Stefano
Siamo a metà festa. Ormai siamo sposati e in questo momento, credetemi non posso desiderare altro. Penso di essere più soddisfatto di qualunque altra cosa, soprattutto perché la vedo sorridere. Ho sempre capito quando il suo sorriso era finto o meno; ma questa volta no , sorride e il sorriso è vero. Ci osserviamo ogni tanto e ci teniamo la mano più o meno da quando abbiamo detto "si". Non mi aspettavo la sua sicurezza, sapevo avesse tante paure nel promettere qualcosa, ma ho avuto fiducia in lei e ho fatto bene.
Dicevo, abbiamo quasi finito di mangiare e Elisa, che quando si diverte è incontrollabile, si impossessa del microfono e rido.
"Alloraa!! Facciamo un applausone a questi neosposi!!"urla, giuro non è ubriaca.
"Forse nemmeno lo so quello
che sei per me
quello che mi togli, quello che mi dai
talmente tanto che semplicemente
nom lo so vedere per intero
come l'universo,
quello stato di euforia e di confusione,
si di confusione
quando trovi tutto quello che avevi perso..."
Elisa canta e io non posso fare a meno che prendere Emma e portarla al centro della sala. Questa canzone in particolare dice tanto di noi...euforia e confusione si intrecciano assieme quando ritrovi qualcosa che hai perso e non puoi più farla scappare. Ci siamo ritrovati e forse è stato il famoso destino, che non voleva togliere un papà a Serena, ma quel rincontro mi ha reso l'uomo più felice della terra.
"E bruciare per te
bruciare per te
E bruciare per te
bruciare per te..."
E mentre la musica va avanti noi due continuiamo a ballare, osservati da mille occhi.
"Sei felice?"mi chiede, dato che probabilmente mi vede soprappensiero.
"Felice è dir poco. Ero felice quando ho sposato Belen"mi guarda un po giù di morale e abbassa lo sguardo.
"Ora"le alzo il mento"invece, non posso desiderare altro. E ho paura che tutto questo possa finire, che possa essere solo un sogno, ma poi mi rendo conto che non è così. E che posso stare tranquillo, perché ho due figli, uno che sta per nascere e una donna al mio fianco, che amo da sette anni e che finalmente è mia moglie. E se un giorno qualcuno o qualcosa proverà a dividerci, sappi che non lo farà, perché saremo in cinque, più forti che mai.
Quindi, amore mio"dico guardandola bene negli occhi"dire che oggi sono felice è scontato. Perché quello che sento dentro è indescrivibile."
Ha gli occhi lucidi e poi improvvisamente dice:"hai presente il mio libro? Non so se l'hai mai letto, ma nel primo capitolo, quello sull'amore, ho scritto:nella mia vita ho detto alcuni ti amo ed erano tutti veri, ma solo uno portava con sé il desiderio di formare una famiglia. E questo ti amo era il tuo.
E il matrimonio è il sigillo di questa famiglia"sfodera un sorrisone e mette la testa sul mio petto. Noi continuiamo a ballare, non ci accorgiamo di nulla, ma in realtà la musica va avanti. Passano due, tre canzoni fino a quando i miei figli, forse un po gelosi, vengono al nostro fianco.
"Vogliamo ballae anche noii come tate facendo voiii!"ci stacchiamo e scoppiamo a ridere.
Lei mi guarda e mi sorride. Ho già capito che vuole fare.
Mi lascia e prendo la mano a entrambi i miei figli.Emma
"Questa è un po per tutti voi. La festa sta per finire e questo è il mio modo per ringraziarvi...grazie mamma, grazie papà, grazie fratello, grazie Franci, grazie amici miei, e grazie Stefano per questo viaggio bellissimo che inizieremo assieme."
Mio marito mi guarda e inizio a cantare:"
Siamo le luci basse
Di certe strade di notte
Siamo due storie sbagliate
Diventate perfette
E ci siamo scambiati
I nervi tendini e cuore
Portiamo I segni sulla pelle
Ma non sentiamo dolore
Siamo due stelle nel cielo
Che provano a non cadere
Siamo due pugili stanchi e sfiniti
Tra sangue e sudore
Questa vita è una stanza
Che avevo preso in affitto
Ed ora al posto del tetto
Tu hai messo un soffitto
Di stelle e farfalle
Perché la vita è un momento
Che sto aspettando da tempo
Ed ogni cosa che ho perso
Ogni cosa è un ricordo
Un motivo diverso
Per mettermi in viaggio...
Siamo due gocce di pioggia
Che si asciugano al sole ed una nuvola a caso ci ha lasciato cadere
In fondo a un fiume e ad un lago siamo due pesci nel mare
E ci guardiamo negli occhi ma non sappiamo parlare..." e li vedo ballare tutti e tre così...dolci, belli e non so se mai potrò essere all'altezza di tutto questo. In un anno sono cambiate tante cose, troppe, forse troppo velocemente...un anno fa avevo appena scoperto di dovermi ricoverare di nuovo. Ora sono sposata e mi sento amata. Non pensavo fosse così bello esserlo...per questo non ho mai sognato il matrimonio. Pensavo che sarei benissimo andata avanti senza una fede al dito. Invece no. Ho preso coscienza del fatto che poi non sarei stata così tanto felice.Stefano
Siamo nella camera dell'albergo e la festa è finita. Cioè per gli invitati è finita. Per noi non ancora. La sto aspettando sul letto, mezzo nudo e appena esce dal bagno, smetto proprio di pensare. Ha una vestaglia di raso bianca e credo nulla sotto. Sto letteralmente morendo.
Si avvicina a me e inizia a darmi baci ovunque. Resisti Stefano. La prima mossa la devi fare tu. Resisti cazzo.
"Amore..."mi dice con la voce di una bambina"Stasera possiamo farlo no?"
Annuisco.
Pianissimo, con una delicatezza assurda porta due dita sul mio petto e scende lentamente arrivando fino ai miei boxer. Li toglie, ma la fermo. Mi guarda. Le giro e prendo finalmente il comando della situazione, cercando di non schiacciarla. Entro dentro di lei delicatamente, come credo di aver letto in qualche rivista sulle donne in gravidanza. Lo sto facendo così piano che non dice parola e anzi sorride.
Le baciucchio la pancia e poi il collo. Passiamo un'ora così. A coccolarci e amarci. E poi ci stendiamo.
Passano una decina di minuti e la sento singhiozzare. Mi avvicino a lei e accendo la luce.
"Ehi ehi che c'è? Ti ho fatto male vero?"
Nega.
"Ti prego abbracciami."
L'abbraccio.
"Mi sento sola Ste...scusami, non so che mi succede."
So che le mancano i suoi e così l'accarezzo un po.
"Non sei sola e lo sai. E poi non sei mica in carcere, puoi andare dai tuoi quando vuoi...hai capito amore mio? È normale. Vieni qua che ti coccolo io."
"Scusami non volevo rovinare la nostra prima notte di nozze..."mi dice triste.
"Chi te lo dice che l'hai rovinata"mi da tanti bacini e l'accarezzo perché ho capito che non riesce a dormire.
"Ora dormi che domani dobbiamo ripartire e non ti fa bene essere stanca" e continuo ad accarezzarla così. Perché la amo e non la lascerei mai da sola.
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