Capitolo 6

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Pov Clarke

Dopo la discussione che avevo avuto con Lexa, ero indecisa se rimanere al fiume oppure tornarmene alla tenda, ero andata lì per rilassarmi un po', ma la giornata non era andata come prevista.

Volevo aiutare davvero la ragazza, ma ero solo riuscita a peggiorare le cose, e in più avevo paura che litigasse con Lincoln per colpa mia, speravo solo di non aver combinato un bel casino.

Alla fine rimasi in quel fiume solo pochi minuti, poi decisi di tornare indietro.

Quando arrivai trovai Octavia sveglia, fuori dalla tenda, aveva decisamente una brutta faccia, ma non era per il fatto che si era appena svegliata, era successo di sicuro qualcosa....

<< Ehi che succede? >> gli chiesi subito preoccupata, lei si avvicinò mettendomi una mano sulla spalla, e con voce triste mi rispose...

<< Clarke... tua madre se né andata, è tornata a casa...>>

Rimasi basita da quello che mi disse, era l'ultima cosa che mi sarei aspettata di sentire...

<< Cosa? >> risposi incredula << ma quando? >>

<< Pochi minuti fa, ha preso la macchina e se ne andata, mi ha detto che non riesce a stare qui, che è ancora troppo presto per lei...non a voluto dirti niente per non farti preoccupare, ci verrà a prendere quando la vacanza sarà finita >> mi guardava dispiaciuta

<< Ma certo...>> sbuffai, cominciando a gesticolare nervosamente con le mani << quindi ha preferito mentirmi dicendo che andava a fare una passeggiata, invece era tutta una scusa per andarsene di nascosto come una ladra, senza nemmeno salutarmi... >>

Mi sentivo delusa e arrabbiata, quando gli avevo chiesto se per lei era un problema venire qui, mi aveva detto che non lo era, che anzi grazie a questa vacanza si sarebbe sistemato tutto, e me lo aveva detto guardandomi dritta negli occhi, gli avevo davvero creduto, e invece era stata tutta una bugia, mi sentivo presa in giro, avremmo potuto parlarne insieme, avrei potuto aiutarla e magari l'avrei convinta a rimanere.

Mi ero fidata di lei, delle sue parole, ma forse me lo sarei dovuta aspettare, infondo ormai non faceva altro che pensare solo a se stessa, come se era l'unica a soffrire, l'unica che doveva essere sempre capita, non aveva minimamente pensato a me, al fatto che forse averla vicina era quello di cui avevo bisogno...

<< Dai Clarke lo ha fatto per te, lo so che ha sbagliato, ma era molto dispiaciuta, e non voleva che tornassi indietro con lei >> cercava di farmi calmare

La guardai senza dire più niente, sinceramente non sapevo cos'altro avrei potuto dire... mi strinse in un abbraccio che io ricambiai, quella giornata non era stata delle migliori, ma almeno con quel'abbraccio era riuscita a darmi un po' di conforto.

I giorni successivi li passai a leggere libri e ad ascoltare musica, non ero andata spesso in giro, e non ero più andata nemmeno a trovare Lincoln, dopo quello che era successo con Lexa, non avevo più avuto il coraggio di rivederla, Octavia mi ripeteva continuamente che io non avevo fatto niente di male, che se la ragazza aveva reagito in quel modo, doveva esserci di sicuro una spiegazione, e sicuramente se ne era già pentita, che quindi dovevo andare di nuovo a parlare con lei.

Una mattina, Octavia mi svegliò dicendomi di prepararmi velocemente, che Lincoln sarebbe arrivato a breve per andare a fare un escursione, e anche se gli dissi che non ne avevo tanta voglia, lei non accettò un no come risposta, ma infondo mi avrebbe fatto bene stare un po' con loro, non mi avrebbe fatto pensare a mia madre, e poi... ero anche abbastanza certa che Lexa non ci sarebbe stata, quindi non dovevo preoccuparmi di questo.

Love Is Never EasyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora