Nella mente di Athena Wood si era instaurato per un breve momento fuggente il pensiero che ciò che le era successo fino a quel momento sull'Arca era stato molto più facile di ciò che stava vivendo sulla Terra. Essendo costretta dalla legge a mentire sulle sue scoperte a livello ingegneristico del sistema della stazione spaziale sulla quale aveva vissuto la sua intera vita, fino a quel momento non aveva compreso la difficoltà del peso che poteva essere distruggere la felicità altrui, quella fu la prima volta in cui si sentì colei responsabile di comunicare la difficoltà nella quale il destino li aveva fatto imbattere. Le era stato affidato il compito più complesso fra tutti perché tutti erano già a conoscenza del fatto che Athena Wood era l'unica abbastanza forte da poter sbattere altri problemi in faccia a persone che per tutta la vita non hanno fatto che immischiarsi in guai ben più grandi di loro. Con la solita tranquillità che l'aveva sempre caratterizzata, Athena Wood osservò per un'ultima volta Mount Weather prima di voltarsi e dare le spalle all'immensa montagna. La giovane donna fu lasciata da sola con i suoi pensieri dai due ragazzi quando Clarke Griffin si allontanò per cercare di tracciare una specie di rotta sulla mappa e comprendere quanto tempo avrebbero impiegato a superare il bosco, mentre Finn Collins non accennò nulla su dove si stava ritirando. Athena non riuscì, però, a trovare una soluzione meno pericolosa per arrivare al loro cibo se non quella di radunare il numero minimo di persone sufficienti per trasportare abbastanza cibo per i cento. I suoi piedi la portarono nuovamente verso il portone della navicella, contro il quale Clarke si era posata per studiare il percorso che avrebbero dovuto intraprendere da lì a poco. Si avvicinò alla bionda fino ad affiancarla, osservando dall'alto ciò che stava facendo con la cartina che era riuscita a trovare non tanto tempo prima."Non fare una linea dritta, sbaglierai i calcoli di ore se non prendi in considerazione sia le salite che le probabili deviazioni." lo sguardo di Clarke si alzò per osservare l'unica ragazza del quale tono riusciva a non lasciar trasalire nessuna delle emozioni che in realtà stava provando. Seguendo i consigli della più esperta fra le due, la bionda cercò di tracciare un percorso più affidabile del precedente, mentre lo sguardo di Athena si puntò sulla pelle scura di Wells Jaha quando si accorse che il figlio del cancelliere si stava avvicinando alle due.
"Il sistema di comunicazione è fottuto. Il calore ha bruciato una decina di pannelli." i suoi occhi scuri, fissi sul viso concentrato di Clarke, non sembrarono essersi accorti della presenza dell'altra ragazza quando parlò né quando abbassò lo sguardo imbambolato dal volto della bionda alla mappa, tenuta stretta sotto i palmi della ragazza più piccola. Tutti coloro venuti a conoscenza di quella notizia avevano compreso che i bracciali che si trovavano stretti sui loro polsi erano l'unica cosa che li teneva ancora in contatto con l'Arca.
"Fanculo la comunicazione, dobbiamo pensare a mangiare." le parole di Clarke sembravano essere uscite dalla mente di Athena, la quale stava per pronunciare la stessa frase. Parole che non potettero far a meno che far leggermente sorridere la ragazza mora, la quale si era già ripromessa di affrontare il nuovo problema quando sarebbero riusciti ad avere tutti uno stomaco pieno.
"Come fai ad essere così brava?" lo sguardo del ragazzo puntato sulla cartina fece comprendere ad Athena che si stava riferendo al piccolo grafico che Clarke stava accuratamente disegnando a lato del foglio per aiutarsi a calcolare quanto tempo ancora li separava dal cibo che spettava a loro di diritto.
"Le ho insegnato io." il tono di voce utilizzato da Athena Wood non poteva essere definito se non con l'aggettivo autoritario; una qualità che ormai si era radicata nel forte carattere della giovane donna che si trovava di fronte ai loro occhi. Lo sguardo di Wells Jaha venne dunque distolto dai tratti facciali di Clarke Griffin quando venne a conoscenza della presenza della seconda ragazza, la quale non perse tempo nello strappare la cartina da sotto i palmi sudati della bionda indifesa. L'attenzione di alcuni ragazzi si posò sulla ragazza dai lunghi capelli scuri quando salì con determinazione sopra al portellone in metallo ancora costretto sul terreno, alzandosi leggermente dal resto dei cento.
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Kingdom ⇋ Bellamy Blake
Fanfiction"Non provocare la mia furia e non mettere alla prova il mio potere." Basata su The 100. #1 in the100 #2 in alternative #4 in future ©2017