Distolgo lo sguardo dalla TV solo quando Chris attira la mia attenzione dicendomi che non trova la mia borsetta. Vengo presa dal panico. Documenti, cellulare e portafoglio scomparsi. Questo sì che sarebbe un grande disastro. "Per la barba di Merlino... Chris ti rendi conto del casino?" dico portando una mano alla testa turbata. Tutto è andato perduto. Non è possibile che accada tutto a me. "Ne sei sicura? Hai guardato ovunque?" annuisce in risposta. Sospiro rassegnata "Va bene. Andrò in centrale e..." due colpi alla porta attirano la nostra attenzione. Chi potrebbe essere a quest'ora? Insomma sono le otto e mezza di mattina e noi non attendiamo ospiti.
Vado ad aprire incurante di essere in pigiama e con i capelli ancora arruffati, solitamente mi preparo in fretta ma oggi dato che non devo uscire ho deciso di stare comoda. Me ne pento appena vedo Richard. Arrossisco violentemente e gli sbatto la porta in faccia gridandogli di aspettare un attimo. Mi vesto il più velocemente possibile poi torno alla porta sotto lo sguardo incredulo di Chris, riapro la porta. Sorrido imbarazzata mentre lui mi porge la borsetta beige "oh sia lodato ilcielo!" commento stringendola possessivamente "Meno male che me l'hai riportata. Sarei stata davvero nei guai altrimenti e...sette chiamate dai miei... Questa volta mi fanno fuori, per davvero" dico a Chris che ride sorseggiando la sua tazza di tea. "Di niente insomma l'avevi dimenticata ed ho pensato di riportartela" spiega, che gentile! Chris mi supera ed esce, indossa una tuta blu ed i capelli sono legati in una coda alta, mentre si trova alle spalle di Richard mi dice di invitarlo per un tea. Ma perché non ci ho pensato prima? "Prego" dico scostandomi e lasciandolo passare.
Ora chiudo a chiave e restiamo per sempre qui... Non sarebbe una cattiva idea... no, no! Devo tornare sul pianeta terra, ora!Chiudo la porta "siediti pure dove vuoi" dico andando ai fornelli ed iniziando a scaldare l'acqua "Tea?" domando guardando nei suoi occhi azzurri "sì, grazie" dice sedendosi al tavolo. E che occhi azzurri! "Comunque ti devo davvero ringraziare per avermi riportato la borsa stavo già pensando al peggio e..." mi interrompo sentendolo ridere "perché ridi?" domando "è divertente?" chiedo perplessa. Il fatto che una persona perda i documenti non mi sembra una cosa positiva. "È divertente perché il tuo cellulare è in vivavóce, tesoro" dice marcando l'ultima parola. "Tu..." inizio ma vengo interrotta dalla voce di mia madre "oh meno male che per una volta ci hai risposto signorina! Uno: Dove eri? Due: Chi è quell'uomo?" divento bordeaux, senza scherzi, faccio concorrenza ad un pomodoro "ma-ma-mamma!" esclamo imbarazzata mentre vedo Richard sorridere divertito "Avevo smarrito la borsa e questo signore me l'ha riportata.." spiego "mmm..." la sento mugugnare, perfetto mia madre non mi crede anzi sospetta che io sia con un uomo! "Va bene... ci sentiamo la prossima volta! Ricordati! Ti tengo d'occhio" dice lei prima di chiudere la chiamata. Sospiro, felice di averla scampata, almeno per il momento. Il problema è che non avrei saputo spiegare a mia madre la presenza di Richard nel mio appartamento perché la frase Ho smarrito la borsa e quest'uomo me la ha gentilmente riportata non rientra tra le opzioni, avrebbe pensato a cose assurde fantasticando su come io e lui abbiamo passato la notte... anzi, mi correggo, conoscendola sta già fantasticando su me e l'uomo misterioso. Verso l'acqua in due tazze e le porto in tavola "come hai fatto a sbloccarlo?" domando "oh sai non è difficile...Richard Armitage" arrossisco nuovamente, stupida a tenere la sua foto come sfondo di blocco... "E con questo? Ti è sembrato corretto?" chiedo infastidita "oh sì! Anche vedere le foto!" esclama ridendo "Q-Quali foto?" balbetto timorosa, perché leimmagini in cui io indosso un pigiama intero a forma di coniglio sono alquanto imbarazzanti. "Oh non saprei, forse quelle che ti sei scattata mentre ero svenuto?" mormora tra una risata e l'altra"ma... ecco io... ...insomma...che imbarazzo" balbetto desiderando ardentemente di sprofondare. Ti prego pavimento apriti e fammi scomparire dalla faccia della terra! Che mi è passato per la testa quando le ho scattate??! Ovvio, non sospettavo di lasciare la borsa sul taxi. "Non pensavo di essere un maniaco" dice "ma cosa... era una foto! E poi... Non era appoggiata veramente" affermo. Lui inarca le sopracciglia. Mi alzo e ripongo la tazza nel lavandino "era distante" continuo prima di sobbalzare sentendomi schiacciata contro il bancone dal suo corpo. "Ma c-che fai?" domando balbettando, ha decisamente invaso il mio spazio anche se non mi dispiace affatto... ma cosa?! Devo smetterla di pensare in questo modo a lui! "Ti faccio vedere le distanze di sicurezza che intendi tu..." sussurra al mio orecchio facendomi rabbrividire. "Eh eh...ma anche no!" affermo riprendendomi e voltandomi, cercando di sfuggire alla sua presa. Lui mi blocca schiacciandomi contro il suo petto possente. Il mio cuore inizia a battere velocemente, la bocca mi si secca mentre alzo lo sguardo verso di lui incrociando i suoi occhi "perché in quelle foto facevo molto altro..." mormora "scusa" sussurro "e so che erano anche a distanza ma volevo farti vedere il modo in cui le fan pensano che io sia..." sussurra chinandosi verso di me.
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Quindici giorni per innamorarci
Roman d'amour"Ascoltami bene, Elettra Rossi perché non lo ripeteró due volte. Io ti amo e sia lodata la porta del tuo appartamento perché senza di essa non ci saremmo mai incontrati. Non riesco a stare senza di te né vivere con la consapevolezza che ti ho lascia...