Capitolo 14

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"Perciò... tra noi è tutto risolto, no?"
"Sì, te l'ho già detto. E... che mi dici di Melissa, ti piace ancora?"
E lui come un perfetto idiota aveva risposto di sì. Antony si stava commiserando inutilmente ripensando all'ultima conversazione avuta con Greta poco prima, sul pullman. Ora era appena entrato nella camera d'hotel che divideva con Matteo, e non aveva nemmeno tempo di pensare a quelle cose. Doveva sbrigarsi e scendere nuovamente al piano inferiore dove la guida turistica li stava aspettando.
-Ehi, Tiberia vuoi sbrigarti lì dentro? Non vorrai mica che ci lascino qui!
Antony bussò l'ennesima volta alla porta del bagno dove Matteo non aveva intenzione di uscire.
-Eccomi, tu intanto scendi!
-Bene.
Il ragazzo corse veloce al piano terra e non fu sorpreso di vedere la maggior parte delle persone già pronte a visitare la città. Antony vide Greta e Melissa parlare in un angolo e, prendendo coraggio, le raggiunse.
-Ciao ragazze.
Le salutò lui portando le mani in tasca e inarcando le spalle per l'imbarazzo.
Si trovava davanti a loro ma non sapeva a chi rivolgere lo sguardo, voleva guardare Greta, ma se lo avesse fatto lei si sarebbe accorta che in realtà di Melissa non gliene importava niente. Ma quanti problemi si stava facendo esattamente? Peggio di quanti se ne faceva una ragazza.
-Ehi Antony, in che piano ti trovi?
Gli chiese Melissa mentre Greta rimaneva zitta e fissava i due con un sopracciglio inarcato.
-Oh, al secondo, voi?
-Anche noi! Bello, magari abbiamo anche i balconi vicini.
La bionda emetteva così tanto entusiasmo che Antony si chiese da dove lo avesse preso, non era mai stata così, almeno non quelle poche volte che parlava con lui.
-Oh, mi stanno chiamando, ci vediamo dopo!
Melissa si diresse velocemente verso un punto impreciso ed Antony non esitò un attimo per guardare Greta. I loro occhi si scontrarono ed una scarica di vibrazioni scossero l'aria e lui stesso.
-Adesso non parli più?
Chiese il ragazzo dopo aver notato lo strano comportamento di Greta. Lei sbuffò una risata amara.
-Ti piacerebbe.
Antony sorrise.
-No in realtà, mi sono abituato a sentirti commentare. Dai, che hai da dire adesso su me e Melissa?
Greta finalmente sorrise come il suo solito, un sorriso freddo e tagliente.
-Che non c'è nessun "te e Melissa" scendi sulla terra, per favore.
Disse in tono irritato. Antony abbassò lo sguardo e non rispose a quella sua "battuta".
-Perché Daniele non è venuto? Sai è strano, Amsterdam potrebbe essere il suo mondo.
Greta sbuffò una risata che sembrava forzata, infatti gli lanciò una mezza occhiataccia.
-C'è stato da poco, ha detto che non gli andava di spendere altri soldi inutilmente.
Antony inarcò le sopracciglia scettico, ma non si fece vedere da lei.
-Lui... sapeva che sarei venuto?
Chiese lui incrociando le braccia al petto e distogliendo completamente lo sguardo. Si stava già pentendo di aver fatto quella domanda, e non sapeva nemmeno perché. Greta lo guardò senza esprimere espressioni.
-Non credo... altrimenti?
Antony cercò di nascondere il più possibile l'imbarazzo, non si poteva più parlare con Greta se non si sentiva così almeno una volta. Anche lei sembrava alludere con lo sguardo a quello successo tra di loro, ma forse era solo un'impressione del ragazzo.
-No... niente, io direi di goderci la gita al meglio.
Affermò Antony con un verso strozzato alla fine. Greta annuì poco convinta.
-Già.

Le foto che Antony aveva scattato quella prima giornata non erano niente male. Lo aveva ammesso anche lui stesso che non era affatto un tipo modesto, anzi.
Adesso era la mattina presto del secondo giorno, si trovava in stanza con Matteo, la sera prima si erano addormentati prestissimo per la stanchezza, ma quella nuova sera non sarebbe stata così.
-Dai, posa la macchina fotografica, è ora di prepararci.
Affermò Matteo con un tono che non lasciava convinto nemmeno lui stesso. Antony spense la fotocamera e la poggiò nel comodino accanto al suo letto. Si passò una mano sul volto come se potesse sostituire una secchiata d'acqua fredda per svegliarlo.
-Allora, stasera andiamo in camera di Valerio e gli altri, hanno l'alcool e ci dovrebbero essere anche le ragazze.
Antony si finse interessato.
-Quali ragazze? Quelle della nostra classe?
Matteo assunse un'espressione maliziosa.
-Credo anche Melissa, ci proverai questa sera, vero?
Il ragazzo si sentì colto alla sprovvista così si guardò intorno e cercò di trovare qualsiasi scusa per non rispondere, non voleva provarci con Melissa, non voleva davvero.
-Oh cazzo, meglio sbrigarci se vogliamo far colazione con calma.
Il moro si alzò dal suo letto con un salto, non sapeva da dove uscisse fuori tutta quell'energia. Si recò in bagno prima che Matteo potesse protestare o aggiungere qualcosa che Antony non voleva sentirsi dire.

Let me photograph you in this lightDove le storie prendono vita. Scoprilo ora