Breakfast 1.23

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Quando Harry esce di casa il più basso sospira e si alza lentamente dal letto fin troppo comodo del riccio.

Guarda le gambe nude e sorride come una ragazzina pensando all'accaduto del giorno prima, ai muscoli di Harry che ad ogni spinta risaltavano sempre di più, alla sua voce roca che sussurrava parole carine nel suo orecchio, alle sue enormi mani sul suo sedere tondo, al modo in cui lo ha trattato durante il rapporto e al modo in cui è venuto caldo tra le sue membra.

Passa le mani sul viso e poi si alza in piedi, si stiracchia alzando le braccia e, dopo aver perso venti minuti della sua vita per trovare i suoi vestiti sparsi per la camera, va nel piccolo bagno di Harry ed entra nella doccia.

Guarda un po' i bagnoschiumi e decide di odorarne alcuni, iniziando da quello alle more e finendo con quello alla vaniglia che mette subito sulla spugna morbida e poi lava il suo corpo.

Rimette la spugna e il bagnoschiuma al loro posto e dopo essersi avvolto in un asciugamano come un involtino, esce dal bagno.

Manda a fanculo i suoi vestiti stropicciati e si avvicina all'armadio di Harry, lasciandosi stravolgere dal suo profumo una volta aperte le ante.

Guarda un po' la sua roba e decide di infilare una felpa grigia e anche un suo paio di boxer neri, che a lui vanno fin troppo grandi.

Mette le pantofole bianche di Harry ed esce dalla camera, preparandosi psicologicamente e cercando di elaborare una presentazione decente per la mamma e la sorella di Harry per non sembrare un barbone o ancora peggio, la troia di turno del riccio.

Scende silenziosamente le scale e si avvicina alla cucina dove una ragazza bionda è alle prese con i piatti da lavare e una donna, seduta a tavola, con un libro di ricette tra le mani.

La donna più grande, ovvero Anne la mamma di Harry, alza il viso verso Louis non appena lo vede entrare in cucina e sorride dolcemente.

《Salve!》Dice educatamente il più basso, arrossendo subito dopo per l'imbarazzo. Si sente così stupido.

《Ciao tesoro! Harry ci ha detto che sei rimasto quì per la notte. Dormito bene?》Chiede cordialmente Anne, cercando di mettere Louis a proprio agio, notando il suo più che evidente imbarazzo.

《I-io.. uhm.. sì.. grazie signora! Lei come ha dormito?》Fa un passo in avanti.

《Io bene, grazie. Però.. non darmi del lei, dammi del tu e chiamami Anne. "Signora" è da vecchia!》Dice lei facendo ridacchiare il ragazzo.

《Va bene, Anne. Comunque.. piacere.. Louis!》Le porge la mano che la donna poi stringe delicatamente.

《Anne!》Sorride e si alza in piedi, invitando il ragazzo verso Gemma.

《Gemma, lui è-》Non termina la frase che la ragazza si gira velocemente, con un mestolo tra le mani, schizzando schiuma sul viso di Louis e sulla maglia nera di Anne, decorata con delle graziose coccinelle.

《Oh Dio santissimo! Piacere, Gemma. È un vero piacere conoscerti!》Dice lei, lancia il mestolo nel lavandino e sorridendo ampiamente stringe, con le mani bagnate, la mano di un Louis che non riesce a trattenere una piccola risatina.

《Grazie Gemma! Io sono Louis!》Parla l'altro, sorridendo.

《Allora..》Dice lei tutta felice.《Ho preparato con le mie belle manine dei muffin alla nutella, panna e gocce di cioccolato. Poi ho preparato un frullato con le banane, un caffè con un solo cucchiaio di zucchero, ho fatto del pane tostato con sopra della marmellata alla pesca, e infine ho preparato una spremuta all'arancia. E il tutto solo ed esclusivamente per te!》Porge il vassoio con tutto ciò che ha elencato velocemente.

Il ragazzo rimane sbalordito dell'accoglienza della ragazza, così prende il vassoio e, dopo averle dato un bacio sulla guancia, va ad accomodarsi a tavola seguito da Anne che torna a guardare il libro delle ricette.

Trascorrono il resto della giornata a preparare una torta al cioccolato bianco e a parlare un po' di loro e di Harry, e Louis non può non trattenere degli ampi sorrisi ogni volta che Anne e Gemma pronunciano il nome del riccio, e Gemma lo nota, eccome se lo nota.

Look for me;『l.s』Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora