Capitolo 33

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Salve a tutti, come sono andate le feste ? So che non aggiorno da molto, per questo motivo questo capitolo sarà molto ricco di avvenimenti e abbastanza lungo.

Il lunedi. Solo pronunciando questa parola ho detto tutto, è il giorno più tragico della settimana e come se non bastasse avevo anche il test di inglese e poi dopo che Dylan mi aveva detto quello che Nicolas aveva riportato a mio fratello non avevo chiuso occhio ed ero molto arrabbiata, infatti la prima cosa che avrei fatto sarebbe stata andare a fare quattro chiacchiere con quell'idiota. Sull'autobus peró, essendo che la sfiga si è affezionata a me e non vuole più lasciarmi, mi ritrovo Austin che continua a fissarmi, ho sbagliato con lui, lo so, peró ero sincera quando provavo determinate emozioni con lui, mi piaceva ma non abbastanza da rifiutare Dylan. Così mi girai verso il finestrino e feci finta di nulla, ad un certo punto qualcuno si siede accanto a me...era Austin e io non sapevo come comportarmi
"Perchè Aly ? Perchè ?"
"Cosa ? Ehm ciao Austin non ti avevo visto arrivare, come stai ?"
"Ah smettila di fare la ragazza gentile che non capisce nulla, cosa ti ho fatto per meritare questo ?"
"Austin io posso spiegarti..."
"No guarda non voglio ascoltare le stronzate che inventerai al momento, sappi che Dylan non è la persona che dice di essere, io ti ho avvertita e non lo dico perchè mi hai usato ma perchè io a te ci tengo e molto"
Detto questo si alzó e proseguì verso scuola. Perchè tutti mi mettevano in guardia su Dylan ? Cos'era che ancora nascondeva ?

Mentre attraversavo il corridoio della scuola, ecco il primo idiota che becco e che subito fermo per dirgliene quattro
"Nicolas ! Nicolas !" Lo chiamavo cosi forte che le persone che prima non si erano nemmeno accorte della mia presenza, ora iniziavano a fermarsi e a fissarmi e bisbigliavano fra di loro. Continuavo a dire il suo nome ma invece di fermarsi, accelleró il passo, oh no non l'avrebbe passata liscia, così iniziai a correre e raggiungendolo lo presi per la maglietta
"Ehy lasciami !"
"Oh no che non ti lascio brutto stronzo, io e te ora faremo due chiacchiere" dissi facendo un sorriso sarcastico.
Lo portai in un aula vuota e chiusi la porta
"Fammi capire, perchè non ti fai i cazzi tuoi ?!"
La reazione che ottenni con quella frase non fu quella sperata, inizió a ridere
"Ma davvero credi che lui ci tenga a te ? Ma lo sai quanti anni ha ? Ti sta solo usando Alyssa per lo scopo che ti lascio immaginare"
Non sapevo come controbattere...le lacrime iniziavano a far fare gli occhi lucidi ma risposi
"Puó anche darsi che sia cosi ma non sono cazzi tuoi, vedi di starne fuori che so badare a me stessa." E uscendo mi girai e dissi" E poi mica sai cosa mi passa per la testa ? Forse sto facendo anche io il suo gioco per arrivare ad un mio di scopo" ; la sua faccia prima divertita, ora era arrabbiata ma non me ne importava niente, se avessi scoperto che Dylan non era cambiato e mi stava prendendo in giro, sarei stata al suo gioco solo per arrivare al mio scopo.

Il test di inglese era abbastanza facile, finì tutte le pagine nel giro di mezz'ora, così uscì prima dall'aula per andarmi a prendere un cappuccino al bar che quella mattina avevo saltato la colazione, mentre peró proseguivo verso il bar, feci un passo indietro e mi nascosi origliando la chiamata di Dylan
"Si, si ma figurati se ho fatto quello che ho fatto è solo perchè mi dispiaceva per lei sapendo cosa prova per me"
Non ho mai ricevuto opere di carità e mai le vorró ricevere, di certo non gli avevo messo una pistola in testa dicendo che doveva stare con me per forza ansi era lui che era venuto a rompermi le palle ogni volta che andavo via da lui, ma perchè arrivare fino a questo punto ? Fingere di amarmi, per cosa ? Era capace davvero di fare una cosa del genere ?.

Mentre sorseggiavo il mio caffè, stavo preparando la mia vendetta, ero arrabbiata e molto, e Dio solo sa come sono quando sono incazzata nera, me l'avrebbe pagata e lo avrei lasciato da solo con il suo dolore, non si tornava più indietro, Dylan Cooper era il passato e Austin era il presente.

Mentre ero a lezione di filosofia un messaggio mi arrivó sul cellulare:" Ehy amore, allora ? Cosa facciamo stasera ?"
Che coraggio, vuole passare una bella serata con la sua fidanzata ? Bene, con piacere, in fondo alla verità manca poco:" Certo, ci vediamo stasera da te alle 8", che la vendetta abbia inizio.

Dopo scuola, andai a fare la spesa per mia madre che non stava molto bene con la schiena, ero al supermercato quando un idiota fece scontrare il suo carrello con il mio
"Ma guardi dove vai o no ?! Ma quanto possono essere inutili certe persone ?!"
"Ehy stai calm...Alyssa..."
Cazzo.
"Austin..."
"Be scusa devo andare"
Dai Aly ce la puoi fare, fermalo
"Ehm no ! Aspetta !"
"Che c'è ?"
"Ho sentito che dai ripetizioni di spagnolo e io avrei bisogno di un piccolo aiuto perchè ho una prof che non spiega e l'ultimo test devo farlo bene altrimenti rischio di ripetere il corso l'anno prossimo"
Lui sembró pensarci un attimi, poi rispose
"Quando lo devi fare questo test ?"
"Questo venerdì"
"Ok, be passa da me domani pomeriggio dopo la scuola" e fece per andare via
"Austin"
"Si ?"
"Grazie..."

Tornata a casa mi preparai per la serata con quello stronzo di Dylan, lo avrei fatto innamorare e poi sarei andata via con una persona che mi avrebbe meritata, non eravamo destinati e la vita stessa aveva cercato di farmelo capire tante volte ma ero troppo ottusa per capire o meglio volevo negare l'evidenza. Alle 8 in punto uscì di casa, bussai il campanello della casa di Dylan e non appena fui dentro casa, mi prese e mi bació
"Mi sei mancata sai, è tutta la mattina che non ci vediamo"
"Giàaa" risposi io fingendo che mi dispiacesse
"Allora quale film vediamo ?"
"Scegli tu per me è indifferente, vado un attimo in bagno tu intanto scegli"
Andai di sopra e lasciai socchiusa la porta del bagno, fissai il mio riflesso allo specchio e sussurai a me stessa:" Lo stai facendo per te, lui merita di soffrire come hai sofferto tu, merita quello che gli stai facendo, nessuno puó permettersi il lusso di trattarti cosi, ce la puoi fare, so che puoi farcela"
Si posso farcela, su Aly chiamalo !

Presi i trucchi dalla borsa e iniziai a disegnarmi col viola un finto livido dietro la spalla, accanto al reggiseno, poi abbassai leggermente la maglietta cosi da far vedere entrambe le cose e chiamai Dylan" Amoreee sali un attimo, devi vedere una cosa"
In due secondi fu sopra e lentamente entró
"È successo qualcosa ?"
"No ma guarda qui che livido che mi è spuntato !"
"Fai vedere"
Cosi si avvicinó e io abbassai ancora di più la maglietta, oramai si vedeva solo il reggiseno e lui con tocco leggero inizió ad analizzare il livido, poi notando la situazione inizió a spostarmi i capelli e lasció dei piccoli baci sul collo. Di scatto mi girai e finimmo in un bacio passionale che portó entrambi nella sua camera, non sarei andata a letto con lui ma faceva parte del piano, doveva desiderarmi e allo stesso tempo doveva essere consapevole di non potermi avere e cosa più importante dovevo farlo innamorare di me.
Inizió a spogliarmi, mi levó la maglietta continuando a baciarmi e contemporaneamente anche io gli levai la maglietta, poi fu la volta dei pantaloni e quando le sue intenzioni furono di andare fino in fondo mi staccai
"Io non posso, scusa ma non posso"
Ovviamente lui mi guardava incredulo, mi rivestì, scesi le scale velocemente ma sentivo che qualcuno era dietro di me
"Aly aspetta fermati ! Scusami sono io che sono andato oltre, non ho saputo resistere, scusa"
Mi girai e gli dissi" No scusami tu è che non so cosa mi abbia preso, anche io mi sono lasciata andare"
"So che vuoi aspettare e non ti do torto peró è normale per me non saperti resistere"
È anche normale fingere di amarmi ? È anche normale non saper resistere alle altre ? È amche normale fare opera di beneficenza come se fosse l'unico ragazzo sulla faccia della terra ! Eravamo solo all'inizio e si sarebbe scottato tanto, sarebbe stata una lezione che non avrebbe dimenticato più per il resto della vita.

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