19. don't cry.

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Ben Pov

Forse per quella sera l'ideale sarebbe stato tornare a casa, chissà forse mia madre non avrebbe fatto tanto caso a me, visto che ultimante era impegnata a dare sazio al suo nuovo compagno, e magari sarei tornato in camera mia indisturbato senza che lei avrebbe fatto caso a me.
O anche se avrei avuto problemi con lei poco mi importava, almeno per quella sera per via dello stato in cui mi trovavo.

Ok, qualcuno dei miei amici mi aveva buttato addosso l'acqua fredda, ma non fù abbastanza per farmi riprendere del tutto dal mio stato totalmente sballato, avevo appena fatto uso di sostanze superiori a della semplice erba.

Nel tragitto verso casa, me ne stavo con viso alzato verso l'alto, la mia mente era totalmente priva di pensieri, priva di emozioni, non mi dispiaceva affatto quella sensazione beata da cui venivo pervaso...

"- so che questo mio pensiero era totalmente sbagliato, so che la droga non era una soluzione per risolvere i miei problemi...eppure l'idea di sentirmi così privo di emozioni era piacevole, da tempo ero in cerca di qualcosa che riuscisse a farmi stare meglio ...anche se andavo incontro al più grande sbaglio della mia vita...anche se prima o poi certamente avrei fatto una brutta fine...-

Avevo ormai dato per scontato la mia vita, l'avevo sottovaluto, ormai per era evidente ciò che mi riservasse il futuro:

Disperazione.
Malinconia.
Delusione.
Solitudine.

Ecco in cosa la mia mente si preparava tutti i giorni a dover affrontare, ecco il motivo del perchè non riuscissi mai a raggiungere la mia felicità.
Volevo solo essere amato, sarebbe bastato un pò più d'affetto da parte di mia madre, sicuramente sarebbe stato più facile, avrei evitato di pensare solo e sempre a cose brutte e tragiche, non avrei nemmeno dato peso ai comportamenti infantili di Danny, non avrei mai trattato il mio vecchio amico da bastardo portandolo al suicidio...

Perché di colpo il mio stato neutro veniva riempito da tutto quel veleno?

Nella mia mente la figura del viso di Dominik riapparse, di nuovo, quel trauma uscì fuori tornando nei miei ricordi, cercai di cacciare via quel pensiero, ma venne difficile, troppo difficile, e penso che fù chiaro che qualcosa in me non andasse, bastò un semplice

- hey Ben...va tutto bene?-

Da parte di Andy, che subito i miei occhi non riuscirono più a trattenere quel bruciore, facendo scappare una lacrima ribelle che con istinto asciugai col bordo della manica, ma al mio stato d'animo non bastava solo quello, gli occhi rifiutarono il mio ordine di smettere, ritrovandomi in pochi secondi pervaso dalle lacrime a piangere come un povero idiota, davanti agli occhi dei miei amici, senza riuscire a comunicare o senza riuscire a staccare le mani dal mio viso che lo nascondeva, per evitare che quelle lacrime fossero più evidenti da come già lo erano.

Mi sentì patetico e allo stesso tempo poco virile, che razza di uomo sembravo nel farmi vedere in quello stato?

Mi sorprese il gesto che subito dopo fece Danny, senza esitazione mi abbracciò, regalandomi del conforto, che mai ne dà lui, ne dà nessuno altro ricevetti.

Danny non capiva, non riusciva a capire che quel suo comportamento non faceva altro che peggiorare la mia situazione.
Se prima era semplice attrazione sessuale, con quel suo comportamento provocava in me emozioni che non volevo sentire, per l'intera settimana in sua compagnia, non fece altro che regalarmi attenzioni, anche se prendeva in giro, si notava che lo facesse solamente per farmi dimenticare grazie ad un sorriso, e adesso quell'abbraccio caloroso, peggiorava maggiormente la mia situazione.

~ Don't Pray For Me ~Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora