capitolo 6

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suonò la sveglia,mi alzai ed indossai dei leggings neri,una felpa gigante dello stesso colore e le mie globe.
mi diressi in bagno per piastrarmi i miei capelli neri e la frangia,misi l'eyeliner e un filo di mascara.
presi il mio zaino,le cuffie,le sigarette,il cellulare ed uscii di casa.
quel giorno mi sentivo di buon umore,senza sapere il perchè.
arrivai a scuola e mi sedetti sul solito muretto,era ormai diventa un'abitudine.
vidi Valerio passarmi davanti,senza rivolgermi parola.
era serio,forse incazzato,così decisi di seguirlo.
scesi dal muretto,e,attenta a non farmi scoprire gli stetti dietro per tutto il tragitto.
arrivò in vicolo buio,e vidi un altro ragazzo che lo stava aspettando.
Valerio: dove sono quei cazzo di soldi? sono settimane che li sto aspettando! gridò.
il ragazzo sembrava davvero impaurito.
Valerio portò una mano sul collo del ragazzo,stringendola.
Valerio: tutta quella merda che ti sei pippato senza pagare,te la farò uscire da quella merda di naso che ti ritrovi a forza di pugni,è chiaro? gridò nuovamente.
il ragazzo annuì,dicendo che oggi pomeriggio gli avrebbe portato tutto ciò che gli doveva.
io indietreggiai.
avevo capito male? o Valerio spaccia davvero?
tornai a scuola,prima che potesse tornare indietro e notarmi.
mi giurai che avrei scoperto tutto,ogni singola cosa.
suonò la campanella,ed entrai in classe.
dopo qualche minuto entrò anche Valerio,lo guardai camminare per l'aula,finchè non venne a sedersi.
Carla: buongiorno.
Valerio: oh.
oh?che cazzo è oh?
non gli risposi,mi stava altamente sui coglioni il suo bipolarismo.
ieri sera sembravamo amici,e adesso?
valerio: ti ho detto oh,puoi anche rispondermi.
carla: che cazzo devo dire ad uno che risponde al mio buongiorno con 'oh'?
valerio: senti vaffanculo.
carla: ma crepa.
ma perchè non sto mai zitta?
valerio mi diede una gomitata sul fianco sinitro.
sobbalzai.
valerio: ti sei già scordata quello che ti ho detto?
non risposi,mi limitai a roteare gli occhi e tirare fuori i libri dal mio zaino,per poi ascoltare la lezione.
la professoressa spiegava ed ogni tanto faceva domande a sorpresa.
io,essendo all'ultimo banco mi misi le cuffie ed ascoltai un po' di musica,fregandomene se la prof mi avesse vista.
suonò la campanella della ricreazione,così tolsi le cuffiette e mi alzai,presi la mia merenda e andai in corridoio,poggiai la schiena al muro e sgranocchiai le mie patatine.
Valerio mi passò nuovamente davanti,lo presi per la maglietta e lo bloccai,si voltò di scatto verso di me.
Vale: che cazzo vuoi ancora?
Carla: dove sei stato prima?
merda,cosa ho detto.
vale: prima quando?
carla: stamattina,prima di entrare.
sei troppo curiosa,carla,cazzo.
vale: mi hai seguito? disse alzando il tono e vidi la sua mascella contrarsi,non era un buon segno,per niente.
carla: si,ti ho seguito! Valerio,spacci? alzai anch'io il tono,e tutti i presenti si voltarono a guardarci sorpresi dalla mia domanda.
valerio mi prese per il polso e mi trascinò in cortile.
vale: che cazzo ti urli davanti a tutti?ma sei fuori?
carla: quello fuori di testa sei tu cazzo!ma lo sai se ti beccano vai dentro?hai appena diciotto anni,ma che hai al posto del cervello? segatura? dissi,forse,un po' troppo ad alta voce.
ma perchè mi stavo preoccupando se fosse andato dentro o no? infondo se lo sarebbe anche meritato.
vale: quello che faccio io non deve interessarti,adesso vattene. disse guardando in basso.
le mie parole gli avevano forse fatto qualcosa?
lo avevano fatto riflettere?

hola tipe,okay sto capitolo è stato fatto a cazzo,visto che è sabato sera ed al posto di uscire sono sul divano come una balena spiaggiata,ma okay.
carla sta iniziando a scoprire qualcosa sulla vita di valerio,cosa ne pensate?
fatemi sapere merdine.🌸
una domandona,chi andrà il primo aprile a roma da Vale?
io,ovviamente,da solita sfigata non ci andrò,ciao giovany!

una storia d'amore coi guai. •||SERCHO||•Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora