Newt (TMR)

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Suddenly I'm terribly afraid of losing you.

«Newt?» chiedo con voce ricolma di sonno, guardo il cielo ormai buio e puntigliato di puntini luminescenti quasi incantata

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«Newt?» chiedo con voce ricolma di sonno, guardo il cielo ormai buio e puntigliato di puntini luminescenti quasi incantata

«Mh?» mugola il ragazzo accanto a me, anch'egli stanco e assonnato, ma si volta comunque verso di me

«Come ti senti?» I nostri occhi si fissano, provo a sorridergli debolmente affaticata dalla malattia che sta lentamente avanzando in entrambi

«Non lo so» si limita a dire cercando di non farmi pensare alla situazione di merda in cui siamo, lo ha sempre fatto, ha sempre tentato di non far pesare la sua malattia ed io la mia a lui, anche se alla fine è la stessa

I miei pensieri sono uguali ai suoi, il terrore della morte fa impazzire sia me che lui. Il pensiero di lasciare questo mondo, anche se è crudele, mi fa attorcigliare lo stomaco su se stesso fino a farmi provare i sentori di nausea.

«Così ci troviamo sul tetto del Palazzo degli Spaccati eh? Rimpiango i tempi nella Radura» torno a guardare l'immensità del cielo aggrappandomi ad una piccola e insignificante speranza: dopo la morte potrò ritrovare la mia famiglia, specialmente mio fratello, su una stella

«La rimpiango anch'io T/n, eravamo felici ricordi?» Newt allunga la mano verso il cielo come se volesse acchiappare una stella e potermela regalare, chissà come sarebbe andata in un mondo diverso, un mondo normale e privo da questo virus mortale

«La vedo dura dimenticare, ero l'unica ragazza e anche l'unica che non si era arresa con la gamba» chiudo gli occhi e mi avvicino di più al ragazzo, i brividi di freddo percorrono tutta la mia schiena ed il ragazzo mi stringe a sè cercando di scaldarmi

Prendo un gran respiro «Ti devo dire una cosa» ma lo diciamo all'unisono, così gli faccio cenno con la testa «Vai pure, prima tu» prima di impazzire voglio dirgli ciò che provo per lui, quello che ho sepolto perché i sentimenti in un mondo così sono inutili e privi di senso

Ma ora stiamo per morire e voglio andarmene senza rimpianti.

«Ti amo T/n, non ti dirò che è dalla prima volta che ti ho vista perchè ti mentirei, anzi, all'inizio proprio non mi andavi giú ma poi, quando ho visto la tua determinazione nel cercare di curarmi la gamba e al tuo successivo pianto perché non ci sei riuscita mi ha cambiato, ho capito che tu sei una persona meravigliosa e non parlo solo di aspetto. Ti amo all'infinito» le sue parole risultano come un abbraccio caldo in un gelido inverno, mi fanno sentire meglio anche nella nostra tremenda situazione.

Mi metto seduta con grande fatica e lo guardo, i suoi occhi lucidi brillano sotto il chiarore della luna, cerco di sorridergli per rassicurarlo e lui fa lo stesso con me «Ti amo anche io Newt, tu e il tuo caspio di sorriso, il tuo essere cosí dannatamente dolce e gentile mi ha fatto innamorare di te» ammetto infine

Anche lui si mette seduto e lentamente, fa combaciare le sue labbra con le mie, in un bacio lento, amaro e pieno di amore, entrambi consapevoli della fine che faremo, ma almeno saremo insieme.

«Com'è che non ti stavo simpatica?» domando alzando un sopracciglio cercando di smorzare tutta la tristezza e tensione

«Eddai ero una testa puzzona!» esclama il ragazzo

Scoppiano entrambi a ridere, quasi come due pazzi, ma ciò ci permette, anche solo per poco di scordare tutto il resto, ogni singola fibra dei nostri corpi finirà per farci impazzire, il nostro cervello smetterà di funzionare ma noi stiamo ridendo. Già, ridendo.

Simo due cretini, due condannati a morte, ma se sono insieme e questo ci deve bastare. L'unica consolazione siamo io e Newt insieme ai nostri sentimenti l'uno per l'altra.

Chissà com'era vivere l'amore prima di questo virus, prima della distruzione.

𝐈𝐦𝐦𝐚𝐠𝐢𝐧𝐚 || multifandom IN REVISIONEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora