3. imbuchiamoci alla festa

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Ben Pov

I miei dubbi erano reali.
Come avevo immaginato Andy stava portando quella macchina illegalmente, non aveva l'età, non aveva la patente, in parole povere la serata sarebbe finita a casino se per sbaglio avremmo beccato gli sbirri, e non solo questo, poi avrei dovuto subire qualche atroce castigo da parte di mia madre.
Ma per fortuna la serata stava proseguendo per il meglio...
...Almeno così pensavo...

Dopo aver fatto qualche giro in città, finalmente si decisero ad andare per questa festa.
Solo dopo avrei scoperto che in realtà era una festa privata.

Ma od ogni modo, le porte erano aperte e chiunque poteva entrare o intrufolarsi.
Il posto in cui andammo, non era proprio una normale abitazione, era più che altro una campagna, situata a pochi chilometri fuori città.

Mi guardavo attorno, in quel posto c'era il caos, musica alta, gente ubriaca da ogni lato, chi gridava o chi cercava un luogo appartato per poter fare i loro porci comodi...ero letteralmente a disagio...
Da troppi Mesi ormai rimasi chiuso in quelle quattro mura della mia camera, non sapevo ne cosa fare, ne con chi parlare, praticamente non conoscevo nessuno oltre a quei quattro con cui ero venuto.

"- forse era meglio se rimanevo a casa....-"

Avevo davvero una gran voglia di sparire.
Ma venni sorpreso dall'arrivo di Frank, che come me, rimaneva a guardare tutto quel caos in un modo più indifferente dal mio.

- è un bel casino, vero?!-

Parlò senza però togliere gli occhi dalla gente che ballava.
Annuì alla sua domanda ma senza dare risposte vocali.
E finalmente spostò lo sguardo verso di me.

Frank rispetto a quei due Andy e Danny, era un tipo che viveva in un mondo tutto suo.
A lui non gli importava se i suoi stessi amici mi odiassero, da subito, o meglio da quella sera, capì che provava una strana stima verso i miei confronti, gli piaceva la mia compagnia perché mi definiva simile a lui.

Mi fece un cenno col capo, per poi iniziare a camminare, ma espresse chiaramente che voleva essere seguito e senza farmelo ripete mi limitai ad andargli dietro.
In fondo era l'unico che mi dava a parlare, l'unico che dopo Dominik riuscivo ad avere un piccolo dialogo, si avevo Taylor, ma era pur sempre una ragazza certi discorsi non potevo farli con lei.

Uscimmo fuori, per poi infilarci in un angolo più tranquillo che avevamo trovato.
Sedendoci sopra una piccola scalinata.
Osservavo ciò che trovato attorno a me, iniziando ad avere dei dubbi

- siamo alla festa di...?-

Ma lui non mi rispose subito, mi fissò, e lentamente mi mostrò un sorriso beffardo.
Scuotendo la nuca, uscendo poi del tabacco da quel suo mono spalla che si portava sempre dietro iniziando a rullare quella che evidentemente non fosse una semplice sigaretta.

- questa mio caro Ben, è la festa di qualcuno che ci odia...-

Sgranai lo sguardo nel sentire quelle sue parole.
Rimasi a fissarlo pensando

"- eh?!? Che vuole dire?-"

Ma senza chiedere spiegazioni, il ragazzo sembrò intercettare i miei pensieri.
Accese la canna che aveva finito di rollare, dando prima un' inspirata ad essa, per poi guardare con uno strano sorriso

- c'è lai presente Gerard? O Oliver e James? Quei tipi che tutte le volte hanno lite con Andy e Danny?!?-

Se prima lo guardai sgranando gli occhi, adesso ero quasi terrorizzato nel sapere da chi fossimo.

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