Kiss me

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Dopo aver fatto un bagno decido di uscire dall'acqua e sciacquarmi il sale di dosso. Raggiungiamo le docce e a turno ci laviamo con l'acqua fredda.
Vado sotto il getto d'acqua ed inizio a pulirmi finché non sento delle mani accarezzarmi i fianchi, mi irrigidisco e mi volto incontrando degli occhi neri. Scioccata cerco di allontanarmi dallo sconosciuto. É un ragazzino poco più grande di me dai capelli biondi e le sopracciglia sottili. Il suo naso è adunco e stona con il volto tondo. "Ehy bambolina, ti va di divertirci" mi guardo attorno ma non vedo nessuno, non possono aver già finito tutti!
"No..." rispondo cercando di allontanarlo, lui mi prende per i polsi e cerca di spingermi contro la parete divisoria di plastica.
Lo fisso in panico cercando una via di fuga "sì invece. Credo che a te piaccia..." "no" dico di nuovo cercando di allontanarlo, inizia a baciarmi il collo e sento le sue mani iniziare ad avvicinarsi al reggiseno "non voglio... lasciami!" Mi lamento. Sento Il nodo venire sciolto e mi stringo le mani al petto "lasciami!" Grido "ancora un pò ti piacerà" nego col capo "non hai sentito la signorina? Ha detto di lasciarla" alzo lo sguardo e vedo la figura di Richard sovrastarci " Richard..." sussurro "ehy amico, stai calmo, ci stiamo divertendo" "no..." mi sfugge dalle labbra, lui mi stringe il polso facendomi male.
"Lascia la MIA ragazza" la voce di Richard non ammette repliche, sento un brivido scendere lungo la mia spina dorsale, la sua ragazza?
Lo ha detto davvero?
Il giovane mi lascia ed alza le mani in segno di resa ma poi fa per tirare un pugno a Richard. Fortunatamente lo para "vattene" ordina serio. Lo sconosciuto si allontana terrorizzato "grazie" dico, mi prende per le spalle "stai bene?" Annuisco lui mi accarezza la schiena "voltati" ordina, obbedisco mentre lo sento riallacciare il reggiseno "va bene?" Annuisco sentendo le lacrime scorrere lungo le guance "ehy..." dice voltandomi ed abbracciandomi "è che..." inizio stringendomi a lui "ho avuto paura" spiego cercando di respirare regolarmente "Elettra...baciami" mi dice "C-cosa? " "baciami" mi dice lo faccio anche senza capire il perchè, si scosta "cosa hai provato?" Mi chiede "quello che provo sempre ogni..." "no,dimmi cosa hai provato" mi dice guardandomi negli occhi.
"Ho sentito il cuore...mi sembrava che volasse da tanto palpitava, mi sentivo la testa leggera come se mi stessi librando nell'aria. Quando mi baci chiudo sempre gli occhi perché adoro sentire le tue labbra sulle mie senza vedere cosa farai. Quando mi baci mi sembra di essere l'unica ragazza del pianeta, mi fai sentire importante e inimitabile. Ogni volta che ti ho vicino, che sfiori la mia pelle sento un grande calore che parte dal cuore e si diffonde in tutto il mio corpo soprattutto alle guance che si arrossano sempre. Adoro inoltre il modo in cui mi baci perché... non lo so, quando lo fai mi sembra di essere tua e mi piace. Adoro pensare di esserlo. Mi sembra che il mondo stia gridando i nostri nomi perché mi fischiano le orecchie ed il cervello mi va in panne" dico abbassando lo sguardo "e cosa hai provato quando ti baciava qui?" Domanda sfiorandomi il collo "paura..." sussurro "ed ora?" Domanda baciandomi il collo "calore" rispondo "e ti piace?" "SÌ" rispondo aggrappandomi alle sue spalle, sento l'acqua iniziare a scorrere su di noi.

Lo guardo scoppiando a ridere "mi mancava la tua goffaggine" sorrido e gli dó un bacio sulla guancia "in realtà... Elettra tu sei..." "eccovi! "Ci stacchiamo e guardiamo imbarazzati Tom "venite a giocare a volleyball? " chiede ridendo "sì" rispondiamo seguendolo sino al campo.
Elisa sta bagnando la sabbia rovente con la canna dell'acqua e schizza anche noi "perfetto. Direi che possiamo giocare. Quattro contro quattro. Ragazze contro ragazzi. Preparatevi che vi stracciamo" annuncia facendo un pò di stretching.
"Sì certo, con Chris in squadra..." borbotta Tom "ti potresti stupire delle mie abilità nascoste" dice lei prendendo la palla e andando a fondo campo.
"Palla" grida inciampandosi e colpendomi in testa con la palla "abilità nascoste?" Chiedo memtre sento i ragazzi ridere "scusa..." borbotta.
"Palla" grida Richard battendo "mia" grida mia sorella facendo un palleggio.
Purtroppo Aidan schiaccia e fa punto dato che mira su Chris.

La partita è stata decisamente pessima: zero a cinque per i ragazzi. Inoltre ho il costume pieno di sabbia e io detesto quando succede. Forse è una delle cose più fastidiose al mondo. Oltre alla presenza di Richard. Tuttavia la presenza di Richard é fastidiosa perché mi rende, ahimè, troppo audace.
Già perché saltargli in spalle ed aggrapparmi a lui come se fossi un koala non era nei miei piani. Nemmeno farmi trasportare in braccio nell'hotel, ma l'ho apprezzato. Lo guardo prendere i suoi abiti dalla valigia preparata da Aidan e Tom. Sorrido "non vai a lavarti?" mi chiede riscuotendomi dalla mia trance. Arrossisco. Il modo in cui l'ha detto mi ricorda tanto quando obbligavo mia sorella a fare il bagno. Rido ripensandoci. Mi guarda senza capire "Scusa. Mi è venuto in mente quando obbligavo la mia sorellina, Mary, a fare il bagno. Era una cosa che detestava da piccola" spiego muovendomi attraverso la stanza con gli abiti in mano.
Credo di aver fatto la doccia più veloce di tutta la mia vita, terrorizzata che come sempre possa entrare qualcuno. Una volta pronta esco, avvolta dal morbido accappatoio bianco fornitoci dal servizio del nostro albergo.
Esco asciugando i capelli con una salvietta piccola "Richard" lo chiamo facendolo rientrare dal balcone. "Finito?" Mi chiede, annuisco e lascio sul letto i miei vestiti puliti. Lui guarda attentamente i miei gesti poi dice qualcosa sottovoce che non comprendo e sparisce in bagno.
Alzo le spalle e pettino i capelli sentendo l'acqua scorrere. Esco sul balcone stendendo il mio costume bagnato e pulito, finalmente libero dalla sabbia.
Rientro e trovo Richard in boxer, capperi! Me ne ero dimenticata! Ed i miei vestiti sono ancora lì... che idiota!
Chiudo la porta e tiro le tende in modo da oscurare un pò la stanza, magari non ci ha fatto caso...

In una frazione di secondo, mentre gli passo accanto vengo spinta sul letto con delicatezza. Mi bacia la mano poi si avvicina al mio volto e mi bacia con passione. Rido circondandogli il collo con le braccia e ricambiando.
Allenta la cintura dell'accappatoio, mi schiarisco la voce "Ehm..." inizio imbarazzata "per quanto io lo desideri...preferirei aspettare" dico mordendomi il labbro "beh...un giorno non ti ascolterò più, lo sai questo? Ti farò mia e basta perché sei impossibile. Mi provochi, ogni singolo istante. E non resisterò a lungo" arrossisco "lo so" ammetto baciandolo "ma dobbiamo andare a cena" dico come scusa "tzé..." contesta sollevandosi e facendomi sedere "vestiti prima che faccia quello che ho detto" mi ordina andando sul terrazzo. Si ricorda di essere in boxer?
Rientra di corsa ed indossa un paio di jeans chiari "tu! Mi fai perdere la testa" mi dice leggermente rosso tornando poi sul balcone.
Rido ed inizio a prepararmi per la cena.

Ringrazio I lettori!

Quindici giorni per innamorarciDove le storie prendono vita. Scoprilo ora