•Taylor•
«Laura passamela! Dammi il telefono!»
-Nat? Natasha, dove sei?-
-Io sono qui, sto quasi raggiungendo la vostra abitazione. Vi hanno trovate, Taylor.. Sanno dove siete!- afferma, con tono molto preoccupato e spaventato.
-Loro sono a casa nostra! Siamo scappate perché non sapevamo che altro fare. Non ti azzardare ad andare lì!-
-E dove ci incontriamo allora?-
-Io non lo so..-
-Io ho passato una notte in un Hotel a quaranta minuti da casa vostra. Ti mando posto e indirizzo per messaggio e ci incontriamo lì?-
-Si, va bene.-
Dopo qualche secondo, mi arriva un messaggio con posto e indirizzo.
Questa vita fatta da un continuo scappare mi sta distruggendo, però poi mi volto verso di lei e raggiungo la consapevolezza che ne vale la pena. Lei vale la pena, vale tutto.[6 ore dopo]
Ho i polsi in fiamme. Sono bloccati dietro la mia schiena da una corda strettissima. La stanza è buia e non vedo niente, non riesco a muovermi. Chiamo Laura ininterrottamente, ma non ottengo alcuna risposta. Sono sola e non so dove mi trovo. Quel forte colpo alla testa mi ha fatto perdere i sensi, e adesso ho un dolore fortissimo a quest'ultima. Sono spaventata, agitata, preoccupata. Cerco di liberarmi in tutti i modi, ma invano.
«Laura dove sei?» grido, piangendo.
Stare sola, senza lei, mi spaventa più di ogni altra cosa.
Nel mentre cerco in tutti i modi di alzarmi, improvvisamente si apre una porta posta alla mia destra, di cui non avevo notato la presenza. La forte luce che viene dall'esterno m'impedisce di vedere chi c'è davanti a me.
«Laura, sei tu?» chiedo, piena di speranza.
«Non sono Laura, signorina Schilling.»
«Tu, figlio di puttana!» mi dimeno.
«Sta tranquilla. Voglio solo parlare.»
La calma con cui quell'uomo spregevole mi parla mi fa incazzare ancora di più.
«Vorrei solo farti una domanda: perché non scegli la via più facile lasciando stare la signorina Prepon? Perché hai scelto di soffrire per lei? Perché lei?»
«Queste mi sembrano tre domande, signor "so tutto io". Pensavo che qui vi insegnassero a contare almeno fino a dieci. Siete ridicoli!»
«Vuole rispondere?»
«Perché lei? Voglio lei perché lei è un'altra cosa. È diversa anche se non lo dice, anche se non lo ammette. Lei dimostra senza promettere. E anche se ha una corazza durissima tutta intorno, anche se non si lascia avvicinare da nessuno e non sorride a chiunque, le brillano gli occhi quando la fai emozionare. Voglio lei perché non mi nasconde i suoi difetti anzi, mi assicura sempre di averne molti di più di quanti ne conosce. Voglio lei perché, nonostante tutti gli ostacoli che deve affrontare, continua a farmi sorridere, a rendermi felice. E, soprattutto, continua ad essere felice di farlo. A lei piace cambiare il verso delle mie labbra e illuminare di felicità il mio volto. Voglio lei perché vederla felice mi rende felice. Voglio lei perché il suo profumo per me è passione, dolcezza e sicurezza. Voglio lei perché nei suoi occhi vedo la vita, vedo me, lei, noi. Parlarci tutto il giorno e tutta la notte non mi basta mai. Davanti a lei non mi vergogno nemmeno di piangere, di mostrarmi fragile.. e non c'è nulla di più intimo che piangere davanti a qualcuno, perché piangendo mostri all'altra persona tutte le tue debolezze, preoccupazioni e paure. Piangendo, ti mostri completamente nuda a quella persona. Ed io sono nuda davanti ai suoi occhi, lei è nuda davanti ai miei.. e non in quel senso! Voglio lei perché sono convinta che sia la cosa più perfetta e pura del mondo. Quando sto al suo fianco, il mondo mi sembra più bello, un posto in cui è possibile vivere ed essere felici. Incontrarla è stata una grande fortuna. Io mi sento fortunata perché mi ha scelto, perché nonostante tutto lei continua ad esserci. Anche se adesso mi trovo in questa situazione, io penso a lei... penso a lei e sto bene. Per lei ho rischiato addirittura di dimenticarmi chi fossi io, di dimenticare la mia persona. Ero arrivata ad un punto in cui parte dei miei migliori ricordi erano stati perduti nel nulla, ma lei ha avuto la pazienza e l'amore di prendermi le mani, sedersi di fronte a me, e provare a farmi ricorda ogni singolo giorno che non ricordavo. Perché lei, mio ripugnante Jack? Perché la amo. Adesso slegami così posso prenderti a pugni!» inizio a sbattere la schiena contro il muro, creando un forte rumore.
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Tu sei fatta per essere salvata [IN REVISIONE]
FanfictionSEQUEL DI "TU SEI FATTA PER ESSERE AMATA." S'innamorava sempre più di lei. Lo capivi ogni volta dal modo in cui la guardava. La guardava come per dirle: "Ti prego, salvami." Come se da un momento all'altro potesse improvvisamente precipitare.