Capitolo 37

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Io e Dylan rimanemmo lì immobili, non sapendo cosa fare e come giustificare il fatto che ci stavamo baciando ad un Jason che non sapeva nulla della nostra "relazione" e che sicuramente non avrebbe approvato, visto la reputazione da stronzo di Dylan.
Dylan si alzó e andó incontro a Jason
"Non è come sembra, posso spiegarti"
"Ah non è come sembra ? Davvero ? Bene illuminami allora"
Così mi alzai anch'io e risposi al posto di Dylan
"No infatti non è come sembra, io e Dylan non stiamo insieme, mi stava imparando a sciare e siamo caduti tutto qui"
"E come giustifichi il fatto che vi stavate baciando ?"
"Eri troppo lontano per constatare se ci stavamo baciando o meno"
Ma jason non era convinto per niente cosi guardó me come a dire "facciamo i conti dopo" poi si rivolse a Dylan e disse:" Tu vieni con me"
E sparirono entrambi, lasciandomi da sola...ancora una volta...

Dopo che Dylan e Jason furono spariti chissà dove a parlare di chissà cosa, mi incamminai verso la mia famiglia, stavano facendo tutti colazione
"Finalmente Aly, dov'eri ? E dove sono gli altri due ?"
"Stanno venendo, eravamo  tutti e tre insieme tranquilli"
Mi servì da sola, presi un piatto, delle frittelle e un po' di caffè. Nemmeno il tempo di iniziare a mangiare che il mio cellulare squilló
"Pronto ?"
"Aly sono Rachel, io e Molly abbiamo letto poco fa il tuo messaggio, che è successo ?"
"Ehy...ora non posso parlare, ci vediamo fra mezz'ora su Skype ?"
"Va bene dai, ti aspettiamo"
Così mi affrettai a finire la colazione e mezz'ora dopo stavo già attraversando le scale di casa ma una conversazione si stava tenendo nella stanza accanto alla mia -cioè quella di Jason- così presa dalla curiosità inziai ad origliare
"Allora ? Che intenzioni hai con mia sorella ?"
"Jason io tengo a lei"
"Come tenevi alle altre ? Dylan sappiamo entrambi che per te le ragazze sono giocattoli"
"Be questa volta è diverso ! Te lo giuro per me non è come le altre ed è proprio per questo che ho deciso di andare via"
"Vai via ? E perchè ? Aspetta un attimo, allora sei tu il ragazzo per cui Alyssa rimaneva le giornate intere in camera a piangere, per cui non mangiava, per cui non sorride più come una volta...spero che tu abbia una buona giustificazione perchè credimi ho tanta voglia di spaccarti la faccia"
"Si è colpa mia, è tutta colpa mia ed è per questo che ho deciso di mettere la sua felicità al primo posto e andare via, se vado via lei volterà pagina, conoscerà altre persone...sarà felice..."
"Stai dicendo solo stronzate lo sai vero ? Così non farai altro che peggiorare la situazione ma per me va bene, perchè se dovessi rimanere credo proprio che la tua vita si riducerebbe a qualche giorno se non a qualche ora"
"Jason non capisco il tuo odiarmi, non sono cose che ti riguardano"
"Non sono cose che mi riguardano ? È di mia sorella che stiamo parlando stronzo !"
"Ehy piano con le parole! Non ho ucciso nessuno !"
"Se non te ne vai saró io ad uccidere qualcuno"
Avevo sentito abbastanza, era il momento di intervenire, così aprì la porta ed entrai
"Nessuno uccide nessuno ! Jason lascialo pure andare in fondo solo i codardi scappano"
"Quanto hai sentito ?"
"Abbastanza per augurarti buon viaggio, una persona che ama non scappa e tu stai scappando e poi perchè dovrei essere diversa dalle altre ? Come hai detto Jason ? Le ragazze per lui sono solo giocattoli ? Bene hai avuto il tuo ora puoi andare"
"Aly ma..."
"Buon viaggio Dylan"
La voce di mio padre interruppe la conversazione e un Dylan arrabbiato e provato prese la valigia e andó via, senza nemmeno salutare....non pensavo davvero quello che avevo detto ma era necessario per farlo andare via, come lui voleva la mia felicità anche io volevo la sua e di certo non ero io...

Seguì di nascosto Dylan che proseguiva verso la sua auto con la valigia e mentre caricava la macchina si giró verso di me
"Vattene Aly"
"No, ho il diritto di salutarti anzi hai il diritto di salutarmi dopo quello che c'è stato e dopo quello che ho sentito"
"Vuoi un saluto ? Bene, Ciao Alyssa"
Entró e accese la macchina, sentivo gli occhi bruciare dalle lacrime che non avevo il coraggio di lasciar cadere sulle mie guance..., lui dallo specchietto retrovisore aveva capito come mi sentivo, cosi chiuse gli occhi, fece un grosso respiro, scese dalla macchina e mi venne incontro, non appena fu davanti a me, mostró i suoi occhi lucidi, si avvicinó e mi prese il viso fra le mani baciandomi con tutto il dolore e l'amore che potevamo provare l'uno per l'altro in quel momento
"Perchè mi hai detto cose che non pensavi prima davanti a Jason ?" Disse Dylan guardandomi negli occhi
"Perchè non avrei dovuto ? Tu hai sempre detto cose che non pensavi solo per tenermi lontana da te"dissi  abbassando  lo sguardo, poi una forza mi pervase così alzai lo sguardo e continuai" Sai che c'è? Per una volta voglio la verità, per una volta diciamoci davvero cosa proviamo l'uno per l'altra senza ma senza se tanto fra due minuti andrai via e questo sarà solo un lontano ricordo"
Così lui sorridendo rispose" Vuoi davvero sapere cosa provo per te ? Be io per te provo un qualcosa -che suppongo si chiami amore- che non ho mai provato per nessun'altra al mondo, tu mi hai insegnato ad amare, mi hai insegnato a piangere, mi hai insegnato che se ami qualcuno lo lasci andare"
"E se ritorna sarà tuo per sempre...ehy io sono qui quindi sono tua...per sempre" pronunciai il "per sempre" fra le lacrime nascoste da un sorriso triste
"No Ay non sei ancora ritornata da me e io non sono ancora andato via da te, credimi è necessario, ci farà bene ad entrambi"
"No, non è vero servirà solo a farci capire che possiamo vivere l'uno senza l'altro, servirà solo a farci conoscere altre persone"
"Be se sarà cosi singifica che non ci siamo amati come credevamo..."
"No se sarà così significa che siamo andati avanti, che abbiamo accantonato il dolore facendo finta che non sia mai esisitito ed io non voglio, non voglio andare avanti senza di te, non voglio far finta che questo non sia mai successo...ti prego non andare via..."
Prese le mie mani, mi diede un ultimo bacio sulle labbra e pronunció quelle parole orrende che io non avrei mai e poi mai voluto sentire "Addio Aly...spero che un giorno tu possa perdonarmi"
Salì in macchina e andó via, rimasi a fissare il punto in cui era sparito sussurando dei "no" smorzati dalle lacrime...non c'era più nessun motivo per cui io dovevo rimanere lì...così feci la prima cosa che mi passó per la testa, andai di sopra e feci la valigia senza nemmeno accorgermi di cosa stessi mettendo ma Jason mi fermó, corse verso di me e mi abbracció
"Ehy Aly guardami, guardami !"
"No, no, no...è andato via, è andato via"
"Lo so, lo so che è andato via ma ascoltami, sei una ragazza fantastica meriti di meglio e troverai di meglio ! Ne sono sicurissimo, non aspettare una persona che non tornerà mai perchè Aly sappiamo entrambi che quello era un addio e tu eri solo una scusa, ha preso la palla in balzo per andare via"
"Non è vero, tu non sai niente ! Lasciami stare, ho detto lasciami stare !"
Ma mio fratello continuó ad abbracciarmi cercando di placare il mio dolore e le mie lacrime fino a quando non mi addormentai fra le sue braccia, fingendo per un momento che quelle braccia che in quel momento mi tenevano strette non erano di mio fratello ma del ragazzo per cui io in quel momento stavo piangendo e maledicendo il giorno in cui ci siamo incontrati....

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