Elijah Mikaelson

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Va bene così

Guardare l'amata abbandonarsi alla morte è una delle torture più grandi al mondo «Niklaus per favore salvala» Elijah supplica il fratello maggiore

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Guardare l'amata abbandonarsi alla morte è una delle torture più grandi al mondo «Niklaus per favore salvala» Elijah supplica il fratello maggiore

«No. Ti sei messo contro di me fratello, ora ne paghi le conseguenze» la voce fredda, calcolata e decisa dell'ibrido avrebbe messo i brividi a chiunque, perfino ad un vampiro originale come Elijah

Sono stata morsa da Klaus, l'ibrido temuto da tutti, solo perché egli voleva farla pagare al fratello e quale tortura migliore se non quella di uccidere lentamente e con atroci sofferenze la donna che ora Elijah ama?

«Io riuscirò a convincerlo T/n, non mollare» cerca di rassicurarmi il vampiro accarezzandomi i capelli e accennando ad un piccolo sorriso che però tradisce le sue parole, è ricolmo di amarezza

«Non serve» dico prima di tossire e accoccolarmi meglio a lui su quel divano tanto vecchio quanto brutto e bitorzoluto «È tutto inutile» sospirò in attesa delle atrocità che il morso comporta

Accetto la mia fine, ho vissuto per secoli una vita piena e sono fortunata ad aver conosciuto l'amore infinito che una persona può dare e ricevere, quindi va bene così. Morirò tra le braccia dell'uomo che amo e in fondo va bene così.

Non so cosa ho fatto per meritarmi ciò, forse il coraggio di amare un originale è una motivazione ma non è valida, non è giusta. Vorrei scontare l'eternità con Elijah ma ora sono consapevole che non è possibile, sospiro nuovamente, va bene morire ma non con tanto sofferenza.

«Non ti voglio lasciare così, non ti voglio perdere. Ti ho trasformata io!» continua ad accarezzarmi la nuca con un'espressione amara, addolorata «Mi sei sempre stata accanto T/n, per secoli»

I brividi percorrono il mio corpo, sento freddo quindi cerco di stringermi nella coperta che ho indosso

«Secoli, ora sembra paradossalmente un tempo così breve» penso ad alta voce lasciando che una lacrima mi scorra sul viso

«È troppo poco» le sue parola mi giungono ovattate, la mia mente mi proietta nei giorni in cui l'ho conosciuto

È il 1730 ed io sono una semplice dama di corte del re di Francia, è la sera di un ballo sfarzoso sotto ogni punto di vista a Versailles, e lí ho conosciuto colui che sarebbe stato l'amore della mia esistenza, è stato un processo lento, delicato proprio come richiedevano le usanze di quel secolo. Il suo segreto me lo ha rivelato dopo mesi e mesi, ed infine dopo un lungo periodo di riflessione ho accettato la sua proposta di farmi diventare come lui.

«Cos'hai visto?» mi domanda dopo che torno alla realtà, porto le mani al mio addome, i dolori aumentano e sembra quasi che i miei organi interni stiano implodendo su se stessi

«Quando ci siamo conosciuti» rispondo stringendomi su me stessi in posizione fetale «Elijah uccidimi... Ti prego» sussurro tra le lacrime, oltre ai dolori la paura di far male a qualcuno per la fame incontrollabile mi fa scegliere questa opzione estrema

«No. Prima devo parlare con Niklaus» cerca ancora di convincermi «Credi in me» aggiunge cercando di alzarsi dal divano

«Sento il veleno circolare nel mio corpo... Non mi rimane molto... Resta qui..» dico tra un colpo di tosse e l'altro

Rivivo un altro momento, la mia prima uccisione, una donna sui vent'anni sta semplicemente stendendo la biancheria ma non so controllarmi, il sangue pulsa in ogni suo vaso sanguigno e capillare, la sua vena sul collo è una calamita per la mia fame. È normale dopo che si è appena stati trasformati, Elijah me lo aveva spiegato ma ora non è qua, mi ha persa di vista e io ne approfitto.
Mi riprendo solo quando Elijah mi richiama, sento la gola e la bocca secca mentre un dolore si diffonde prepotentemente in ogni mio angolo del corpo.

«Basta, basta, basta» ripeto sperando di far finire quella tortura, le lacrime ormai solcano le mie gote incurvate in un'espressione di dolore, sono piegata in due, il dolore fisico sarebbe anche il minimo è in aggiunta a quello psicologico che rende il mix esplosivo «Elijah ti prego» sussurro affranta

Non mi sono resa conto che anche gli occhi del mio amato si sono riempiti di lacrime, tra le mani tremante tiene un paletto, ed io cerco di sorridere, sapendo che la fine è vicina.

«Va bene così» gli dico sforzandomi di accarezzargli, per l'ultima volta, il suo viso «Ti amo»

«Ti amo anche io» le ultime parole che sento prima di chiudere gli occhi per l'eternità, che non vivrò accanto all'unico uomo che io abbia mai amato «Ci rivedremo»

𝐈𝐦𝐦𝐚𝐠𝐢𝐧𝐚 || multifandom IN REVISIONEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora