diedi spallate forti alla porta,sperando che qualcuno mi sentisse.
avevo ormai perso le speranze,quando la porta di riaprì,e vidi di nuovo Valerio.
mi prese per il polso,stringendolo.
Valerio: credevo di essere stato chiaro con te. Ascoltami bene ragazzina,sei in questa scuola da nemmeno una settimana e già te la stai vedendo brutta,nessuno mi ha mai mancato di rispetto,nemmeno i professori,quindi,non ti azzardare più.
mi strinse il polso più forte,le gambe mi tremavano.
Carla: m-molla il polso.
il ragazzo lo strinse ancora di più.
Valerio: tu non mi dici cosa devo fare! mi gridò in faccia.
dopodichè il suo tono si abbassò,ma rimase sempre minaccioso.
Valerio: questa volta ti lascio stare,ma quanto è vero che mi chiamo Valerio Apa,la prossima volta non ne esci viva da qui.
detto questo se ne andò,e così feci io.
entrai in classe seguita da lui,ci sedemmo e ognuno si faceva i cazzi propri.
successivamente suonò la campanella,e così tutti tornarono a casa.
io mi misi lo zaino in spalla e mi incamminai verso l'uscita della scuola,quando sentii chiamarmi.
mi voltai e vidi la mia migliore amica che correva per il corridoio e mi veniva incontro.
michelle: ma cristo fermati! gridò.
mi fermai e risi guardandola.
michelle: stasera hai da fare?
stavo per dirle di sì,anche se non era vero,perchè so che mi avrebbe portata in discoteca,lei si sarebbe trovata un tipo e mi avrebbe lasciata da sola.
michelle: niente storie,stasera andiamo a farci una bevuta,ma niente di che,resteremo sobrie!
roteai gli occhi e risi.
Carla: certo,come no.
lei dice sempre così,e poi fa tutto il contrario,ma la amo,ci conosciamo dai tempi della materna,e non abbiamo mai litigato.
michelle: perfetto,stasera alle 22:00 passa da me e poi andiamo,e mi raccomando,non metterti i jeans e una felpa,come tuo solito.
risi nuovamente,aveva ragione,ho sempre odiato i vestitini attillati,corti,o robe del genere.
carla: dipende da come mi prende,lo sai.
la salutai,uscì dalla scuola e tornai a casa.**
erano le 21:00,ed ero ancora sul letto a non fare un cazzo,mi alzai con malavoglia e andai a farmi una doccia,uscì dopo 20 minuti,mi asciugai,misi l'intimo e mi diressi in camera per vedere cosa mettermi.
stavo per prendere i miei amati skinny,ma mi ricordai delle parole della mia migliore amica,così li buttai a terra,insieme a tutti gli altri skinny e le felpe.
dopo dieci minuti,trovai un vestito nero,semplice e non molto stretto,mi arrivava alle ginocchia,e questo mi faceva solo piacere.
lo indossai,mi guardai allo specchio più volte.
solo per stasera,solo per stasera,ricordatelo. dissi tra me e me.
presi dei tacchi neri non molto alti,altrimenti sarei caduta,visto che sono una schiappa in queste cose.
piastrai i miei capelli neri,tirai su la frangia con delle forcine,misi un filo do eyeliner e del rossetto nero,indossai il mio giubbino di pelle,presi le chiavi,le sigarette,il cellulare ed uscì di casa.fa davvero schifo,lo so,ma non ho idee,quindi boh,arrangiatevi HAHAH.
peace and love,sempre.
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una storia d'amore coi guai. •||SERCHO||•
Fanficuna diciottenne di nome Carla,si trasferisce a roma,adora la musica,in particolare il rap,non ha mai avuto una vita tranquilla,per questo ha deciso di andare a vivere da sola e staccare un po' da tutto. vive nel suo mondo,odia l'amore,infatti non ha...