Fleurie- Breathe
Oggi sono fuori. E il vento freddo mi sfiora la pelle, la pioggia picchietta sul mio ombrello e non sembra più finire. L'umidità mi arriccia ancora di più i capelli, e il freddo mi sta facendo perdere la circolazione nelle mani. Immagino che ormai il mio naso sia diventato tutto rosso per il freddo e le mie labbra siano quasi diventate di un violaceo per il freddo e inoltre il mio labbro inferiore trema per il troppo freddo. Ho scelto il giorno sbagliato per uscire, ma quando voglio fare una cosa la faccio e nessuno mi può fermare.
Sono al cimitero.
L'unico luogo in cui puoi rivedere i tuoi cari, l'unico luogo dove puoi rivederli dopo la tua stessa morte, l'unico momento in cui puoi versare lacrime per quella persona ed e anche l'unico momento più emozionante in qui puoi raccontare come sta andando la tua vita. Se stai bene o male. Se sei felice o triste.Appena mi fermai davanti alle loro tombe appoggiai due piccole rose accanto alla tomba.
Vuoto.
Tutto ciò che percepisco è un vuoto troppo profondo, la mia vita è giunta a un capolinea.
Ho perso tutto, i pezzi mancanti della mia esistenza sono troppi e si sono accumulati sono a formare una voragine di dimensioni colossali. Ripenso spesso a quando velocemente si è sgretolato tutto sotto alle mie mani.
Non so di precisione cosa ha fatto per far si che cadesse tutto. Quando la gente mi chiede cosa sia successo, la mia risposta è oramai automatica:
"Non so esattamente cosa sia andato storto, ma so che è sempre colpa mia."
Quelle parole sono diventate per me un modo per deviare i ricordi e nascondermi nel presente.
Ma tutti sappiamo che non ci si può nascondere dal passato a lungo.
Prima ho accennato ad alcuni pezzi mancanti della mia vita, e state certi che c'è ne sono stati un sacco, ma ora, per non affogare nell'oceano di tristezza in cui galleggio a stento da troppo tempo vi parlerò meglio di loro: Benjamin e Caleb.
Loro erano lo ying, io ero lo yang, se io ero la notte, Caleb e Benjamin erano il giorno.
Loro erano stati uno dei miei pochi successi, una delle cose che mi rendevano felice, ma sapete come si dice: tutte le cose belle sono destinate a finire.
E loro erano finiti decisamente troppo presto, ai soli sedici anni la loro vita si è spenta a causa della loro più grande passione, il surf.
E si sa, quando una cosa che ti rende felice finisce, finisci un po' anche tu.Nelle loro tombe c'era inciso: "siate forti anche la su, dove cavalcherete per sempre quelle onde.". Delle lacrime mi rigarono il viso mentre leggevo quelle poche parole, ma che mi hanno colpito molto.
In allontanando vidi un gruppo di persone, un gruppo di famigliari. La curiosità mi uccideva, sapevo che dovevo tenere la privacy, ma e più forte di me. Andai verso quelle persone con passo lento. Guardai perfettamente ogni singola persona, e c'era ogni singola persona in lacrime, si poteva vedere la malinconia dei loro occhi. Vidi una piccola tomba in mezzo alla gente, optai che fosse una bambina o un bambino. Potei notate la tristezza nel viso di tutte queste persone.
I ricordi di quel giorno, del funerale dei miei fratelli. Mi ricordo che non piansi, all'inizio forse non capì per bene cosa stesse succedendo, per una bambina di dieci anni e complicato capirlo. Però lo capì con il passare del tempo, mia madre piangeva quasi sempre dandosi la colpa della loro morte, mio padre andava via di casa con un mazzo di rose rosse e tornava senza e con uno sguardo malinconico, e la stanza dei miei fratelli fu svuotata e ci misero quel piano forte in mezzo alla stanza, per questo suonavo il piano, era l'unico modo che mi faceva sentire un po' di più vicina a loro.
STAI LEGGENDO
Wallflower
RomanceDicono che il tempo guarisca le ferite, non credo sia vero. Con il tempo il dolore dell'assenza diventa abitudine, non diminuisce, forse aumenta, semplicemente però trovi il modo per convivere con esso, semplicemente diventi consapevole che non ti...