Capitolo 10

5.4K 292 65
                                    

I Serpeverde battevano le mani sul tavolo, gridavano e facevano festa, ma una parte di loro non era molto contenta della novità, e osservava la scena con poco entusiasmo. 
Ero troppo confusa per capire cosa stava succedendo. 
Ylena mi scosse e mi richiamò più volte. Sobbalzai e scattai all'impiedi, qausi in preda al panico. E intanto Harry era appena arrivato al tavolo, e stava prendendo posto vicino a me. 
Ron ed Hermione, dall'altro lato della stanza, ci guardavano meravigliati e delusi. 
- No.. nonononono. NO! - mi voltai verso Harry e lo presi dalle spalle -Perchè? PERCHE'? Diooo. Sai che significa? No, nonono, no.
- Ma cosa.. - azzardò a ribattere lui, ma lo zittii con un cenno della mano e mi buttai sulla panca. 
Possibile che il mio arrivo aveva già cambiato le cose? Sì, avevo cambiato praticamente tutto. No no no. 
Presi a fissare il piatto vuoto davanti a me. Silente aveva iniziato a parlare, ma non ci feci molto caso. Notai solo che quando la voce smise di riecheggiare nella stanza, il cibo apparve sul tavolo. 
Fu una scena imperdibile, ma se non fosse per quello che era appena successo, magari l'avrei vissuta in modo diverso. 
Con la coda dell'occhio intravedevo Harry voltare la testa e guardarmi, ma non ricambiai mai lo sguardo. 
Cacciai un pò di purè nel piatto, insieme ad una coscia di pollo ed iniziai a mangiare. 
Nonostante l'angoscia del momento, mi gustai quel delizioso pollo arrosto. 
Pollo.
Alzai la testa e vidi Ron ingozzarsi come se non avrebbe più potuto mangiare in vita sua, e di lato, Hermione che una volta dava un morso, una volta lo guardava disgustata.
Finii di cenare e sospirai, poi mi girai verso Harry.
- Perchè sei finito quì? - iniziai
-Perchè sei così allarmata? Da come parlavi di questa casata, non sembrava tanto male. Hai cambiato idea all'improvviso?
Lo ignorai e aggiunsi - Non... non hai pensato nemmeno un secondo al fatto che non avresti voluto finire quì? Cioè... quando il Cappello ti ha detto che dovresti finire in Serpeverde, tu non ci hai pensato su?
Harry sembrava confuso. Mi guardò e poi rise.
- No. Cioè, si.. all'inizio ci ho pensato,ma poi ho ricordato ciò che hai detto tu e non ci ho dato molta importanza. Ma... aspetta, tu come fai a sapere che il Capello mi ha detto che sarei stato bene in Serpeverde?- 
Merda. E adesso? Oh Nicole, saranno anni duri questi. Dovevo risolvere tutto immediatamente. 
Aprii la bocca per risponde, ma mi fermai. Un ricordo improvviso mi trapassò la mente come un fulmine. Mi girai verso il tavolo degli insegnanti, in cerca di lui, poi lo vidi. Il turbante in testa lo faceva sembrare più ridicolo di quanto non lo fosse già. Mentre mangiava, lanciava degli sguardi quà e là, fin quando non intercettò il mio. Sussultai, e richiusi immediatamente la bocca, mentre mi giravo verso Ylenia. Mi buttai sopra di lei, con le braccia intorno al suo collo. 
Lei tossì e mi scansò.
-Stavo per soffocare! Ma che ti prende? - sbottò irritata. Doveva ancora avercela per non esser capitata in Corvonero. 
-Scusa, io... lascia perdere.- 
Stavo per alzarmi, quando una mano mi riportò giù.
-Non hai ancora risposto alla mia domanda - disse Harry
- Quale domanda? - Il mio stato confusionario era pari a quello di mia madre quando vedeva la mia stanza dopo essere rimasta tutto il giorno a casa. 
- Quella del... ah lascia stare, magari avrà parlato anche a te.- Percepivo tristezza nella sua voce.
Non riuscivo più a dire niente. Allontanai di nuovo lo sguardo, e osservai Fred e George schizzarsi succo di zucca a vicenda. Hermione parlare con Lavanda, e Ron continuare a mangiare.
La tentazione di voltarmi di nuovo verso il tavolo degli insegnanti era forte, ma mi trattenni. 
Pochi minuti dopo, arrivò il dolce. Assaggiai un pò di melassa, e posai la forchetta. 
Studiai tutte le faccie che circondavano il nostro tavolo.  
Arrivai a Pansy, e alzai il sopracciglio. Rideva e saltellava come una stupida, lanciandosi su Draco, seduto vicino a lei, ad ogni battuta squallida che faceva. 
Cominciai a sentire il peso di quegli anni sulla coscienza. 
Non sapevo come sarebbero andate le cose d'ora in poi, nè se avrei avuto gli amici che mi aspettavo, ma una cosa era certa... io e Pansy non saremmo andate d'accordo nemmeno sotto l'incantesimo di un filtro d'amore. 
Silente si alzò e annunciò
- La cena è appena conclusa. Vi auguro una buonanotte, e che sia per i nuovi arrivati uno splendido inzio, e per i vecchi alunni un magnifico anno nuovo. 
Alla fine dell'annuncio, tutti i ragazzi in sala si alzarono contemporaneamente dirigendosi verso l'uscita. 
Mi alzai e raggiunsi l'uscita insieme ad Harry. 
-Beh, adesso dove si va?
Harry non fece tempo a rispondere che la voce di un ragazzo ci raggiunse 
-Primo anno! Primo anno, Serpeverde! Sono caposcuola! Primo anno! 
-Credo che dovremmo seguire lui - indicò Harry 
Anuii e ci avvicinammo al ragazzo, che dopo aver radunato tutti i novellini ci guidò verso i sotterranei. Durante il cammino, ci imbattemmo in diverse disgrazie.
Draco Malfoy ci raggiunse e si piazzò davanti, continuando a camminare all'indietro. 
- Chi l'avrebbe mai detto? Harry Potter in Serpeverde! Il destino vuole farti diventare una vera star, Potter. E credo voglia anche aiutarti a seguire la giusta strada. Che ne dici di diventare amici? Non c'è bisogno che tu ti faccia vedere con... lei. - il suo sguardo non era dei più gentili.
- Oh grazie, anche tu mi stai simpatico. Ma, oh, dove sono i tuo amici per la pelle? Ti hanno scaricato già dal primo giorno? - il mio tono sarcastico lo infastidì tanto da far ricomparire quel famoso ghigno sulle labbra. 
Adoravo quel ghigno, e facevo fatica ad ammetterlo.
- Non aspettarti un anno di rose e fiori, schifosa sanguemarcio. 
- E tu non aspettarti che rimanga male ad ogni tuo "schifosa sanguemarcio". Non mi può fregare di meno se sono una mezzosangue o no, e non sarai di certo tu a farmelo pesare. 
Draco, che non si aspettava di certo una risposta del genere, rimase per alcuni secondi allarmato. Poi si voltò verso Harry 
- Intendi davvero rimanere con questa gente? 
Harry mi guardò e sorrise
- E' di sicuro più in gamba di te. 
Il biondino, furente di rabbia, ci lanciò un ultima occhiataccia, e partì spedito verso l'inizio della fila. 
- Direi che come inizio, è andato abbastanza bene - disse Harry continuando a sorridere. 
- Se lo dici tu - sorrisi anch'io
Arrivamo davanti ad un quadro, non sapevo bene cosa rappresentasse, visto che ero in findo alla fila, ma riuscii a sentire la parola d'ordine. "Vincitore
- Vincitore... molto originale - ironizzò Harry 
Mugghiai in risposta, e varcammo il passaggio. 
La sala comune era oscura...tetra...e verde. Non era male, ma non era il genere di atmosfera che ti fa sentire a tuo agio. Ci scambiammo delle occhiate, e in quel momento sperai che la depressione non si impadronisse di me, in quegli anni.
- Bene, questa è la porta per il dormitorio dei ragazzi, mentre, questa a sinistra sulla piccola scalinata, è delle ragazze. Troverete tutte le vostre cose vicino al vostro letto. Buonanotte.
Draco fu il primo ad entrare nel dormitorio dei maschi, e in quel momento mi sorse una domanda. 
Harry sarebbe stato nella stessa stanza di Draco? E, cosa più importante...
IO sarei stata nella stessa stanza di Pansy? Oddio. 
- Allora... beh, buon primo anno Harry. 
-Già, buon primo anno anche a te. - e si avviò verso il dormitorio. Si rigirò e aggiunse - ci vediamo domani. 
-A domani - risposi. 
Cercai Ylenia e la raggiunsi. Entrammo nel dormitorio insieme,e scoprimmo di essere nella stessa stanza.
Nessuna traccia di Pansy. Speravo solo che anche a Harry fosse andata bene. 
Sistemai le mie cose, misi il pigiama che trovai sulla sedia accanto al bel letto a baldacchino verde e argento, e dopo aver augurato la buonanotte ad Ylenia, mi coricai. 
Fu in quel momento che iniziai a piangere. Piangevo perchè ce l'avevo fatta, perchè ero lì. Piangevo perchè avevo conosciuto le persone che mi avevano cambiato la vita. Piangevo perchè tutto era andato storto. Piangevo perchè alla fine avrei giocato davvero una partita di cui non sapevo niente. E in quel momento, avevo paura. 

Hogwarts esiste.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora