~Cap. 1

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-Sai una cosa? Vaffanculo! -

Tiro pugni alle mattonelle della doccia fino a che non mi esce sangue dalle nocche, non mi sento meglio lo ammetto, ma in qualche modo ho bisogno di sfogare la mia rabbia e preferisco tirare pugni alle mattonelle piuttosto che prendere a pugni qualcuno.

Esco dalla doccia avvolgendo il mio corpo nell'accappatoio. Mi vesto in fretta prendendo quello che mi capita davanti e scendo al piano di sotto.

La prima cosa che vedo è Math ancora in pantaloncini che sorseggia con tutta la calma del mondo il caffè, io invece a confronto sembra debba andare in guerra.

Appena si accorge della mia presenza, alza lo sguardo e mi sorride.
-Giorno..-

Ho sentito ma non rispondo, anche perché sono ancora un pó scossa per quello che è successo prima.
-Ti và un pó di caffè?- -Kath? - dice insistendo
-Eh?!- dico quasi scocciata di tutto questo suo interesse
-Che hai?-
-Penso..-
-A cosa?-
- Mai sentito parlare di privacy? -
- Davvero nelle nostre vite esiste la privacy?- continua lui strafottente .
Mi scappa un sorriso e mi avvicino rubandogli il caffè.

-Allora cos'hai?-
-Nulla..- dico più a me stessa che a lui.

Alza un sopracciglio e io indietreggio
-Sai che sono più veloce di te vero? - mi provoca iniziando a farmi il solletico
-Dai basta Math lasciami in pace!- mi lamento infastidita .

Ghigna divertito e Dio quanto gli vorrei spaccare quella faccia da culo che si ritrova..

-Okay mi arrendo !- dico esausta e lui sorride.
-Vuoi rispondermi ?!-dice un pó alterato
-Mi è venuto in mente un vecchio ricordo..- dico deglutendo
- Quel tipo di ricordo? -
Annuisco e sento gli occhi bruciare e qualche lacrima rigare la mia faccia . Si avvicina a me e mi abbraccia. Mi stringo a lui cercando conforto e lo sento sorridere tra i miei capelli .

Mi ha sempre detto che non vuole vedermi così, che quello che è passato non ritornerà, ma io fatico a crederci, so benissimo che vuole che io non soffra più e me lo ripeto pure io di non soffrire più, non devo soffrire né per quel bastardo del mio "compagno" nè per nessun altro .

-Grazie Math..Ti voglio bene..- gli dico
-Lo so ...Kath lo so...-
Dice accarezzandomi i capelli e lasciandomi un bacio sulla fronte.

-Mi accompagni tu e scuola?- dico staccandomi
-No piccola mi dispiace sono ancora in pigiama! - sbuffo, dovró fare tutto a piedi .
-Si ma mi vieni a prendere tu con la moto!- sbatto la porta prima che possa replicare.

Mi metto le cuffiette e mi incammino verso quella che sarà l'inizio del mio incubo. Uno dei tanti, del resto la mia vita è fatta solo da incubi.

Arrivo a scuola e capisco ben presto che l'odore dei vampiri non è molto dominante, sarà per la grande quantità di lupi.

Prendo un bel respiro ed entro senza incrociare lo sguardo di nessuno. Già mi sento fuori luogo non mi servono gli sguardi di questi quattro idioti a ricordarmelo.

Vado in segreteria e ben presto scopro che non sono solo gli studenti a guardarmi male ma anche la segretaria.
Perfetto, iniziamo bene.

-Salve vorrei iscrivermi..-dico
Fa una smorfia disgustata a causa del mio odore da nomade, beh non tutti abbiamo un branco da cui tornare o almeno non tutti possono tornare .

Stringo i pugni e cerco di frenare l'istinto di strozzarla .

-Nome e Cognome -
-Kathrine Black -
-Ma.. Ma tu eri m.. Morta?! - dice e la guardo confusa.
-A quanto pare sono tornata dall'inferno..- le dico di rimando .

-Dimmi in che classe sono ..ora!-Le ordino io ormai con gli occhi gialli sfruttando la sua paura per me . Annuisce spaventata
-S-sei in 4c - .

Inizio a camminare ma poi mi giro di scatto -Prova soltanto a dire qualcosa e giuro che ti stacco la testa a morsi!- . Dico cercando di avere un'aria minacciosa, certo quanto un peluche.

Mi scontro con qualcuno e vado per terra
-Cazzo !Ma ci vedi?!-dico incazzata .

Mi alzo e davanti a me trovo un ragazzo moro con gli occhi color nocciola .Un brivido mi percorre la schiena e il sangue mi si gela.

-Mi fai schifo stupida lupa!-
-Muori !-
-Mi fai schifo!-
-Stupida e inutile nomade..-

Gli ringhio contro e lui mi guarda tra il sorpreso e l'infastidito

-Vedi tu di stare più attenta ..- mi dice.

È così stupido da non riconoscermi?

-E se non volessi?-dico sfidandolo.
-Non mi sfidare nomade- sputa quelle parole disgustato.
-Meglio nomade che Alpha codardo- .

-Ci vediamo in giro bambolina ..- .Mi sorpassa e lo sento sussurrare qualcosa che solo qualche secondo dopo riesco a capire

- Questa volta ci passo su ma la prossima volta non sarò così gentile -

Attenzione, attenzione! Ora si definisce gentile? Abbiamo due idee completamente differenti di gentilezza.
Dovrebbe imparare a starsi zitto, se fosse per me sarebbe già morto, questo è sicuro, purtroppo per me ho promesso a Math di non fare troppi casini, devo passare inosservata, cosa alquanto difficile visto la mia attrazione per i guai

Ti amo stupido lupo!Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora