capitolo 7

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Valerio's pov.
carla: quello fuori di testa sei tu cazzo! ma lo sai se ti beccano vai dentro?hai appena diciotto anni,ma che hai al posto del cervello?segatura?
era incazzata,eccome se lo era,ma non capisco il motivo.
quelle parole mi colpirono nel profondo,aveva ragione,ma non l'avrei mai ammesso.
vale: quello che faccio io non deve interessarti,adesso vattene.
dissi cercando di nascondere quella fottuta parte riflessiva di me.
mi guardò negli occhi.
carla: io lo dico per te.
quei suoi occhi sempre tristi e spenti erano diventati preoccupati,glielo si leggeva.
detto questo se ne andò,lasciandomi li,da solo a fissare il muro.
ma che cazzo te ne frega di quello che pensa lei,tu devi solo guadagnarti soldi con quella merda,non ci vai dentro.
e se ci fossi andato?
oh andiamo,sono anni che fai sto lavoro,vuoi per caso farti influenzare da una ragazzina?
okay,stavo parlando da solo.
scossi la testa e tornai in classe,sedendomi accanto a lei,senza rivolgerle parola.
la guardavo,con la coda dell'occhio.
adoravo ogni suo lineamento,il naso piccolo,le labbra grandi,sulle quali si posava un piercing,i suoi modi di fare,erano strani,ma mi intrigavano da morire.
era impegnata a scrivere qualcosa sul quadernino.
cosa?ah non farmi ridere,Apa,ma che ti stai a innamorà?è bona,ma scopatela e basta.
maledetta vocina,aveva sempre ragione.
carla spostò lo sguardo su di me,smettendo di fare ciò che stava facendo,ovvero prendere appunti su manzoni,cosa al quanto noiosa.
ritornai alla realtà,così distolsi lo sguardo,e lo portai sul mio banco.
presi un pennarello nero e iniziai a scriverci frasi a caso.
"nessuno salverà sto stronzo,venite a salvarmi."
non so da dove mi venne,che poi tra l'altro mi sembrava anche senza senso.
carla spostò lo sguardo sulla scritta.
carla: sei tu che non vuoi essere salvato.
disse,per poi tornare a scrivere sul suo quadernino e ascoltare la lezione della prof.
rimasi al quanto stupito dalle sue parole,era ancora incazzata,ed era evidente.
sei tu che non vuoi essere salvato.
quelle parole mi rimbombavano in testa.
ero finalmente steso sul mio letto,le ore di scuola erano finite,volevo addormentarmi,ma mi squillò il cellulare.
era il ragazzo che doveva portarmi i soldi,così risposi subito.
x: c-ciao,i-io,n-non sono riuscito a procurarmi i...il denaro,ti prego,n-non farmi niente,appena posso te lo porterò io stesso.
sentii l'ira impossessarsi di me,così strinsi il mio telefono fra le mani,cercando di calmarmi.
vale: ma allora vuoi una cazzo di pallottola alla tempia? ti ho già detto che voglio quei soldi cazzo,voglio quei fottutissimi soldi! gridai.
ero sicuro che se lo avessi avuto qui davanti a me lo avrei ucciso cazzo.
x: n-no,giuro,Apa,te li porto,t-ti prego non farmi male.
staccai la chiamata.
avevo aspettato troppo,dovevo spaccargli il culo cazzo.
mi alzai dal letto,sollevai il materasso,presi la mia pistola ed uscii di casa,dirigendomi dal ragazzo.
feci passi lungi,tenendo lo sguardo basso.
mi scontrai con più persone,tutti mi buttarono bestemmie contro,se fosse successo in un altro momento avrei tagliato la gola ad ognuno di loro,ma adesso dovevo solo pensare ad uccidere quel coglione.

chiedo pardon,ma devo dividere il capitolo in due,perchè sennò viene troppo lungo.
è tipo una cosa bruttissima scrivere un capitolo all' 01:30 di notte,MA NON HO SONNO E QUINDI OK.
fatemi sapere,vi sta piacendo?o sta forse diventando un po' noiosa?
secondo voi Valerio ucciderà quel ragazzo?
lo scoprirete solo leggendo,merde rare.
domani foooorse scriverò l'altra parte.
non prometto niente,quindi FOOOOOORSE.
ciao plebei,un beso.

una storia d'amore coi guai. •||SERCHO||•Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora