Dopo la sfuriata con Dylan qualcosa dentro me era cambiato...non ero più la ragazza felice e spensierata di prima, sì da quando ci eravamo rincontrati nulla era più come prima peró con quella sfuriata è scattato qualcosa...un qualcosa che non riesco a spiegare e che forse in fondo aveva cambiato anche lui. Così l'ultima ora, come ormai succedeva spesso nell'ultimo periodo, mi ritrovai a non ascoltare minimamente la lezione bensì i miei piensieri...e forse era meglio se mi sforzavo di capire la matematica perchè sarebbe stata comunque meno complicata di Dylan...; quasi al termine della lezione, il mio cellulare mi avverte di un messaggio da un numero sconosciuto che dice:" Vuoi scoprire la verità ? Se si ci vediamo alle 16 nella palestra della scuola"
Verità ? Quale verità ? L'unico punto interrogativo era quello che nascondeva Dylan...
"Signorina Montgomery è vero che mancano due minuti alla fine della lezione ma siamo ancora in classe quindi è pregata di non usare il cellulare"
Tutti mi fissavano e arrosendo risposi:" Ehm-Ehm s-si mi scusi professore".
Al suono della campanella, prendo subito le mie cose e mi precipito fuori dall'aula
"Alyy, Aly aspetta dove vai ?" Urla Rachel
Così mi fermai di colpo e le feci leggere il messaggio anonimo che mi era stato mandato nell'ora di matematica
"Ma cosa vuol dire ? Quale verità ?"
"Non lo so, non ne ho la più pallida idea...ci sono cosi tanti punti interrogativi nella mia vita ultimamente che non so a quale delle tante verità si riferisca il messaggio"
"Hai pensato subito alla verità su Dylan vero ?"
Odio ammetterlo ma mi conosce troppo bene quindi inutile mentire
"Si...ho pensato a lui"
"Be ti dico che anche io ho subito pensato a quella di verità peró chi è che puo averti mandato il messaggio e che è a conoscenza della verità ?"
"Ed ecco un altro mistero, se cosi vogliamo chiamarlo, da risolvere. Bene, in fondo ne erano troppo pochi no ? Un altro ci serviva"
Si tendo ad essere molto ironica quando sono arrabbiata e in preda al panico
"Ah senza la tua ironia come faremmo !"
"Già, di la verità ti annoieresti senza la mia bellissima ironia, sarebbe tutto troppo noioso"
"Si certo come no, non far uscire il camionista che è in me "
"Oh no certo che no" e iniziammo a ridere, nel frattempo Molly ci raggiunge e senza neanche dirle buongiorno o buonasera le porgo il mio cellulare con il messaggio
"Ook cosa significa?"
"Vorremmo saperlo pure noi ma a quanto pare lo scopriremo oggi alle 16"
"Cosa ? Nononono e se poi è un pedofilo o un maniaco che ti rapisce per poi chiedere un riscatto ai tuoi genitori ?"
"Wow Molly complimenti, hai creato un nuovo film d'azione, di un po' quando uscirà al cinema ?"
"Dai Aly sono seria"
"Anche io. Chi sono gli attori ? E il set ? Oh non vorrai mica girarlo in questa scuola! Ti servirebbe un permesso"
"Ma la vuoi smettere ? Rachel almeno tu aiutami a farle capire che è pericoloso"
Rachel non la finiva più di ridere
"No scusa è che" e continuava "Dai la storia del film d'azione fa troppo ridere" e continuava..
"Tra tutte e due scegliere non saprei ! Davvero a volte non vi sopporto! Senti Aly fai come vuoi, ma se dopo ti dovessi cacciare nei guai o ti dovesse accadere qualcosa di brutto non chiamare me"
La felicità che avevo riacquistato due minuti fa grazie alle mie amiche svanì nel momento in cui Dylan attraversó il corridoio per andare al suo armadietto, il groppo in gola inizió a farsi spazio dentro me e il cuore pulsava cosi tanto che ebbi paura che potesse uscire fuori dal petto in qualsiasi momento. Si accorse che il mio sguardo era rivolto a lui e sentendosi osservato si giró verso di me, inutile dire che feci finta di nulla e abbassai lo sguardo, purtroppo peró fingere il nulla non è mai servito a ricacciare via le lacrime e il groppo in gola. Rachel e Molly si accorsero del mio cambio di umore e vedendo gli occhi lucidi non poterono far altro che capire
"Aly...Aly calmati, fai un grosso respiro e pensa ad altro, lo so che è difficile ma non dargli anche la soddisfazione di farti vedere cosi, non dargli la soddisfazione di fargli dire che lui suscita ancora qualcosa in te, che ha ancora un grosso potere su di te, ti prego non permettergli anche questo"
Aveva ragione, aveva avuto fin troppe soddisfazioni su di me, peró il groppo in gola era ancora lì che non riusciva a farmi parlare quindi mi limitai ad annuire e a girarmi per andarmene a casa quando Molly mi blocca per il polso
"Aly, sei una ragazza forte, puoi farcela, lo so che le lacrime non si comandano e con loro anche i sentimenti peró molto spesso per non star male e quindi autodistruggerci dobbiamo fare uno sforzo e cercare di ragionare con la testa e non con il cuore perchè sì il cuore ti porta sempre sulla strada giusta ma la testa ti dice con chi proseguire lucidamente, mentre il cuore be il cuore non è mai lucido è tipo come una persona ubriaca, fa le cose alla cazzo, tanto per farle e non sta attento ai pericoli; in conclusione dai retta alla testa che il cuore è sempre stato un po ubriaco e si sa che sugli ubriachi non ci si puo fare affidamento. Vedrai che il mondo ti sembrerà un posto più bello e tutto sarà un po' più chiaro, credimi se ti parlo cosi è perchè ho vissuto la tua stessa situazione quindi mi raccomando non andare con l'ubriaco che sbandi e vai solamente incontro ai pericoli, segui la testa"
Io e Rachel rimanemmo tipo a bocca aperte dal discorso di Molly, aveva centrato il punto come mai nessuna delle due aveva mai fatto ! Il più bel discorso che qualcuno mi abbia fatto fino a quel momento e forse anche quello più vero, anche se lei in quel momento aveva fatto uno strappo alla regola perchè io i suoi occhi li ho visti...aveva lo sguardo perso come se stesse parlando più a se stessa che a me...mi stava parlando col cuore in mano...per un momento aveva dimenticato di usare la testa ma in fondo non era andata cosi male ascoltando l "ubriaco" aveva fatto un discorso degno di Nobel segno che una volta ogni tanto gli ubriachi dicono qualcosa di sensato.
"Grazie ragazze, davvero, siete delle amiche fantastiche ansi ma che dico amiche ! Io vi reputo sorelle !" E ci abbracciammo.
Dopo poco mi incamminai verso il bus quando ad un tratto mi accorsi dell'orario, cavolo erano le 15 dovró aspettare le 15.30 per un altro bus ma poi non ce la farei a tornare a scuola per le 16; mentre pensavo ad un modo per ritornare a casa qualcuno interruppe i miei ragionamenti..
"Aly...ehm...vuoi un passaggio, vedo che stai apettando il bus ma arriverà alle 15.30"
Appena alzai lo sguardo, eccoli quegli occhi azzurri, quegli occhi che sono stati capaci di sconbussolarmi la vita.
"Che faccia tosta che hai !"
"Perchè ?"
"Perchè ? Perchè ? No ma tu hai bisogno di una base di ricovero buona ! Dopo tutto quello che è successo tu vieni qui come se nulla fosse e mi chiedi se voglio un passaggio ? Per giunta da te ? Ma tu fai solo ridere !" E una risata amara uscì dalla mia bocca
"Senti ti ho detto che lo so che ho sbagliato, sono uno stronzo tutto quello che vuoi tu ma uno non sai il motivo per cui ho fatto quello che ho fatto e due sto solo cercando di essere gentile"
"Il punto è che non puoi ok ? Non puoi provare a fare la persona gentile con me perchè non sei nella posizione di poterlo fare. E poi mi sono rotta con sta storia che non so il motivo per cui tu hai fatto lo stronzo, dimmelo questo motivo, sono proprio curiosa di sapere qual è, tanto lo stesso lo verró a sapere, prima o poi le cose vengono a galla quindi o parli ora o taci per sempre; la differenza è che se me lo dici tu forse ma forse ti posso perdonare ma se lo vengo a sapere da sola tu gli occhi miei non li vedi più !"
"Non posso dirtelo ! Se te lo dicessi, un altra persona rimarrà scottata in questa storia e noi bastiamo"
"Non mi interessa, sono stanca di restare all'oscuro di tutto e tutti. Te lo ripeto o parli ora o noi abbiamo chiuso per sempre"
Ero soddisfatta della mia determinazione, basta volevo sapere finalmente la verità.
Lui stringeva i pugni e mi fissava, segno che era molto arrabbiato, ma poco me ne fregava perchè ero arrabbiata più di lui
"La sai una cosa ? Non so neppure perchè sto qui a parlare con te quando potrei benissimamente starmene con la mia ragazza" e su quest'ultima alzó la voce, io peró a quella frase sentii un qualcosa dentro di me che si rompeva...faceva un male cane, cosi con voce tremante risposi:" Bene allora và da lei perchè ho smesso di correre dietro alle persone che non mi meritano e tu sei una di quelle Dylan Cooper"
Detto ció iniziai a correre verso casa, le lacrime scorrevano sul mio volto e in quel momento non mi importava se fossi arrivata a casa tardissimo, volevo starmene da sola e non c'era modo migliore di tornarsene a casa a piedi.
~
Scusate per l'attesa, ma non ho avuto tempo di aggiornare, per il seguito non passerà molto tempo in questi giorni avrete la seconda parte della storia.
Secondo voi quale verità scoprirà Alyssa alle 16 nella palestra della scuola ? E Dylan è sincero quando dice che la verità farà male ad una terza persona e quindi non può parlare ?
Be lo scoprirete solo leggendo ;)
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~Occhi bugiardi~
RomanceAlyssa Montgomery è una ragazza di quattordici anni che improvvisamente deve incominciare la sua vita da zero perchè suo padre è stato trasferito in America e tutta la famiglia deve seguirlo. Alyssa non sa peró che nel momento in cui metterá piede i...