Athena Wood continuava a ripetersi quanto fosse tutto più facile sull'Arca. Almeno lo era sotto al suo punto di vita, eccome se lo era. Durante la sua intera vita aveva cercato di rispettare tutte le leggi possibili, seguendo alla lettera tutto ciò che veniva proclamato dal consiglio, nonostante andasse contro le sue ideologie. Tutto ciò lo aveva fatto per non buttare al vento la sua vita e il sacrificio che i suoi genitori avevano fatto per permetterle di continuare a vivere. Anche se convinta che nessuno avrebbe rimpianto la sua prematura scomparsa in quel preciso momento, non poteva fare a meno di pensare a quanto non volesse che la sua vita terminasse. Questi pensieri la tennero sveglia per gran parte della nottata appena passata, dalla quale era riuscita a ricavare forse due ore di riposo dopo il discorso della sera prima pronunciato da Bellamy Blake. Non poteva fare a meno di pensare a tutti i modi in cui John Murphy e i suoi compagnetti avrebbero potuto ucciderla senza che nessuno alzasse un dito per fermarli. Secondo l'unica regola imposta da Bellamy, sulla Terra non c'erano regole; non era presente nessuna legge che evitasse l'omicidio o il furto. Continuava a ripetersi che fosse l'unica persona che alcuni ascoltavano al di fuori di Blake, continuava a ripetersi che senza la sua presenza quel luogo sarebbe diventato terreno più che fertile per l'installazione o di un'anarchia o di una dittatura, non ci sarebbero state altre opzioni nella mente di Bellamy. Delle urla improvvise la risvegliarono dai suoi pensieri, facendole comprendere che forse era finalmente spuntato il sole. Mentre Athena Wood percorreva le scale che la separavano dall'uscita della navicella nella quale aveva cercato di dormire; nello stesso luogo dove si tenne il falò la sera prima, la folla si era riunita un'altra volta attorno a Bellamy Blake per assistere all'ennesima discussione che stava avendo con il figlio del cancelliere dell'Arca. Questa volta però si era unito anche John Murphy al litigio, basato sul fatto che quest'ultimo aveva proposto di far soffrire un po' di persone prima di togliergli il bracciale contro la loro volontà e la volontà di applicare questo nuovo metodo soprattutto sui più piccoli e sulle ragazze. Bellamy Blake si era appena fatto da parte dopo aver lasciato un coltello ai piedi di Wells Jaha, in modo che Murphy e il ragazzo potessero combattere come gladiatori."Se qualcun'altra fosse qui presente, non ti azzarderesti neanche a sfidarmi." le urla di Wells erano udibili perfino dall'interno della navicella, si trovavano senza dubbio in forte contrasto con il tono calmo di Bellamy Blake, il quale riusciva ad incutere assai più terrore; contrariamente a ciò che state pensando.
"Non mi sembra che la reginetta sia qui per difenderti a questo giro." John Murphy si guardò attorno sarcasticamente prima di rispondere alle parole del figlio del cancelliere con altrettante urla. Quest'ultimo fu stranamente il primo ad attaccare il ragazzo dalla pelle estremamente pallida di fronte a lui. La lama del suo coltello toccò leggermente il braccio del suo sfidante, aprendo una ferita dalla quale iniziò lentamente a fuoriuscire del sangue. Nonostante fosse passata ormai quasi un'intera giornata, il volto del ragazzo era ancora macchiato del sangue che aveva perduto a causa di un cazzotto nello scontro avuto con Athena.
"Basta Bellamy," al ragazzo si gelò il sangue nelle vene quando la voce calma di Athena Wood giunse alle sue orecchie, costringendolo a voltarsi per guardarla in volto. I suoi occhi sotto quella particolare luce del mattino mostravano di poter aver un colore blu assai più profondo di come sarebbe normalmente stato, mentre gli occhi scuri di Bellamy non potevano fare a meno che ammirarne la beltà. Il fatto che le sue parole fossero dirette a lui personalmente e non ai due ragazzi più giovani, che continuavano a sfiorarsi a vicenda con lame taglienti, si descriveva benissimo da solo. Con il peso portato sulla corteccia di uno degli alberi che circondavano il giovane uomo, Athena non sembrava minimamente scalfita dal comportamento che stava portando avanti Bellamy Blake, come se da un lato si fosse già convinta che in realtà non sarebbe potuta andare altrimenti con lui al comando del loro campo. "a cosa dovrebbe portare questo chaos?"
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Kingdom ⇋ Bellamy Blake
Fanfic"Non provocare la mia furia e non mettere alla prova il mio potere." Basata su The 100. #1 in the100 #2 in alternative #4 in future ©2017