Capitolo 4

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Pov Clarke

Il giorno dopo mi sveglia abbastanza presto, non ero riuscita a dormire granché, lo sguardo pieno di rabbia e sofferenza di quella ragazza continuava a tornarmi in mente.

Quella mattina mia madre, era uscita per andare a fare una passeggiata, mentre Octavia dormiva ancora.
Mi alzai cercando di fare meno rumore possibile, ma non vidi che accanto a me c'era una ciotola che avevo dimenticato di riporre la sera prima, così la urtai col braccio facendola cadere, istintivamente mi voltai verso la mia amica, per vedere se si fosse svegliata, ma niente... nemmeno le cannonate sarebbero riuscita a svegliarla.

Uscì dalla tenda per prendere una boccata d'aria, era decisamente una splendida giornata, ottima per andare al fiume a rilassarsi.
Ritornai dentro per mettermi qualcosa di comodo, presi uno zaino una bottiglietta d'acqua ed ero pronta ad andare, quando vidi Lincoln fuori dalla sua tenda, stava facendo qualche flessione a torso nudo, aveva decisamente un bel fisico, decisi di andarlo a stuzzicare un po'...

<< Ma buongiorno >> mi rivolsi a lui sorridendo << qualcuno stamattina si è svegliato presto per far girare la testa a qualche bella ragazza? >> domandai ironicamente

<< Buongiorno a te principessa >> si alzò facendo una simpatica risatina << può darsi... funziona? ti devo sorreggere per caso? >> rispose lui sarcasticamente

<< Oh no, per quanto carino, non sei il mio tipo mi spiace... ma forse lo sei di qualcun altra... ho visto come avete legato subito ieri sera tu e Octavia, c'è forse qualcosa che vorresti dirmi per caso? >>

Sul mio viso apparì un sorriso malizioso, il ragazzo che era in piedi di fronte a me arrossì, e inizio ad agitarsi...

<< Cosa... no io, ecco, non lo so, si forse... cioè è una ragazza molto carina ma... >>

Era completamente partito, stava dicendo cose senza senso, doveva piacerle davvero tanto, non lo avevo mai visto così, faceva davvero tanta tenerezza, continuò ad agitarsi un altro po', quindi decisi di tranquillizzarlo, l'avevo torturato abbastanza

<< Dai su che ti sto prendendo un po' in giro, tranquillo Lincoln, fai un bel respiro profondo >> ridacchiai, mentre cominciai a guardarmi intorno per vedere se ci fosse la ragazza... << e la tua amica? come sta oggi? >>

Lo vidi riprendere il controllo e assumere un'espressione seria... << Non lo so, stamattina è uscita prima che io potessi parlarle, sinceramente non so più come comportarmi, come poterla aiutare >>

Era evidente quanto fosse preoccupato per lei, doveva tenere davvero tanto a quella ragazza...
Rimasi a guardarlo in silenzio, volevo chiedere, saperne di più, ma non so se sarebbe stato giusto nei suoi confronti, infondo per lei ero solo un'estranea.
Ma non ci fù bisogno di chiedere niente, perché Lincoln proseguì...

<< Gli ultimi anni sono stati davvero duri per lei, prima ha perso i suoi genitori, e poi è stata tradita dalla persona che amava.
Non è ancora riuscita a superare tutto questo, lo portata qui con l'intento di aiutarla, ma a questo punto non so se ho fatto bene >>

Sentendo quelle parole sentì una stretta al cuore, aveva perso entrambi i genitori? già per me era stato terribile perdere mio padre, ma almeno avevo ancora mia madre... non so cosa avrei fatto se avessi perso anche lei.
Potevo capire quello che stava provando, questo tipo di dolore non sparisce facilmente, anzi... credo che non sparirà mai del tutto, dovevo trovare il modo di parlargli e magari aiutarla...

<< Invece hai fatto bene a portarla qui...>> gli appoggiai una mano sulla spalla << mi dispiace molto per lei, capisco quello che sta passando, forse posso provare a parlargli io >>

Love Is Never EasyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora