***Clove***
La mattina quando mi alzo vedo tutto il cuscino bagnato dalle mie lacrime. -Clove- penso dentro di me - Devi piantarla di essere debole. Non puoi e non devi-.
La mattina seguente vedo Cato parlare con una ragazza bionda, che è davvero bella. Ora capisco perchè si è inventato tutte quelle balle. Era innamorato di un' altra ma voleva conoscere alcuni segreti. Sono stata una vera stupida, ci sono cascata in pieno nella sua trappola. Dopo l'allenamento con tutti i miei compagni mi tocca allenarmi con Cato. Inizio a lanciare coltelli ai manichini immaginando che sia Cato. Smith entra dalla porta e dice:
"Ciao a tutti e due! Oggi vi eserciterete nella lotta a mani nude"
Il mio volto si illumina all' instante.
"Bene ragazzi! Posizionatevi sulla pedana e quando vi farò segno voi inizierete a combattere.
Faccio un sorrisino sadicio e guardo Cato negli occhi.
"Vai" Sento la voce di Smith che grida e in quello stesso istante mi butto adosso a Cato iniziando a tirare pugni fortissimi allo stomaco di Cato, ogni tanto mi scappa una lacrima che asciugo subito. Cato mi afferra i pugni e mi butta a terra facendoni sbattere la testa violentemente. Restiamo per qualche secondo a fissarci poi lui mi solleva in aria. Smith applaude. "Bravo Cato! Continuate"
Stringo forte i pugni e cerco di liberarmi dalla sua presa abbastanza forte. Poi gli sputo in faccia lui inizia a gridarmi contro:
" Ma sei impazzita?"
È questo il momento buono mi ripeto nella mente così gli salto addosso e gli tiro un bel pugno questa volta indirizzato alla faccia, Ma lui riesce a pararlo e mi sbatte contro il muro. Vedo i suoi occhi lucidi, sta per piangere. Poi non vedo piu niente, tutto nero. Quando mi risveglio vedo affianco a me Smith che mi dice:"Clove tutto ok?"
"Dov'è Cato che gli spacco la faccia?"
chiedo io.
"In camera sua! Clove dopo quello che é successo oggi ho deciso che non vi allenerete più insieme!"
Io sorrido, sono davvero molto felice perchè non dovrò mai più allenarmi con quello scemo!
***Cato***
Sono stanchissimo! Non ho dormito per tutta la notte perchè ho continuato a pensare solo a lei.. alla ragazza dei coltelli. Ho deciso: cercherò di innamorarmi di qualcun'altro.
La prima occasione si presenta subito. Vedo Gloria una ragazza che ha un' anno in più di me è una ragazza bionda con i capelli ricci lunghi e gli occhi verdi. Bisogna ammetterlo non è brutta. Così iniziamo a parlare un po. Vedo Clove che percorre il corridoio così faccio finta di niente e parlo con Gloria. Dovrei chiederle scusa per come mi sono comportata ieri ma Smith mi ha chiaramente detto di stargli alla larga.
Oggi mi toccherà pure allenarmi con lei, anche se non voglio.
Smith esclama: " Oggi vi eserciterete sulla lotta a mani nude!"
Vedo comparire sulla faccia di Clove un ghigno malvagio, non vedeva l' ora di potermi dare una lezione.
Clove inizia a saltarmi adosso e a tirarmi pugni allo stomaco ma io riesco ad afferrarli i pugni e a farla cadere a terra. Non so bene perchè lo faccio, non voglio fargli del male, non tanto. Poi la sollevo in aria guardandola dritta negli occhi Smith mi incita. Vedo che Clove cercare di liberarsi dalla presa ma non riesce è troppo debole. Per un attimo penso di aver vinto quando la ragazza mi sputa negli occhi. Sono arrabbiato la vorrei strozzare per quello che ha fatto. Vedo un pugno arrivare nella mia direzione ma riesco a pararlo
e a sbatterla contro il muro. Smith dice: " Cato hai vinto!"
Poi si avvicina a Clove : " Hey stai bene?" Non riceve nessuna risposta, mi avvicino per vedere cosa succede. Una lacrima inizia a scendermi dalla guancia e non riesco a trattenerla.
" Cato! Per oggi l' allenamento è finito! Puoi andare!"
" E lei?" chiedo indicando Clove stesa a terra.
"La accompagno in infermeria! Ah... Cato forse è meglio se tu e Clove non vi allenate più insieme!"
Io annuisco e poi esco dalla palestra.
Si, forse è meglio che ci alleniamo separatamente.
Angolo autore: Vi piace il nuovo capitolo? Fatemi sapere cosa ne pensate. Al prossimo capitolo. Un bacio.
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Cato e Clove
FanfictionNON POSSIAMO SALVARE LE PERSONE, POSSIAMO SOLO AMARLE FORSE FINO A VEDERLE MORIRE.