Scout

Capitolo 14

Pov. Taehyung
Quel feto di Jungkook mi mancava troppo. Non posso nascondermi dietro hai problemi, devo affrontarli.

Jungkook in tutti questi giorni di silenzio da parte mia, mi ha chiamato milioni di volte ma ero troppo codardo per rispondergli.

Era sabato mattina e avevo bisogno di qualcuno, volevo sfogarmi e non stare da solo anche quel giorno.
Jimin era al campo, Namjoon con jin a fare non so cosa è l'unica persona disponibile era kookie.

Presi il telefono dal comodino vicino al mio letto, composi il suo numero, che ormai sapevo a memoria, stavo per far partire la chiamata ma proprio in quel momento, fu lui a chiamarmi.
Risposi incerto su che dire ma lui mi precedette "cristo finalmente, sono dietro la tua cazzo di porta, APRIMI." tuonò prima di chiudere la chiamata senza neanche aspettare una mia risposta.

Ero davanti alla mia porta, lentamente girai la chiave e ancor più lentamente aprii la porta.
Jungkook entrò come una furia in casa.
"Fanculo Taehyung, FANCULO. SEI UN LURIDO STRONZO." Urlò a un palmo dal mio viso.
La sua espressione divenne cupa prima di continuare.
"Ho sbagliato a baciati ma cristo ti faccio così schifo, mi odi così tanto da non volerne più sapere di m..me" concluse la frase balbetanto. Il suo tono era pieno di tristezza, i suoi occhi erano lucidi e con evidenti occhiaie.
Cazzo, non volevo farlo star male. Lui è importante per me, credo lo sia sempre stato ma l'ho capito solo alla vista dei suoi occhi quasi sul punto di piangere.
Voglio vederlo solo sorridere e voglio che sia mio.

Lo presi per il colletto della giacca e lo avvicinai a me, ora le nostre bocce si sfioravano "non dire più una cosa del genere, mi piaci, mi piaci, mi piaci Jungkook.
Scusa se ti ho fatto aspettare ma d'ora in poi tu sarei solo mio."
Poggiai le mie labbra sulle sue, iniziai ad assaporarle, a morderle, come se non ne avessi mai abbastanza.
Kookie iniziò a gemere e credo, che questo sia uno dei suoni più belli che io abbia mai ascoltato.