Theo Raeken

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E ti vorrei amare ma sbaglio sempre

Tutto si riduce ad un istante preciso, decisioni che cambiano la vita, o anche le più insignificanti

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Tutto si riduce ad un istante preciso, decisioni che cambiano la vita, o anche le più insignificanti. Un piccolo tassello può farci congiungere con qualcosa di più grande rispetto a noi. La scelta che ha cambiato la mia vita è stata quella di mettermi con Theo Raeken.

«Scordatelo» sorseggio la mia tazza di tè bollente, ormai è la solita storia ripetuta come una cantilena fastidiosa da giorni, la mia pazienza si sta sgretolando, parola dopo parola, gesto dopo gesto, litigata dopo litigata

«T/n ascoltami per una buona volta» il suo tono di voce, irritato e saccente, mi fa mettere seduta composta, posare la mia amata tazza di tè e alzare lo sguardo infastidita

Ha questo enorme difetto di sentirsi superiore a me solo perché io sono umana, una semplice e 'debole' (a detta sua) umana.

«Sono giorni che ti ascolto, giorni in cui mi fai saltare ogni singolo nervo con la tua solita proposta di merda» inizio con tono calmo e pacato, non voglio alzare la voce e litigare l'ennesima volta «Mi vuoi per forza come chimera ma non l'avrai vinta, non con me» essere una creatura sovrannaturale ha i suoi pro ma anche molti difetti, e per me, sul piatto della bilancia, quelli valgono molto di più

Problemi di controllo della rabbia, il rischio di uccidere qualcuno, il rischio di morire, l'affidarmi a dei dottori che sono svitati quanto vecchi. Grazie ma no, passo e rimango l'umana che sono sempre stata.

«Sei vulnerabile ora. E se qualcuno ti facesse del male eh?!» alza di qualche decibel la voce, è alterato, arrabbiato e innervosito dalla mia solida decisione. Mi ribolle il sangue nelle vene.

Ora è difficile tenere a freno la mia lingua così come è difficile deglutire, respirare profondamente e aggrapparsi alla volontà di non litigare.

«Mi piace essere umana, se cambiassi non sarei più io» inizio tentando di scorgere la sua umanità, la sua sensibilità che sembra aver sepolto sotto strati e strati di menefreghismo «Non sarei più quella ragazza testarda e pigra, quella che si infastidisce per ogni minimo schiamazzo mentre legge, quella che odia i bambini, quella che appena ti ha conosciuto ha lasciato cadere ogni singola barriera, quella che, nonostante tu sia dal lato sbagliato, è comunque qui per starti vicino, non sarei più quella che nella perdita di tutto ha trovato te; perderei la mia umanità, perderei la mia ossessione per il dettagli, non sarei più la ragazza di cui tu ti sei preso cura» confesso senza alzare la voce, decido di essere sincera come lo sono sempre stata con lui

Non scorgo nulla da parte sua, nessun accenno a comprendermi, a fare un passo verso di me. Il nulla totale, il vuoto più profondo e oscuro.

«È per questo che voglio che tu diventi una chimera, non posso rischiare di perderti T/n» alzo lo sguardo al cielo trattenendo a stento le lacrime, odio che non mi voglia capire, perché alla fine si tratta di questo, lui ha la possibilità di venirmi incontro, di mettersi nei miei panni, ma ha deciso di non farlo. Io sono solo un'altra pedina in un gioco troppo complicato e contorto di cui, forse, non voglio sapere la fine o l'andazzo.

Ho sempre vissuto la mia vita a pieno, a volte odiandola e maledicendola ma non posso fare a meno di amare ogni singolo sentimento. Belli o brutti che siano, viverli a pieno è l'unico modo per carpire ogni aspetto dell'esistenza. Soffrire ma poi rialzarsi ci rende fieri e orgogliosi di noi stessi. Amare ed essere amati ci rende vulnerabile ma sembra che il mondo si dipinga di un altro colore, più vivido e vivace.
Perdere tutto ciò mi spaventa terribilmente, perdere la sensazione di elettricità pura che provo quando Theo mi sfiora, la felicità dei suoi piccoli gesti, la tenerezza degli abbracci; l'amore che provo per la mia famiglia, l'orgoglio dei loro sacrifici per permettermi di andare al college. Come faccio senza tutto ciò? Come posso solo pensare di vivere con la paura di fare del male alle persone che amo?

«Mi perderai se mi costringerai a farlo» sono parole brevi, coincise ma amare e dure da esprimere, la voce mi si rompe come un vetro di cristallo così come il cuore, sono pronta ad alzarmi e ad andarmene se lui non vuole capire.

Il mio istinto mi supplica di restare, di provare per l'ennesima volta che Theo è la mia anima gemella, che è a lui che porta il filo rosso della famosa leggenda giapponese.

«Ma io ti amo» quelle parole sono affilate come rasoi, fanno ancora più male perché è solo un espediente per convincermi a fare ciò che vuole lui

«Che stronzata» sussurro prima di alzarmi dal divano, sento i miei organi interni rompersi, contorcersi uno ad uno, sento il dolore farsi largo per qualsiasi area del mio corpo e della mia mente

«Non è vero, tu sei stata la prima per cui io abbia provato tutto questo, voglio solo proteggerti...» è dubbioso e serio, la voce si abbassa facendo salire tutta la sua paura di rimanere solo

Lo guardo negli occhi nella speranza di leggere qualcosa ma non vedo nulla, vedo solo l'ombra della persona che ho conosciuto, vedo un ragazzo troppo convinto dei suoi ideali e della mia debolezza solo perché umana.

Prendo il cappotto dall'appendi abiti, me lo infilo e cerco di trattenere le lacrime con tutte le mie forze, a volte la scelta giusta, quella che sul lungo termine porterà a qualcosa di buona, non sempre è facile e ti rende felice.

«Ti amo Theo ma non può funzionare se continui così, non devo cambiare io per stare con te, non è giusto» questo è l'istante a cui si riduce tutto, ad un cambiamento radicale che cambierà tutte svitati

Mi dirigo verso la porta abbandonando il mio tè, il ragazzo che amo e la possibilità di un futuro assieme. Non lo sento fare passi verso di me, sospiro cercando di non scoppiare a piangere proprio lì, metto la mano sulla maniglia ed esco di casa stringendomi nel caldo del mio cappotto.
Un vuoto si impossessa di me, lo smarrimento di dire 'ora sono sola, non ho più un ragazzo al mio fianco, un ragazzo che amo con tutta me stessa' fa male, molto male ma è affrontabile, con caparbietà e buona volontà tutto si risolverà.

Lascio alle mie spalle la sua casa, quella che aveva imparato a riscaldare tanto perché soffro molto il freddo, quella che ha sempre tentato di renderla perfetta solo perché ci andavo io. Ma ormai non era più quel ragazzo, è uno che voleva convincermi a fare una cosa che non voglio. Con questa consapevolezza me ne vado, rendendo concreta la mia decisione di non annullarmi per qualcuno.

𝐈𝐦𝐦𝐚𝐠𝐢𝐧𝐚 || multifandom IN REVISIONEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora