Ognuno di loro si trovava in quel momento sulla Terra a causa dell'irrefrenabile desiderio o bisogno che provavano verso la disobbedienza delle leggi sull'Arca e tutti ormai sapevano che in mezzo a loro vi era una sola persona presente a non essere stata condannata a morte nello spazio dal cancelliere, ma che aveva deciso di sfidare le intemperie del cammino verso la morte di sua spontanea volontà. Sulla Terra però non esistevano leggi da essere infrante; se non fosse stato per la tendenza innata al comando che possedeva, Athena sarebbe stata una delle tante sul pianete. Ormai tutto ciò che cercavano di fare era di sopravvivere sia alla natura che a loro stessi; ognuno di loro celava un ispido segreto pronto a essere rivelato e che avrebbe cambiato da un momento all'altro tutto ciò che si era instaurato fino a quell'istante. Era chiaro oramai che sulla Terra sarebbero stati messi prima o poi tutti alla prova sia dai misteri custoditi da ciò che lo circondava, sia e soprattutto da ciò che erano e che avevano inevitabilmente portato con loro. Gli abitanti dell'Arca costituivano tutto ciò che era rimasto della razza umana invariata e loro, i cento criminali più o meno pericolosi, sapevano alla perfezione di essere l'ultima speranza del genere umano, l'ultima chance di sopravvivenza; e Athena era arrivata velocemente alla conclusione che per come si stavano comportando l'uno con l'altra, forse il genere umano alla fine l'estinzione non solo se l'era andata a cercare, ma se la meritava pure.
Ogni singola persona presente in quel campo aveva un determinato scopo, una propria missione da portare avanti sul pianeta Terra. Entrando nello specifico, nel caso di Athena Wood per esempio, gli adolescenti che si trovava attorno si affidava a lei esclusivamente per usufruire delle sue conoscenze in campo medico, non considerando minimamente le infinite altre competenze della giovane donna; nella loro mente questo era lei per loro, un medico. Solamente un dottore, non veniva neanche considerata come una persona caratterizzata da sentimenti, ma soltanto colei a cui rivolgersi nel caso di gravi condizioni di salute o di incidenti, che capitavano anche più spesso di quanto potreste immaginare. Anche se comunque amava con tutta se stessa aiutare le persone in difficoltà, questo non era certamente quello che avrebbe voluto continuamente fare tutto il giorno e tutti i giorni senza neanche il minimo ringraziamento da parte dei suoi pazienti. Dallo sguardo che ormai le riservava anche Clarke Griffin, la sua amica più stretta e di lunga durata, Athena era riuscita benissimo a intuire che ormai neanche la bionda la vedeva più in grado di fare nient'altro se non assistere chiunque si rivolgesse per il suo aiuto. Contrariamente a quello che credeva potesse essere possibile, l'unica persona che aveva dimostrato chiaramente di credere in lei come qualcuno con qualcosa in più da donare, era Bellamy Blake. Il giovane uomo pieno di sé e intriso di rimorso per chiunque avesse cercato di ostacolarlo nel compimento delle sue teorie, il ragazzo che ancora Athena non riusciva del tutto a sopportare e con il quale andava a malapena d'accordo quando si trovavano nella stessa regione di spazio; lo stesso ragazzo che sembrava cambiare radicalmente non appena il suo sguardo incontrava gli occhi color cielo della ragazza in questione. In quel caso i due sembravano addolcirsi a causa della presenza dell'altro, trattandosi quasi con gentilezza, spinti senza dubbio da quello che sembrava un bisogno dell'uno verso l'altro. Si trovavano irrimediabilmente a essere bisognosi di speranza, disperati per trovare un appoggio in ciò che facevano, mancanti di un coraggio che solo l'altro sembrava donargli e necessitanti di un perdono che non sarebbe mai arrivato se non dalla persona che meno si aspettavano. Con semplici gesti Bellamy Blake era riuscito a dimostrarsi come una persona completamente diversa dall'idea che Athena Wood si era fatta di lui e ancora era indecisa sull'esserne entusiasta oppure no. Si era in poco mostrato come molto più di ciò che dava a vedere agli altri e che questi altri credevano quindi di lui, ma Athena Wood non poteva che essere comunque spaventata dal fatto che questo vero lato del suo carattere riusciva a uscire solamente in sua presenza, più che altro perché non riusciva a comprenderne il motivo."In piedi reginetta, c'è del lavoro da fare." le palpebre di Athena Wood si schiusero lentamente, lasciando che la luce delle prime ore mattutine colpisse le sue iridi attraverso il tessuto che componeva le pareti della sua tenda, quando il suo sonno venne interrotto dalla voce del ragazzo a cui stava giusto appunto pensando. Per rispetto verso la ragazza, il giovane uomo non si era permesso di entrare all'interno del piccolo abitacolo, ma la sua voce era ormai diventata inconfondibile per la ragazza, proprio come l'ombra che la sua alta figura produceva sul telo che componeva la struttura della tenda. Ancora assonnata e desiderosa di tornare a far parte del mondo dei sogni, Athena si passò svogliatamente come d'abitudine una mano fra i capelli ancora intrecciati e si alzò lentamente, infilando con forza i piedi all'interno degli anfibi che si era tolta per dormire. L'unica cosa che avrebbe chiesto in quel momento, mettendo da parte l'opzione di ricevere magicamente tutte le ore di sonno arretrato che ormai non sarebbero più state recuperate, sarebbe stata senza dubbio la possibilità di farsi una doccia rinfrescante, non solo perché ormai nessuno al campo emanava un profumo idilliaco, ma anche a causa della sporcizia che si sentiva sulla pelle dovuta al sudore che aveva prodotto in quella settimana sulla Terra. Mentre le sue braccia si infilavano doloranti all'interno delle maniche della giacca che Bellamy non sembrava voler riavere indietro, lo sguardo di Athena si alzò sull'ombra rimasta immobile del ragazzo fuori dalla tenda, il quale la stava pazientamene aspettando con la spalla appoggiata al tronco di un albero lì accanto e le braccia incrociate davanti al petto in segno di attesa.
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Kingdom ⇋ Bellamy Blake
Fanfiction"Non provocare la mia furia e non mettere alla prova il mio potere." Basata su The 100. #1 in the100 #2 in alternative #4 in future ©2017