La Bella e la Bestia
Londra, capitale della Gran Bretagna, una città ricca di storia, di etnie e culture. Una città così caotica a causa dei turisti, ma così tranquilla ai suoi confini, dove è più desolata e dimenticata dai cittadini stessi. Una città ricca di quelle creature chiamate vampiri.
Ero ancora seduta sul tetto di casa mia lungo la via Wildwood Road, nella zona di Hampstead, mentre guardavo da lontano la città buia e pericolosa. Accanto a me c'era l'immancabile balestra Excalibur Relayer 200, al posto delle frecce con la solita punta di ferro ce n'era una in frassino.
La mia compagna da circa un anno.
Cosa aveva potuto cambiarmi la vita?
Una sola persona, se si poteva considerare tale.
Avevo perso mia madre un anno prima, uccisa dall'essere a cui davo la caccia da dodici, interminabili mesi. Beh, forse uccisa non era il termine più adatto. Era ancora viva, certo, ma non lo consideravo esattamente un modo di essere in vita.
Non ero ancora riuscita ad ucciderlo, ma lo avrei fatto presto.
Quel maledetto succhia sangue mi aveva strappato la tranquillità, la felicità di vivere in una famiglia unita, tutta la mia vita e ora il figlio cercava di portarmi via la mia unica amica. Non glielo avrei di certo permesso.
Avrei vendicato mia madre anche a costo della mia stessa vita. La vendetta non era certo il più nobile tra i gesti che l'uomo potesse compiere, ma consideravo la mia situazione più come una sottospecie di riscatto.
La gente solitamente, per quelle poche volte che mi considerava, mi chiamava Kim. In realtà, il mio nome di battesimo era Kimberly Drake, figlia di uno scienziato ormai impazzito e di una cacciatrice di vampiri.
Da quando mi ero ritrasferita a Londra avevo conosciuto pochissima gente: il mio carattere burrascoso e freddo non mi aveva di certo aiutata a conquistarmi l'amicizia se non più di una o due persone. Più mi stavano alla larga ,meglio era. Non mi piaceva che gli altri sapessero della mia vita privata e non volevo nemmeno frequentare qualcuno.
Per questo non avevo grandi amici.
Da quando avevo dieci anni, i miei iniziarono a girare città per città a causa del lavoro e dovettero portare anche me, ovviamente. Ci stabilimmo in numerose località del Galles, della Scozia, dell'Inghilterra. Eravamo inglesi di purosangue e mio padre adorava il nostro paese.
Ormai, tornata a Londra da quando mamma se n'era andata, avevo diciotto anni compiuti da poco e frequentavo l'ultimo anno del liceo.
I normali diciottenni, in quel periodo, pensavano solamente alla festa di fine anno scolastico, agli esami, all'estate che incombeva e alle lunghe ore di auto per arrivare fino alle prime spiagge dell'Inghilterra meridionale.
Io avevo ben altro di più importante di cui interessarmi. Non potevo concedermi il lusso di immaginare lettini da spiaggia e bikini, non potevo nemmeno concentrarmi sugli esami che avrei sostenuto quell'anno. Non avevo più il tempo di una semplice vita da ragazza della mia età e forse non lo volevo nemmeno.
Si alzò il vento, scompigliandomi i lunghi, castani boccoli, facendomi sentire quel piccolo fremito di freddo che non percepivo quasi mai. Mi trovavo a mio agio in temperature e circostanze ostili, per quello ero solita uscire di notte poco coperta.
Dovevo tenermi pronta, poiché da lì a qualche minuto sarei corsa via. Stavo seguendo le tracce di Arthur Blood, figlio di Victor Blood.
Quella sera sarebbe uscito con la mia migliore - ed unica - amica, Sheila. Certamente non si rendeva conto in che guaio si stesse cacciando, ma non poteva nemmeno saperlo.

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Ice Heart
Vampir"E se le tue difese crollassero a pezzi?" Kimberly Drake, londinese di diciotto anni, ha perso sua madre e ora anche la sua unica amica è in pericolo. Dovrà misurarsi contro l'ultimo figlio del primo vampiro ad essere stato creato, Victor. Ma nel su...