Capitolo 1

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Mi chiamo Nicole, ho undici anni e vivo a Londra in Inghilterra. Era un giorno di estate qualsiasi,ero appena rientrata a casa da una passeggiata con le mie amiche quando, aperto il portone del palazzo, la vidi.
Era una lettera molto strana. Giallognola, con una scrittura sottile e delicata ad inchiostro verde smeraldo ed era indirizzata a me. Al centro troneggiava il simbolo di Hogwarts.
Per poco non mi venne un colpo. Era praticamente uguale alla famosa lettera di Harry Potter e non potei evitare di lanciare un piccolo grido che rimbombò per tutte le scale.
Non poteva essere vero, sapevo che era uno scherzo delle mie amiche, ma la felicità per averla ricevuta era troppa e non riuscivo a contenerla. 
Scoprii Harry Potter quella stessa estate, precisamente i primi giorni di Giugno. Fui  riluttante nel guardarlo poiché avevo sempre pensato fosse una cavolata..insomma..roba da bambini,ma quel benedetto giorno, i miei genitori dovettero partire e io fui spedita da mia zia per passare i giorni della loro assenza lì.
Fortunatamente la mia carissima zia possedeva Sky come me, perciò la prima cosa che feci fu andare a cercare un film decente che attirasse la mia attenzione, ma ovviamente non ne trovai nessuno particolarmente carino. Mentre giravo i canali avvistai Harry Potter, ma avrei preferito guardare di meglio.
Dopo minuti di ricerche mi arresi e mi misi a guardare Harry Potter e la pietra filosofale. Finita la visione, mi resi conto che l'avevo proprio giudicato male.. quel film mi aveva attratto così tanto che il giorno dopo lo riguardai e cosi via per tutta l'intera saga.
Diventai presto una Potterhead e subito dopo aver visto i film cominciai a leggere i libri, che col passare del tempo si rivelarono più belli, significativi e dettagliati dei film.
Il mio personaggio preferito all'inizio fu Ron Weasley, ma dopo aver visto tutti i film dimenticai Ron per poi praticamente amare Draco Malfoy. Insomma, sapevo che era quello che era, ma c'era qualcosa in lui che lo rendeva amabile, forse il fatto che io ami i cattivi ragazzi di ogni storia contribuiva.
Sono sempre rimasta dall'idea che non è malvagio in fondo.. e se è cosi è perché è stato condizionato sicuramente dalla famiglia. Non posso nascondere che all'inizio lo odiavo anche io, era un cocco di papà insopportabile, ma dopo aver visto Harry Potter e il principe mezzosangue tutto cambiò.
Ero ancora con la lettera in mano, la bocca spalancata e la mente che viaggiava su Hogwarts e su come sarebbe stato frequentare veramente quella magnifica scuola.
Salii le scale molto lentamente tenendomi con una mano alla ringhiera perché i miei occhi erano attaccati a quelle scritte color smeraldo. Sembrava una scrittura cosi reale, non stampata dalla fotocopiatrice -come di certo avrebbero fatto le mie amiche- che per un momento pensai che quelle parole ... no, era un'idea stupida.
Ricacciai subito quei pensieri nel cestino delle "cose praticamente impossibili" del mio cervello e continuai a salire le scale fino a quando non arrivai alla porta della casa del terzo piano, la mia.
Entrai. Mia madre era seduta sul divano a leggere un libro su come curare le malattie con metodi naturali. Mi avvicinai e gli misi la lettera sotto il naso, lei sobbalzò e mi sgridò per le mie costanti apparizioni a sorpresa, dopo, i suoi occhi caddero sulla lettera.
 Dopo aver posato lo sguardo sulla scritta smeraldo, mi guardò con aria interrogativa.
- E questa che specie di lettera sarebbe?- disse ridendo – non è che per caso ha a che fare con quel famoso Harry Potter di cui parli praticamente ogni giorno?
-Già!- dissi esultando di gioia – Appena l'ho vista avrei voluto mettermi a gridare per la felicità, è incredibile.. è cosi dettagliata e perfetta che sembra quella vera- dissi con un tono speranzoso, pur  sapendo di star dicendo cose molto stupide.
-Si certo, come no! – mi imbeccò divertita la mamma- Beh io penso che le tue amiche abbiano pensato di farti uno scherzo. Chiamale e scopri chi è stato, sono curiosa anche io di sapere come sono riuscite a farla -sorrise
-Si pensò che lo farò, dopo aver contemplato per bene il resto della lettera.-
Mi incamminai verso camera mia, entrai e mi richiusi la porta alle spalle. La stanza profumava di Lavanda, il solito detersivo che mamma usa per lavare a terra. Mi sedetti sul letto e incominciai ad aprire con mani tremanti la lettera, era così perfetta.. troppo perfetta. Dopo averla aperta trovai proprio quello che mi aspettavo. 
Mrs N. Harrison
Cameretta vicino al balcone Terzo piano
256 London Street
Bristol

Aprii gli altri fogli di pergamena -così sembrava – e trovai scritto l'occorrente necessario per Hogwarts, data , ora e stazione per l'Hogwarts Express.
 La felicità tornò in un baleno, tutto in mio corpo era in preda all'eccitazione.. "Smettila" pensai "è solo uno scherzo delle tue amiche".
Già,uno scherzo. Come avrei voluto non doverci credere.
Mi ritrovai a fissare la lettera mentre la mia mente vagava a tutta forza verso i corridoi di Hogwarts, le aule, il lago, le case, e la Sala Grande. Un rumore proveniente dal salotto mi fece ritornare alla realtà, era l'aspirapolvere che mia madre aveva acceso per pulire la stanza. Tornai ai miei felici pensieri, sdraiata sul mio soffice letto con ancora la lettera in mano. Dopo svariati minuti i pensieri si sfocarono e la mia mente si spense, e mi addormentai con ancora la lettera in mano.
Quando mi svegliai erano ormai le cinque del pomeriggio perciò dovevo aver dormito per ben due ore.
Quando mi alzai trovai la lettera afflosciata a terra, la raccolsi e la appoggiai sulla mensola piena di libri. Andai in cucina per cercare qualcosa di dolce da sgraffignare. La casa era vuota, c'ero solamente io.
Davanti al frigo trovai un bigliettino che aveva lasciato la mamma con su scritto "Sono andata ad una riunione di lavoro, tornerò stasera prima di cena". Quella era la prova che mia madre mi conosceva bene, e sapeva che sarei andata a cercare qualcosa da mangiare quando mi fossi alzata, infatti aveva lasciato il bigliettino sul frigo.
Lo aprii e trovai la torta alle mele che mamma aveva fatto il giorno prima e che papà aveva quasi mangiato tutta. Presi l'ultimo pezzo e cominciai a mangiarlo con molto piacere. Mi sedetti sul divano, stavo per accendere la tv quando il campanello suonò. Mi alzai goffamente e andai ad aprire la porta. L'ultimo gustoso pezzo di torta cadde a terra, la bocca mi si spalancò mostrando i pezzetti ormai pronti per essere ingoiati e un gridolino partì dalla mia gola. Davanti a me, un vecchio signore con indosso una lunga veste color turchese con un sottile cinturino di corda stretto alla pancia, aveva una lunga barba bianca che gli arrivava fino alla vita e portava un paio di strani occhiali a mezzaluna. In quel momento non avevo dubbi, davanti a me avevo il mago più potente di tutti i tempi, Albus Silente.

Hogwarts esiste.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora