Capitolo 5

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Stefano
È sera e sto ritornando a Roma. Domani devo tornare a lavoro, ad Amici e a malincuore ho dovuto lasciare Santi a Milano. Ogni volta che mi stacco da lui è una sofferenza, ma almeno riesco a vederlo ogni settimana.
A quest' ora, Roma è totalmente isolata e buia. L'unica luce che illumina la strada in questo momento è quella di un balcone, a pochi passi da casa di Marcello, illuminato. Vedo una donna affacciata e pensierosa che sta probabilmente aspettando qualcuno, forse il suo uomo. Quanto vorrei che ci fosse LEI ad aspettare me. La mia donna, o almeno quella che una volta era la mia donna: Emma. Rincontrarla dopo tanti anni è stato meraviglioso e rimane il mio punto fisso, sapere perché aveva quel volto stanco, triste. So che è a Roma, dato che l'ho vista alla stazione, o almeno spero sia così. Ma non posso cercarla, nè tanto meno parlarle. Ci ho provato in passato, ma l'unica persona che mi ha risposto è stata Francesca , la sua migliore amica, la quale ha sempre detto: "Stefano mi dispiace ma ora Emma è impegnata."
Ha parlato con la mia ex moglie, ha conosciuto mio figlio, ma non ci siamo mai più parlati. Mi ha odiato e forse mi odia ancora, come biasimarla e io ormai mi sono rassegnato, o almeno lo ero fino all'altro ieri,  quando l'ho rincontrata. Mi sono reso conto che Belen era solo riuscita a farmi dimenticare Emma, inebriando e oscurando la sua immagine dalla mia testa. Ma è tornata in me come un uragano, è bastato solo uno sguardo per capire ciò.
Abbandonati questi pensieri, che so ritorneranno molto presto, arrivo davanti casa di Marcello e busso, nella speranza di buone notizie: "Fratè!!"
"Marcii!"e ci abbracciamo, gli voglio un bene dell'anima.
"Mado menomale che sei arrivato, ti devo raccontare un sacco di cose!"
Tiro un sospiro di sollievo e vado a posare nella mia stanza, la borsa.
Mi metto comodo e lo aspetto sul divano.
"Vuoi qualcosa da mangiare?"
"No"sto fremendo dentro al pensiero che mi possa dire qualcosa di interessante, ma continua a fare domande inutili.
"Come sta Santi?"
"Bene."
"E tu?"
"Na schifezz fino a quando non ti siedi e mi racconti per piacere."
"Mamma mia comm staij!"e finalmente dopo aver scherzato abbastanza, si siede.
Sono un po scocciato, avvilito, tanto sicuro non l'ha vista e accendo la Tv steso sul divano, quando Marcello dice:"Allora oggi l'ho vista..."
Sobbalzo. Spengo la televisione e faccio si che possa ascoltare solo lui.
"Sono andato al centro commerciale e per caso l'ho incontrata."
"Embè come sta?"
"Avevi ragione, ha detto che non è stata molto bene e si sta riprendendo."
Batto un pugno sul divano. Lo sapevo. Non stava bene, si vedeva.
"E che ha?"sono sempre stato troppo premuroso nei suoi confronti.
"Non lo so Ste, non ho potuto chiedergli troppe cose, da una vita non la vedevo, ti pare che gli ho chiesto che aveva?"
"Hai ragione, scusami."
Marcello rimane per un po in silenzio, il mio atteggiamento lo infastidisce un po e ha ragione, me lo ha detto palesemente. Tiene a me, ma anche a Emma e non vuole far soffrire nessuno. Lo ha detto in modo palese, non vuole fare casini e rovinare l'amicizia con nessuno, nonostante creda tanto nell'amore tra me e lei.
"Vabbè, comunque non era sola."
Ecco qua, è fidanzata. Lo sapevo. Scemo tu Stefano che credevi stesse pure da sola, è così bella, sicuro avrà trovato qualcuno.
Forse Marcello vede il mio sguardo un po avvilito e mi fa:"Scemo che hai capitoo! Stava con una bambina, una figlia di una sua amica, dovresti vederla  era molto iperprotettiva nei suoi confronti. E poi nulla Ste, l'ho salutata, perché doveva dare da mangiare alla bambina."
E nulla rimango in silenzio. La vedo abbracciare quella bambina, stare lì con lei, perché so quanto sarebbe stata felice di avere un figlio. Ma il cancro le ha tolto anche la speranza di averlo e so quanto ha sofferto. Marcello é stato abbastanza esaustivo, ma mi vede comunque molto pensieroso.
Si alza e mi fa"si aggiusta tutto, stai tranquillo. Notte Ste."
"Grazie di tutto Marci e scusa se ti rompo così tanto le scatole. Notte."

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