Just you and me

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Sorrido a mia sorella che dopo essersi cambiata ed aver indossato un abito elegante color panna saluta i nostri genitori. Mi si avvicina "ho visto che vi siete riappacificati" Alzo le spalle "forse" mormoro "avete ballato" fa notare Elisa avvicinandosi "beh... in effetti gli ho pestato qualche volta i piedi" "tieni. Stanza 320. Prenotata per tutta la notte e domani, fino alle quattro del pomeriggio. Non un'ora di più" Ridacchio "sì ma lui è veloce" mi lascio sfuggire facendole ridere, arrossisco, devo imparare a controllarmi.
Dó un bacio a mia sorella poi mi avvicino ai miei genitori "allora... come stanno le cose tra te e Mr. Inglese?" Domanda mio padre con aria severa "alla grande. Abbiamo chiarito " spiego "oh meno male! Niente più documentari di Alberto Angela" esulta prima di venire trascinato al buffet dal padre di Elisa "sono felice per voi...chiavi?" Domanda con sguardo malizioso mia madre "é un'idea di Chiara non so se è il caso...assecondarla" inarca le sopracciglia "vattene da qui prima che ti arrivi un calcio nel deretano!" Mi ammonisce. Rido divertita. Richard mi raggiunge e mi appoggia una mano sulla schiena "piacere di conoscerla, Richard" "oh lo so! Mia figlia si è persino ridotta a baciare il poster pur di evitare di deprimersi" "mamma! Cosa dici! Non è vero, non credergli. Nella mia famiglia hanno il vizio di esagerare le cose" "sì certo! Ed io sono la regina" canticchia lasciandoci soli "ti posso spiegare. Non ho realmente baciato il poster era solo... finzione" farfuglio prima di venire trascinata dietro ad una tenda beige "beh ora hai il vero me..cosa mi fai?" Chiede tirandomi una ciocca di capelli "oh Armitage...sei molto ingenuo" sussurro mostrandogli le chiavi "oh, mi sorprende" mormora scostandosi e lasciandomi passare. Salgo le scale e raggiungo la stanza poi entro. Le pareti sono bianche e vi è solo un grande letto matrimoniale ed un bagno.
Sorrido appoggiando la borsa sul comodino accanto al letto e inizio a sciogliere i lacci delle scarpe, mi siedo pronta a toglierle ma Richard mi ferma e le sfila per me appoggiandole ai piedi del letto, mi bacia la caviglia, gli accarezzo la spalla nuda "ti sei già portato avanti?" Chiedo mentre inizia a sollevare la gonna in tulle dell'abito. Lo sento tirare l'elastico delle mutandine e lasciarlo andare di scatto. Sobbalzo. Sorride e le sfila "nere? Non ti hanno mai detto che solitamente sotto ad un abito chiaro va intimo di colore neutro?" Chiede lanciandole alla sue spalle "domani le recuperi tu" dico offesa "voltati" ordina serio, obbedisco. Mi accarezza le spalle ed abbassa la cerniera, l'abito cade a terra ed io resto nuda "ora capisco" mormora baciandomi la schiena "già... le donne sono furbe. Due in uno" dico sovrappensiero "un'idea di Elisa" continuo mentre vengo presa per i fianchi, mi volto circondandogli il collo con le braccia "ti amo" sussurra baciandomi il collo, abbasso le mani slacciando i pantaloni "ti voglio" sussurro con voce roca provocandolo.
Mi lancia sul materasso e si libera degli indumenti poi mi raggiunge "cosa vuoi?" Chiede "te" rispondo "e tu?" "Te" afferma baciandomi il seno, gemo sorpresa quando fa scorrere i denti sul capezzolo "torturatore!" Gli dico affondando una mano tra i suoi capelli e tirandoli "amami. Per sempre" soffia sul mio ombelico "dove vai, Armitage?" Chiedo passando la lingua sulle labbra "qui" risponde raggiungendo la mia femminilità.
Mi agito mentre vengo invasa dal piacere, stringo le lenzuola stropicciate in preda al piacere mentre lui, terminato il lavoro, avvicina il volto al mio e mi bacia "bello?" Annuisco "non avevo dubbi" rispondo mentre diventiamo un'unica cosa.
Mi aggrappo alle sue spalle per seguire i suoi movimenti.
Veniamo travolti dal fuoco della passione nello stesso istante. Resta fermo sostenendosi con i gomiti, la fronte appoggiata alla mia ed il respiro affannoso poi si sdraia accanto a me e mi attira contro il suo petto "ti amo" sussurro baciandolo "anche io. E non mi stancherò mai di dirtelo" ammette "nemmeno io" ribatto stringendomi a lui "aspetta" dice coprendoci con le coperte calde "Buonanotte principessa" sorrido "buonanotte amore mio" rispondo sicura prima di addormentarmi.

Mi sveglio sola nel letto, cerco Richard con lo sguardo ma senza risultato. Sbuffo. Se n'è andato. Per davvero. Che stupida che... Prendo il bigliettino sul comodino "se ti sei svegliata e non sono ancora da te aspettami" rido e lo riappoggio dove l'ho trovato, mi alzo e vado a farmi una doccia calda.
Una volta terminato esco avvolta dal morbido accappatoio, mi siedo sul letto.
La porta viene aperta e Richard entra con un vassoio in mano "ti prego. Ci ho messo anni a convincere il cameriere che non volevo rubare il vassoio e le posate quindi non criticare" dice raggiungendomi.
Batto le mani "cosa mi hai portato?" Chiedo curiosa, scopre il vassoio. Resto perplessa trovando una scatolina rossa in velluto "Richard cosa..." mormoro senza capire "aprila e non pensare ad un anello" mi avvisa, con lentezza apro il contenitore e fisso incantata il ciondolo a forma di cuore con un diamante al centro "non dovevi" "era il mio regalo per te. Insomma qualche mese fa, prima che mi lasciassi" spiega "non posso accettarla! Ti sarà venuta una fortuna ed io..." appoggia l'indice sulle mie labbra "taci per una volta e fa quello che ti chiedo. Indossala, sempre" dice "così sarò sempre con te" sorrido baciandolo con entusiasmo "grazie! Grazie! É stupenda! La adoro!" Esclamo sedendomi sulle sue gambe "ti è partito un bottone" faccio notare accarezzando la camicia "sai...ieri sera ero un pò di fretta" spiega "oh...e ti andrebbe di esserlo di nuovo?" Chiedo iniziando a slacciare i bottoni "ovviamente, come potrei rifiutare?" Domanda "sai una cosa?" Mi dice, lo guardo "sei la cosa più bella che mi sia capitata, te lo giuro Elettra. Sei unica. Bella, intelligente e pazza. Come potrei stare senza te?" Chiede baciandomi la fronte "te l'ho già detto Armitage. Non potresti vivere" rispondo spingendolo tra i cuscini.
"Voglio che sia un per sempre..." dico fermandomi e fissandolo, mi guarda poi mi porge la mano con la collanina "voltala" corrugo la fronte ma obbedisco "non mi piacciono i per sempre. Adoro gli infiniti adesso che talvolta durano una vita. Rare volte di più" lo fisso incredula "é la cosa più romantica che io abbia mai letto!" Esclamo euforica abbracciandolo "subito!" Dico scostando i capelli dal collo "va bene" dice mettendomela, mi appoggio a lui "bello Degas" commento accarezzandogli le braccia muscolose "é piaciuto anche a me. L'ho vista per caso in uno dei tuoi libri. L'avevi scritta in penna sul libro di letteratura inglese" "sì, ho il vizio di usare ogni cosa che trovo per scrivere" spiego guardandolo "ti ho fatto innamorare di nuovo" constata "no, Richard. Non ho mai smesso di amarti un solo istante" ribatto baciandolo con trasporto.

Ringrazio I lettori!

Quindici giorni per innamorarciDove le storie prendono vita. Scoprilo ora