I simili si amano

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•Laura•

Dopo più di un mese a Londra, abbiamo deciso di trasferirci in Nuova Zelanda, soprattutto dopo aver saputo da Natasha che Carrie stava collaborando con Scientology per trovarci e che avevano come prima meta l'Europa.
Anche se finalmente abbiamo avuto la possibilità di ricominciare, la vita non è per niente facile. Dobbiamo stare attente quando usciamo da casa, perché se ci riconoscono, i paparazzi iniziano a perseguitarci confermando la nostra posizione. Anche se entrambe siamo consapevoli dell'amore che proviamo l'una per l'altra, dobbiamo andare con calma, e dare la possibilità alla mente di Taylor di recuperare tutti i ricordi perduti.
A proposito, lei sta andando alla grande! Si sta impegnando veramente tanto ed io mi impegno per aiutarla ogni giorno al meglio.

«Io sono Laura Prepon e tu sei Taylor Schilling.»

«Tu sei Laura Prepon e io sono Taylor Schilling.»

«Si, brava.»

«E ti amo.»

«E mi ami.»

«E mi ami anche tu.»

«E ti amo anche io, biondina.»

Ma non è solo la sua memoria ad essere un problema...
Sono passati quasi sessanta giorni da quella orrenda notte, e dentro me sento questa piccola creatura diventare a poco a poco sempre più grande. Un minuscolo essere, creato solo dall'odio e dalla cattiveria. La pancia inizia a farsi vedere e non penso di poterlo nascondere ancora per molto sotto delle magliette extralarge. Non posso più nasconderlo a Taylor. Eppure ho paura di dirglielo. Ho paura della reazione che avrà. Ho paura che, dopo tutto quello che abbiamo affrontato, dopo essere riuscite a ricostruire il nostro mondo, crolli tutto. Di nuovo. Ho paura che possa non riuscire a reggerlo. Ma devo farlo. Lei deve sapere. Merita di sapere.

«Buongiorno, piccolo porcellino. Se continui a mangiare ogni giorno così tanto puoi benissimo lasciare il ruolo di Alex Vause e intraprendere quello di Big Boo!»

«E a te dovranno dare un premio per la tua simpatia. Davvero. Sono seria. Simpaticissima.»
Scoppia a ridere, per poi sedersi accanto a me.

«In questi giorni sei stata molto sulle tue, sempre molto pensierosa. È tutto ok?»

«Taylor, devo dirti una cosa..»

«Dimmi.»

«Io..» poso gli occhi sulla mia pancia «Io aspetto un bambino.»

Silenzio. L'espressione di Taylor rimase uguale per dei secondi infiniti. Sembrava che non le avessi detto niente. Impassibile.

«S-sei incinta? Quando è successo?»

«Circa tre mesi fa.»

«Tre mesi fa?!» si alza dal divano, portando una mano sulla fronte. «E tu me lo stai dicendo dopo tre mesi?»

«Io non sapevo come dirtelo. Non ho deciso io di rimanere incinta!»

«Io adesso vado a fare un giro.» prende il giubbotto di jeans e le chiavi della macchina.

«Taylor..»

«Ho bisogno di prendere un po' di aria.»

Esce fuori dalla porta di casa, lasciando un vuoto immenso.
La prima cosa che faccio è andare in bagno, mettermi davanti allo specchio e togliermi la maglietta. Fisso la figura davanti a me, in parte non riconoscendola. Porto la mia attenzione sulla pancia, iniziando ad odiare ciò che c'è al suo interno.
Un piccolo essere mi sta portando via la persona che più amo e per cui ho lottato con tutta me stessa per riuscire a vivere al meglio, con tutta me stessa.
L'odio immenso che provo per Ben, inizio a provarlo anche per quello che sarà il mio bambino. Forse.

Sono così concentrata nel disperdere la mia rabbia ovunque, che non mi accorgo del rientro di Taylor. Si trova alle mie spalle e ha con se un sacchetto. Senza dire niente, esce la scatola che c'è al suo interno per poi mostrarmi delle scarpe minuscole.

«Ho comprato delle converse bianche. Il bianco va bene sia per i maschietti che per le femminucce. Potrà iniziare ad indossarle verso il secondo mese, quando quei piccoli piedini cresceranno un po'. E poi ho anche comprato questo minuscolo cappellino giallo. È davvero figo! E questo potrà metterlo subito dopo la sua nascita.»

«Taylor..»

«E ho comprato anche un'altra cosa. Però questa volta è per te.» si inginocchia al mio cospetto, aprendo un piccolo cofanetto blu che al suo interno cela un anello a dir poco stupendo. «Se per te va bene, vorrei crescere insieme a te quella splendida creatura che sta dentro te. E..» i suoi occhi diventalo lucidi «vorrei farmi chiamare da lei "mamma".»
Scoppio a piangere, in contemporanea con lei.

«Se mi dicessero che rinunciando a te avrei il mondo, risponderei:'Ma cosa me ne faccio del mondo, se con un tuo sorriso ho l'universo?' Sai, sono tanti i motivi per cui sto bene da sola ma, ovviamente, sono di più i motivi per cui con te sto meglio. Non ho mai creduto troppo nel trovare la propria metà. Io non credo nell'amore di chi ci completa, penso sia meglio completarsi da soli così poi, quando ci si ama, l'insieme vale il doppio. Due interi, forse un po' distrutti, che si uniscono per vivere, due gocce d'acqua che si uniscono per diventare un oceano. E si, dicono e, dici, che gli opposti si attraggono..ma sono arrivata a capire che i simili si amano. Ed è per questo che io voglio stare insieme a te, oggi più di ieri e meno di domani. E ci proverò sempre di più, sempre meglio anche se sarà difficile, anche se lo è stato. Ma è proprio quando è difficile farsi amare che si ha più bisogno di essere amati. E non importa cosa, troveremo il modo di farlo insieme. Non importa dove, perché troveremo il modo di andarci insieme. E, non importa quando, perché troveremo il tempo per stare insieme. Il nostro tempo. Infondo questo è l'amore: trovarsi sempre, indipendentemente da quanto sia difficile. Perché anche senza sapere come sarà il domani, so che ci sarai tu, pronta ad affrontarlo con me. Perché gli inizi sono tutti belli, ma bisogna saper continuare...continuare a ripetere la parola 'insieme', metterla accanto alla parola 'sempre', e moltiplicarle: insieme per sempre.»

Dopo quelle sue parole, inizio a sentire le mie gambe tremare, le lacrime scorrere sul mio viso, fino ad arrivare al mio cuore che inizia ad avere qualche crepa in meno.

«Laura, vuoi sposarmi?»

«Si! Si!»

«Si?»

«Si, idiota!»

Con la mano che trema, infila in maniera impacciata l'anello nel mio anulare, legandomi a lei per sempre.
Si alza, facendo così combaciare i miei occhi a suoi, la mia bocca alla sua e il mio cuore al suo cuore.
Afferro il suo viso tra le mie mani e la bacio, con tutto l'amore che ho.

«Adesso non vedo l'ora di vederti con l'abito da sposa, venire verso di me, mentre ti aspetto vicino a tutto ciò che sarà considerato il nostro altare.» affermo.

«Ti amo.»

«Ti amo anch'io.»

«Ma aspetta un attimo..»

«Cosa c'è?» le domando preoccupata.
Si china, lasciando un dolce bacio sulla mia pancia.

«Amo anche te, piccolo mostriciattolo.»































Ed io continuo ad amare tutti voi♥️
Spero che questo capitolo vi piaccia🌹
Questo non è un vero e proprio ritorno, ma manca poco.
~CaraVause

Tu sei fatta per essere salvata [IN REVISIONE]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora