Capitolo 3

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Pov Lexa

Qualche minuto dopo finalmente il mio cuore si calmò, riprendendo i normali battiti, pensavo agli occhi di quella ragazza, li avevo visti solo per qualche secondo, ma ormai erano impressi nella mia mente.
Non capivo, non poteva essere, non volevo che succedesse di nuovo.

Quello che avevo provato in quei pochi attimi, fissando quella ragazza, non poteva essere realmente quello che pensavo, non ero pronta, non ora, forse non lo sarei mai stata.
Solo di una persona mi ero innamorata a prima vista, e non poteva succedermi di nuovo, era impossibile, e poi ormai... avevo chiuso il mio cuore, era ancora a pezzi e incapace di amare di nuovo.

Allora che cos'era quella sensazione che avevo provato?

Ma improvvisamente i miei pensieri vennero distratti dalla voce di Lincoln, che si rivolse a me abbastanza seccato...

<< Ehi, perché sei scappata in quel modo, sei stata molto scortese con Clarke >> mi guardava con sguardo uno severo

<< Mi dispiace io....>> non potevo dire che appena l'avevo vista ero andata nel pallone <<...io non voglio avere a che fare con nessuno Lincoln, nemmeno con i tuoi amici >>

<< Non credi di stare esagerando? Si è solo presentata, potevi essere un po' più carina >>

Lincoln aveva ragione, ma non mi ero comportata così perché volevo essere scortese di proposito, ma perché non riuscivo più a reggere quella situazione, quella ragazza mi aveva decisamente scombussolata.

<< Si hai ragione scusami, se capiterà una prossima volta, mi comporterò meglio >> ovviamente lo dissi solo per farlo contento

<< Bene, allora per tua fortuna non dovrai aspettare molto, se vuoi puoi rimediare stasera stessa >>

<< Stasera? >> chiesi come se già sapessi che ciò che stava per dire non mi sarebbe piaciuto

<< Si, Clarke ci ha invitati nella sua tenda per stare tutti insieme e...>> ma subito lo bloccai, non avevo nessuna intenzione di rivedere quella ragazza

<< Oh no...>> risposi decisa << ...non se ne parla nemmeno Lincoln, io non vengo >>

<< Perché no? Hai appena detto che se capitava rimediavi, e poi potresti anche divertirti, Clarke è una persona veramente speciale, almeno prova a conoscerla, sono sicuro che potreste diventare delle ottime amiche, ti piacerebbe molto come persona >>

A quelle parole il mio cuore ebbe un sussulto, lei...piacere a me?

Per un attimo ci pensai, ma subito mi ripresi e scossi la nuca

<< No, non mi interessa, ho detto solo che mi sarei comportata meglio non che avrei fatto amicizia con lei, ma tu vai pure, a me non va e poi, sono un po' stanca preferisco riposare >> si avvicinò mettendomi una mano sulla spalla

<< Non voglio insistere Lexa, ma pensa a quello che ti ho detto, e se cambi idea potrai raggiungerci quando vuoi, per favore pensaci bene >>

Non gli risposi, mi limitai ad annuire, per poi ritornare ad aspettare che finisse di montare la tenda.

Fuori era buio, Lincoln se ne era andato già da un pezzo, mentre io ero rimasta nella tenda cercando di leggere un libro, ma per qualche motivo non riuscivo a concentrami, così dopo un po' lo chiusi riponendolo al suo posto, pochi minuti dopo sentì il telefono suonare, ero sicura che fosse mia sorella.

Mi avvicinai al cellulare per vedere, e infatti come avevo immaginato era lei, ci pensai un attimo prima di decidere se risponderle o no, ero ancora molto arrabbiata con lei, e l'ultima cosa che volevo era parlarci.

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