Capitolo 23

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Ciao a tutti! Altro capitolo in arrivo, per oggi anche l'ultimo direi.
Vi ringrazio come sempre, per le letture e i voti. Spero che qualcuno in più,  possa commentare insieme a me, cosa ne pensa del capitolo.
Grazie ancora!
Buona lettura 📖
Good night people!!❤❤




Kyle aveva fatto un enorme progresso ma sospettavo che lui di questo ne fosse già a conoscenza e che a tavola quel giorno avesse fatto una bella messa in scena. Non ero sicura ma, qualcosa mi diceva che era andata proprio cosi. Ingenua si ma stupida no. Per quanto riguardava il bacio, non ne avevamo più parlato. Era passata una settimana, io l'avevo passata a torturarmi mentre lui era sempre di buon umore. Che fosse successo qualcosa che non sapevo? Bo. Non sapevo rispodere a questa domanda ma cercavo di rimanere comunque distante. Oggi, l'avevamo trascorso a guardare i film di quel tizio famoso londinese, William Shakespeare e devo riconoscere che qualche film è molto carino. A Kyle piacciono da morire e io come al solito, sono felice che ogni tanto riesca a recuperare un pezzo di se. Perché dopo l'incidente, Kyle si è frantumato in mille pezzi e piano piano sta cercando di ricomporre il puzzle della sua vita. Aveva già fatto dei passi da gigante anche se la sua stronzaggine non l'aveva persa. Quando si svegliava di cattivo umore, non voleva nemmeno a salutarlo e io ero stufa di questi suoi continui sbalzi d'umore. In quelle giornate buie, non vedeva altro che nero. La sua malattia era un problema, il fatto che aprissi la bocca era un problema.. Ogni dannata cosa era una lamentela e lui era pesante. Avevo appena finito di lavarlo quando l'avevo vestito e poi messo sulla sua sedia strana. "Ecco adesso sei pulito e profumato" avevo detto allegra. "Ti avevo detto che oggi non dovevamo parlare. Tieni le tue considerazioni per te" non era la prima volta che lo diceva perciò nemmeno gli risposi. "Voglio acqua" aveva detto in modo poco gentile e con un tono autoritario. Mi ero messa a fare il letto e riordinare quindi adesso che aveva la sua super sedia, poteva arrivarci da solo in cucina a prenderla. Ovviamente non si era mosso e stava aspettando che andassi io. "Ho detto che voglio acqua, non ci senti?" "come diavolo ti permetto di parlarmi cosi? Ti si è paralizzato il cervello oltre al corpo?" avevo detto una cosa cattiva e mene ero resa conto, ma volevo che finalmente capisse che il suo essere così, portasse le persone a soffrire e il fatto che mi trattasse in quel.modo, faceva dannatamente male. "Allora sei stupida!" aveva urlato. "Sai che c'è? Lo stupido e ingrato qui sei solo tu! Fin dall'inizio ho cercato di aiutarti in tutti i modi e tu l'unica cosa che hai saputo fare era urlare. Ti dovresto vergognare. Ci tratti tutti come pezza da piedi solo perché hai i soldi e sei su una sedia a rotella. Notizia dell'anno:ci sono milioni di p3rsone nel mondo che sono costrette a starci ma non si lamentano quanto te. Sei uno stronzo, un codardo senza cuore. Sai che ti dico? Io mene vado!!" ero incavolata nera ed ero sicura che questa non mi sarebbe andata giù tanto facilmente. Mi aveva dato della stupida. Non melo sentivo dire da quando ero alle superiori, quando le mie compagne, figlie di ricconi, mi chiamavano stupida ignorante. Tutto questo solo perché per una volta, non avevo studiato e non avevo saputo rispondere a una domanda del professore. Ogni anno fino alla quinta superiore, era stato un calvario. Soffrivo e piangevo, ero sola, lo ero sempre stata e non avevo mai avuto nessuno. Per Kyle invece io ci ero sempre stata e mi aspettavo un po più di riconoscenza, invece ero sempre la solita ingenua che credeva nel cambiamento delle persone.


Non Lasciarti MorireDove le storie prendono vita. Scoprilo ora