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Sta notte ho dormito bene, sarà stata la compagnia.

Arriviamo a scuola e Heylie si guarda a torno per poi salutarmi, perché se ne va così e non mi aspetta? Mi guardo a torno e vedo  Nikolas, è con il suo amico biondo, forse dovrei avvicinarmi e chiedergli scusa o magari domandargli come sta, dopotutto è stato picchiato per colpa mia.

Mi avvicino a loro.
"Ciao." Dico timidamente. Ha un po' di lividi sulla faccia.

"Ciao." Dice lui.

"Ciao, chi sei?" Mi domanda il ragazzo biondo dagli occhi azzurri.

"Sono Leilha." Mi presento.

"Io sono Raphael." Sorride, è davvero un bel ragazzo.

"Perché sei qui?" Domanda Nikolas infastidito.

"Devo parlarti."

"Va bene sono di troppo, vado." Dice Raphael per poi sparire tra la folla di adolescenti.

''Dimmi.'' Incrocia le braccia  al guard petto mentre contiua a guardare un punto fisso oltre le mie spalle.

"Volevo chiederti come stai."

"Bene..."

"Scusami per ieri è tutta colpa mia."

"Non ti preoccupare." Dice freddo, subito dopo una ragazza bionda viene vicino a noi e dà un bacio sulla guancia a Nikolas e lui si sposta leggermente.

"Ciao." Lo saluta la ragazza. ''E tu sei?" Mi domanda.

"Fatti gli affari tuoi e vattene, Samantha." Risponde Nikolas rivolgendosi alla ragazza. Si chiama Samantha.

"Abbiamo lezione, andiamo." Gli dice Samantha e lui la segue.

Rimango un attimo impalata e qualcuno mi mette il braccio attorno al collo e mi da un bacio sulla guancia.
"Buongiorno." Dice Jacopo mettendosi davanti a me.

"Buongiorno."

"Parli da sola?"

"Lascia stare..."

"Andiamo in classe?"

"Okay."

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Arriviamo in classe e dopo tre ore suona la campanella della ricreazione, finalmente!
"Vieni con noi?" Mi domanda Jacopo.

"Arrivo subito." Rispondo andando verso lo zaino e lui se ne va.

Rimango da sola in classe.
"Scusami." Dice qualcuno alle mie spalle e mi giro di scatto.

"Per cosa?" Domando a Nikolas.

"Per sta mattina ero un po' arrabbiato e poi è venuta Samantha e..."

"Fa niente, non ti preoccupare." Gli sorrido leggermente.

"Perché quello ieri se l'è presa così per te? Tu non sei fidanzata con quel ragazzo?"

"Si sono fidanzata con Jacopo e Kevin è strano ultimamente."

"Ma perché si interessa a te?"

"Perché non dovrebbe?"

"Non lo so, dimmelo tu."

"Forse perché è mio fratello?" Domando sarcastica.

"Cosa? Kevin è tuo fr-fratello?" Balbetta. La sua espressione cambia.

"Si cosa pensavi fosse?"

"Beh veramente pensavo che tu..." Davvero anche lui? Non posso crederci!

"Non lo sono, okay?" Grido arrabbiata e me ne vado.

Vado verso il bagno quando qualcuno mi ferma.

"Sei tu Leilha?" Mi domanda una ragazza bionda, che riconosco, è Samantha.

"Si e tu Samantha?"

"Non ti deve interessare e soprattutto non ti deve interessare Nikolas, lui è il mio ragazzo, mio e tu non devi starci vicino capito puttana?" Anche lei no.

"Puttana sarai tu e non ci tengo a stare vicino al tuo ragazzo." Grido arrabbiata e corro in bagno, mi siedo a terra e inizio a piangere.

Ho un brutto carattere. 
Sono perennemente insicura, non bastano mille complimenti o mille successi a far crescere la mia autostima, ma basta una sola critica o una sola delusione per perderla del tutto.
Sono perennemente ansiosa, provo più ansia che altre emozioni, ogni cosa, bella o brutta che sia, mi agita, l'ansia è la mia fedele compagna di vita.
Sono perennemente insoddisfatta, non riesco mai a concentrarmi e apprezzare quello che ho, ma non posso far altro che pensare a quello che non ho ancora ottenuto.
Mi viene più facile essere triste che essere felice, e devo dire che nella mia malinconia mi ci trovo abbastanza bene. 
A volte penso che non debba essere per niente facile starmi accanto. 
Poi, però, sono in grado di emozionarmi per le più piccole cose, mi riempie il cuore vedere due anziani che si tengono la mano, o due ragazzi nel pieno dell'imbarazzo del loro primo amore, sorrido se in una giornata grigia, all'improvviso, mi illumina un raggio di sole, e mi incanta vedere il mare d'inverno.
Non riesco a guardare un film senza emozionarmi, qualunque sia la sua trama, e vado alla disperata ricerca di tutto ciò che in questa vita possa riempirci di sentimenti e di emozioni, credo nell'arte, nella musica e nel cinema, perché rendono ogni cosa più bella.
E cerco, pur sbagliando spesso, di non ferire mai gli altri, perché so quanto è facile per me venire ferita, e quanto la vita sia già difficile per ciascuno di noi, senza il bisogno di qualcuno che venga a complicarla ancora.
Io sono questa, e alla fine mi piace così ma questa me non sembra piaccia agli altri e loro mi vedono diversamente da quello che sono, mi vedono come una puttana ma io non sono così, non lo sono.

Qualcuno entra nel bagno e mi distrae dai miei pensieri.

"Ti ho cercato dappertutto ma che fine hai fatto? E perché piangi?" Mi domanda gentile Jacopo.

Ora sto con lui e non mi sono goduta un solo momento della nostra relazione, ed era quello che speravo da sempre ed ho buttato questi giorni così, forse non merito il suo amore.

"È il bagno delle ragazze." Mi asciugo le lacrime e mi alzo di scatto.

"Non mi interessa perché piangi?"

"Per niente, okay? Lasciami stare ed esci." Rispondo fredda.
Non merito il suo amore, non merito le sue attenzioni, non merito lui, forse ho sbagliato a dirgli di sì quel giorno.
Da quando ho incontrato Nikolas la mia vita sembra stravolta.

"Ma cos'hai? Sei strana ultimamente, io sono qui puoi dirmi tutto, noi siamo fidanzati, no?" È come se me lo stesse domandando.

"No." Rispondo diretta.

"Che cosa stai dicendo? Sei solo confusa." Ride amaramente.

"No Jacopo, non sono confusa, non merito di stare con te, mi dispiace averti illuso." Dico per poi andarmene via da quel bagno.

Ho davvero lasciato Jacopo? Era anche la cosa giusta da fare, merita di essere felice e con me non può esserlo.

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