Fosse tutto vero quello che mi hanno raccontato, in questo momento mi troverei di fronte all'intero consiglio di amministrazione del Paradiso e dell'Inferno.
Siamo tutti seduti a un tavolo riunioni in marmo nero: io, Lucifer, i vichinghi, le dolci fanciulle. Oppure, secondo la loro versione, il Principe degli inferi, i quattro arcangeli, i più begli angeli del paradiso. Io sono a capotavola. Dall'altro capo del tavolo, Lucifer, oggi in abito blu con gessatura grigia, gilet e barba di due giorni. Alla mia destra, i vichinghi: nessun sorriso da parte di nessuno, nemmeno per sbaglio. Alla mia sinistra, le biondissime ragazze, compreso l'angelo che mi ha guarito (secondo lei) dopo la svalvolata di Lisa. Acqua, the e biscotti per tutti. Terribilmente inglese.
Ho accettato di partecipare a questo incontro perché ammetto che le ultime dichiarazioni di Lisa mi hanno leggermente inquietato. Ponendo il caso che sia una vecchia psicotica (cosa che, al momento, mi pare ancora l'ipotesi più probabile), è certamente una psicotica molto convincente. E poi sono curioso: Lisa mi ha pagato un sacco di tempo libero, quindi mi sono detto che, invece che starmene a leggere come al solito, una riunione al circo degli strambi sarebbe stata più stimolante. La cosa che mi disturba è che posso comprendere il fatto di essere stato assunto da una vecchia con il cervello annebbiato... ma qui stiamo parlando di un nutrito gruppo di uomini e donne che paiono assolutamente convinti di quel che affermano. D'altro canto, il fatto che io ora non abbia la risposta, non implica che non ci sia: devo solo cercare in modo diverso, o pormi domande diverse. Come nella vita: quando la risposta tarda ad arrivare o si cela al primo sguardo, basta cambiare le domande.
Io bevo eccellente the verde, mentre Lucifer sta arringando i vichinghi, sostenendo che avrebbero dovuto e potuto arginare la follia di Lisa, che sarebbero dovuti intervenire prima che Lisa chiamasse Evelin. Io ascolto e soprattutto guardo, per scoprire falle in questa conversazione: se qualcuno sta mentendo, me ne accorgerò.
Senza preavviso, si apre la porta, proprio la porta di fronte a me, alle spalle di Lucifer (che, con sommo garbo, va detto, mi ha lasciato la posizione di controllo della stanza, quella che di solito scelgo quando gestisco affari e negoziazioni: chi controlla la porta, controlla tutto).
Ed entra lei. Che non so chi sia, anche se in una parte profonda del mio stomaco sento echeggiare il suo nome. Mi sembra altissima: fa un passo all'interno della stanza e tutti, contemporaneamente, si girano. Nel momento in cui io faccio il mio solito scanner per cogliere tutti i dettagli che potrebbero essermi utili, avverto il gelo calare sui presenti. Nemmeno un fiato, d'improvviso. Lei è oggettivamente bellissima e pure la scelta del look mica scherza: pantalone attillato di pelle nera con tanto di cerniere sparse, tacco stiletto vertiginoso, bustino ricamato che mette in evidenza un seno decisamente procace. Spalle nude, unghie nere e affilate, capelli biondi come il sole.
Si ferma, dopo aver fatto un altro passo.
Divarica leggermente le gambe.
Mette le mani sui fianchi e guarda dritto negli occhi ciascun partecipante all'allegra tavolata.
"Ciao, ragazzini."
Silenzio. Silenzio vero, di quei silenzi che preghi con tutto il cuore che qualcuno parli.
"Evelin", dice dopo un'eternità (così mi pare, almeno) l'impeccabile Lucifer, "che piacere rivederti."
"Lucifer, bentrovato. È da un po' che non ci vediamo. E voi, marcioni, vi ha mangiato la lingua il gatto?", dice Evelin rivolta ai quattro scimmioni.
"Evelin", mugugnano in coro i quattro primati.
Evelin pare soddisfatta della risposta, perché lascia stare gli arcangeli e si rivolge alle biondine.
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IL COACH DI DIO [storia completa]
FantasyCi risiamo: Dio vuol distruggere il mondo ed estinguere la razza umana. Stavolta, però, prima di prendere decisioni azzardate, si rivolge a un Coach per capire se e come procedere. Dio (una signora di mezza età, sovrappeso, incredibilmente volgare)...