza badare troppo all'abbigliamento e all'orario, corro in agenziq a chiedere i recapiti per questo lavoro. Non posso non accettare è la mia unica occasione e non posso farne a meno. Melo sento, questa è  il cambiamento  che ci voleva nella mia vita.

Non Lasciarti MorireDove le storie prendono vita. Scoprilo ora