capitolo 14

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guardammo la tv per tutto il tempo,o almeno,lui la guardava,io facevo finta,in realtà ero presa dai pensieri.
perchè si è scusato? infondo a lui non importa se una persona ci rimane male o no.
improvvisamente vidi valerio alzarsi dal divano.
valerio: si è fatto tardi cazzo.
disse guardando l'orologio al polso.
carla: che ore sono?
valerio: le undici.
carla: minchia,vabbe comunque resta,ordiniamo una pizza,ti va?
che cazzo hai detto?
vidi le sopracciglia del ragazzo aggrottarsi.
valerio: no seh,torno a casa.
carla: dai resta,mica ti mangio.
valerio: okay okay,ma paghi tu,non ho il portafogli.
disse mettendosi le mani in tasca ed estraendo solo due euro.
carla: che gentiluomo,mamma mia.
dissi ironicamente per poi annuire.
valerio: per me una al salamino piccante,ah,pure una birra.
annuii prendendo il cellulare ed ordinai una margherita, una al salamino piccante e due birre,posai il cellulare e mi ributtai sul divano.
valerio si sedette accanto a me.
carla: comunque non sei perdonato,l'hai fatta grossa.
valerio: lo so,è che... scosse la testa,per poi non dire più niente.
sospirai e posai una mano sulla sua spalla,per poi guardarlo.
carla: perchè hai detto quelle cose? le pensi davvero?
valerio: no,no,io...vorrei dirti la verità,però non posso.
carla: non dirò niente in giro,valerio,non sono fatta di questo tipo.
valerio: io e giorgio,abb-
il ragazzo smise di parlare appena sentì il campanello suonare,per poi tirare un sospiro di sollievo.
ma proprio adesso cazzo?
mi alzai senza dire nulla,presi i soldi e mi avvicinai alla porta,la aprii,presi il tutto e pagai,misi le pizze e le birre sul tavolo e mi limitai a dire un semplice "vieni a mangiare".
valerio si alzò dal divano e si sedette sulla sedia,la avvicinò ulteriolmente al tavolo e cominciammo a mangiare,senza dire una parola.
lasciai metà pizza e bevvi tutta la birra,il ragazzo guardò la pizza,per poi spostare lo sguardo su di me.
carla: si,mangiala,non mi va più.
dissi avendo capito cosa volesse dire.
valerio: grazie.
sorrise mostrando i denti.
aveva un sorriso bellissimo,mi incantai per qualche secondo,poi scossi la testa e guardai il ragazzo che mangiava la mia pizza,dopo aver finito,bevve anche lui la birra,si alzò dalla sedia,per poi buttarsi sul divano e ruttare.
carla: ma sei un porco!
risi,mi alzai anch'io e cominciai a sparecchiare.
valerio: no dai,senti qua!
ruttò di nuovo,sta volta il rutto fu molto lungo e grande.
carla: dio mio che schifo!
risi ancora,finii di sparecchiare e mi sedetti sulla spalliera del divano,accendendomi una sigaretta.
valerio: lascia perdere le sigarette.
disse estraendo una bustina d'erba dai suoi calzini.
spensi la sigaretta nel posacenere e mi precipitai accanto a lui,mentre tirava fuori dalle tasche cartine,un cartoncino già arrotolato da usare come filtro e un pacchetto di sigarette.
decisi di aiutarlo,così presi il pacchetto e spezzai una sigaretta,feci uscire il tabacco al suo interno e lo misi nella mano,lui tritò l'erba,io presi la cartina e misi il tabacco dentro,il ragazzo mise l'erba ed il cartoncino,chiusi il tutto e l'accesi,stendendomi sul divano,chiudendo gli occhi e poggiando la testa sulle gambe del ragazzo,cominciò ad accarezzarmi i capelli,mi rilassai,aspirai e sbuffai il fumo in aria,ancora tenendo gli occhi chiusi.
a metà canna,il ragazzo la prese e cominciò a fumarla lui,io continuai a tenere gli occhi chiusi e beandomi delle sue mani che mi accarezzavano dolcemente i capelli.
appena il ragazzo finì la canna,si avvicinò alle mie labbra per poi sfiorarle,aprii di scatto gli occhi e lo guardai.
avrei voluto respingerlo con tutte le mie forze,ma appena toccavo quelle labbra,dimenticavo tutto,era un effetto strano quello che mi faceva quel ragazzo,un effetto mai provato.
improvvisamente il cellulare del ragazzo prese a squillare,sospirai.
il ragazzo rispose.

valerio's pov.

vidi il nome sullo schermo.
giorgio.
risposi,e lui cominciò a parlare a raffica.
giorgio: dove sei?è mezza notte,e ti sto aspettando dalle otto e mezza cazzo,ma che stai facendo?dovevamo andare là,non ti ricordi?
cazzo,al porto!dovevamo andare ad aspettare il carico,e adesso che cazzo gli dico?
mi alzai dal divano e strinsi il cellulare fra le mani,non doveva parlarmi così,non lo aveva ancora capito.
valerio: giorgio cazzo,non hai capito una minchia! avevo dato l'ordine a te,o te lo sei dimenticato? ti ricordo che qui sono io quello che dà ordini,e se non vuole presentarsi,non si presenta!lo hai preso quel cazzo di carico o dobbiamo rifare tutto da capo?
dissi tutto quasi urlando,poi mi voltai un attimo verso carla,aveva una faccia confusa e le sopracciglia aggrottate,forse non aveva capito,meglio così.
giorgio: si,ho fatto tutto,scusa,ciao.
il suo tono cambiò immediatamente dopo le mie parole,sembrava un cagnolino bastonato.
misi il cellulare il tasca e mi diressi verso la porta senza dire niente.
carla: e mo dove cazzo vai? che carico? cosa comandi tu?
cazzo,avrei immaginato che mi avrebbe fatto tutte quelle domande.
quella ragazza quando vuole sa essere insopportabile,non si fa mai i cazzi suoi,però aveva una faccia buffa,era tra il confuso e il preoccupato,era davvero carina.
valerio: te lo spiegherò in un altro momento,ciao.
dissi aprendo la porta ed uscendo,per poi dirigermi da giorgio.

dopo quasi un mese sono tornata,scusatemi raga,sono troppo impegnata ma non vi abbandonooh.
fatemi sapere se continua a piacervi o no,mi raccomando💛

una storia d'amore coi guai. •||SERCHO||•Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora