"Non è stata solo una fuga fisica quella, ma anche mentale. Nel momento esatto in cui la sua mano afferrò la mia, io mi sentii protetta, al sicuro."-mi spiega. "È successo tutto con estrema velocità, eppure ricordo ancora ogni singolo dettaglio di quella giornata, anche se sono passati molti anni."
"Potresti raccontarmi cosa è successo?"-le domando, spinta dalla voglia di conoscere ancora nel profondo la loro storia.
"Sono qui per donarti la possibilità di farti conoscere ciò che Laura era veramente, e non ciò che si dice in giro." Dopo aver fatto una piccola pausa continua: "Allora, dopo esserci messe in viaggio..."***
•Taylor•
"Adesso dove andrete?"-ci domanda Yael.
"Inghilterra."-risponde sicura Laura.
"Cosa? Andrete oltre l'oceano?"
"Yael, ciò è necessario. Lei non può più stare qui, ed io non posso più stare qui."-sospira,-"Pensavo che allontanandomi da lei, loro l'avrebbero lasciata in pace. Invece non è stato così."
"Sai benissimo che l'allontanarti non è mai stata un'ottima soluzione."-afferma Natasha.
"Ci metto un bel pò a capire le cose."
"E tutte le mie cose? Come faremo a vivere lì?"-domando. La paura verso l'ignoto inizia a farsi sentire.
"Ho già pensato a tutto io. Staremo via solo per qualche mese. Stai tranquilla."-mi accarezza con delicatezza il dorso della mano, cercando in tutti i modi di trasmettermi calma. Anche se lei è tutto, tranne che calma.
"Si, va bene."
"Supereremo insieme anche questa. Te lo prometto." Le sorrido, soffermandomi qualche secondo sui suoi occhi stracolmi di arte, poi sulle sue labbra ed infine sulle nostre mani saldamente intrecciate tra loro. Stranamente da ciò che si può pensare, questo nostro contatto non mi appare per niente inopportuno, anzi. Questo nostro tenerci vicine mi sa tanto di...di abitudine.Dopo averci accompagnate in aereo porto, Yael e Nat ci salutano: a mio malgrado, non riesco a trattenere le lacrime nel mentre vengo avvolta dalle loro braccia. Da un lato, tutto questo è frustrante, ma so che il meglio per me ha i capelli corvini, gli occhi verdi e un sorriso che ti fa tremare il cuore.
Senza perdere altro tempo, saliamo sull'aereo, dando così una possibilità ad un nuovo inizio.***
"Anche se non avevi ancora riacquistato completamente tutti i ricordi collegati a lei, hai comunque deciso di ricominciare al suo fianco?"
"Si, è esatto."
"Perché?"
"Perché lei ha sempre avuto quella capacità di farmi sentire al sicuro solo con lo sguardo. Con quello è riuscita sempre a dirmi più di quello che semplici parole riescono ad esprimere. È difficile da spiegare, ma dentro di me sapevo che di quegli occhi mi potevo fidare."
"E poi? Com'è andata in Inghilterra?"
"Beh.."***
•Taylor•
[qualche giorno dopo]
"Quindi Natasha e Yael ti hanno raccontato parte della nostra storia già tempo fa?"
"Si. È stata una mia scelta. Io volevo sapere. E voglio sapere, ancora...tutto."
"Ma loro erano consapevoli del fatto che tu più sapevi di me, più dimenticavi te stessa!" Una vena inizia a pulsare sul suo collo. Stringe forte i pugni, conficcando le sue unghia nella pelle, lasciando così un segno evidente su di essa.
"Ma a me va benissimo così. E adesso come pensi che possa stare qui con te se non vuoi parlarmi di ciò che eravamo?" Sospira, buttando fuori tutta l'aria che stava trattenendo nei polmoni, come se qualcosa dentro lei le impedisce di dire ciò che vuole.
"Cosa ti hanno raccontato?"
"Mi hanno fatto vedere alcune foto e.. Ah, e mi hanno parlato di Parigi."
"Oh, Parigi!"-sorride guardando fuori dalla finestra. Ignora per qualche secondo tutto ciò che c'è intorno a lei, sprofondando nei suoi ricordi. Quei ricordi per cui sto continuando a lottare. Poi, posa di nuovo i suoi occhi su di me, osservandomi con attenzione.
"Cosa c'è?"-le chiedo.
"E' che sei così bella." Arrossisco nell'udire quel suo complimento. "Perché sei diventata così rossa? Mi è sempre piaciuto riempirti di complimenti."
"Si, questo lo ricordo."
"Lo ricordi?"-chiede quasi sorpresa.
"Si."
"E cosa altro ricordi?"
"Ricordo il tuo tocco leggero sulla mia pelle. Le notti che hai passato sveglia solo per rassicurarmi dopo un incubo. Ricordo il tuo sorriso, quando mi guardavi con tutto l'amore di questo mondo e oltre. Proprio come mi stai guardando adesso.."Dalla sua bocca non esce nessun tipo di parola o suono di qualche genere. Si volta, iniziando a guardare il nulla intorno a lei. Posa i suoi occhi sulle mie labbra e poi sui miei occhi, sorridendo.
Restiamo immobili, una difronte all'altra.***
"Io li amavo quegli occhi che continuavano a parlarmi e a sorridere in silenzio. Ma io continuavo a non capire. Lei i miei occhi li aveva sempre letti bene. Lo sapeva. Sapeva ciò che volevano dirle. Io, con quegli occhi, c'avevo fatto l'amore tante volte. Mi ci ero persa dentro e ormai facevo parte di loro. Vedevo me stessa nel suo sguardo. Me stessa felice. Io ero sua, e sono ancora sua."
"E lei era tua. Lo è ancora."
"Lei era tutto ciò che avevo sempre voluto. Era tutto ciò che avevo sempre avuto."***
•Taylor•
Poi, inizia a fare qualche passo verso di me, non mollandomi con lo sguardo nemmeno per un secondo.
"Posso baciarti?"
"Da quando chiedi il permesso per baciarmi? Non è da te."-dico sicura, anche se in quel momento tremavo dentro.
"Già, non è da me." Prende con delicatezza il mio volto con le sue mani e poggia le sue labbra sulle mie. Per qualche secondo rimaniamo con le nostre labbra attaccate, senza muovere altro muscolo. Poi si stacca da me, lentamente, continuando ad accarezzare con il pollice il mio viso.
Involontariamente, inizio a sorridere.
Sembriamo proprio due bambine innamorate del proibito."Si è fatto tardi. È meglio andare a dormire adesso."-dice.
"Si.." Mentre ci indirizziamo entrambe verso la camera da letto, la blocco: "Laura?"
"Si?"
"Ho...ho paura."
"Ci sono qua io con te. Tutte le tue paure addormentale con me stanotte."***
"Io non ho mai creduto alla troppa felicità, ma ogni volta che le sue labbra si incontravano con le mie, capivo che il paradiso non era nulla in confronto. I suoi occhi, il suo sapore. Sapeva di dolore e malinconia. Una persona così si poteva solo amare con forza e toccare con delicatezza."
So che questo capitolo è più breve degli altri e magari non rispetta le vostre aspettative per quanto riguarda la scrittura, ma sono riuscita a scrivere solo questo. Attualmente ho una specie di blocco, quindi non vi assicuro niente per quanto riguarda i prossimi capitoli.
Siete sempre nei miei cuori, tutti voi♥️
Alla prossima.
~CaraVause
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Tu sei fatta per essere salvata [IN REVISIONE]
FanfictionSEQUEL DI "TU SEI FATTA PER ESSERE AMATA." S'innamorava sempre più di lei. Lo capivi ogni volta dal modo in cui la guardava. La guardava come per dirle: "Ti prego, salvami." Come se da un momento all'altro potesse improvvisamente precipitare.