“Cielo, sei bellissima.”
Aprii gli occhi, ritrovandomi davanti Dennis il dissociativo.
“Se non fosse per il mio capo, ti avrei già fatta mia.”
”Cosa? Il tuo capo?”
“L'uomo al piano di sotto” sussurrò “sta aspettando la sua sposa.”
“Ma io non sono una sposa…” risposi alzandomi da terra con la certezza che non volesse farmi niente di male, fortunatamente.
“E questo cosa ti sembra che sia?” rispose guardando la mia camicia da notte bianca.
Poi i suoi occhi iniziarono a riempirglisi di lacrime.
“cazzo l'ho trovata, la sposa perfetta!” urlò di gioia andando via velocemente.
A completare l'opera mancava solo questo presunto Leader.
Dato che evidentemente fossi una specie di “prescelta”, non mi restò altro da fare se non seguire Dennis.
Magari il suo capo sapeva dove si trovasse Eddie, o Mike.
Scesi le scale, ritrovandomi probabilmente nell'ala vecchia del manicomio. Da dietro una porta potei sentire Dennis parlare con qualcuno.
Era una donna.
“Una sposa? Credi che così guarirà?” chiedeva lei.
“Lo spero per lui.”
Poi aprì la porta, e io da fuori potei notare che non vi era nessuna donna dentro la stanza, ricordando che Dennis fosse affetto infatti da personalità multipla.
Con mia grande sorpresa mi sorrise amorevolmente, e andò via.
Chissà quante bastonate gli aveva dato il suo capo affinché si mostrasse così gentile con una sua ipotetica “sposa”.
Continuai a camminare, finché non raggiunsi l'ennesima scala che portava ad un'area buia e fredda.Qualcosa la rendeva meno deserta rispetto alle altre.
A parte il suono di una canzone al giradischi, macchine da cucire e tessuti apparivano sui tavoli in modo ammassato e disordinato; nelle pareti e sparsi anche nel pavimento vi erano dei disegni di abiti da sposa, fatti anche molto bene ad essere onesta.
Ma chi avrebbe mai potuto disegnarli? Un Variante? Risi solo al pensiero, immaginando un ipotetico Chris Walker passare le sue lunghe e noiose giornate a fare schizzi di vestiti seduto comodamente su una poltrona.
Era tutto troppo strano. I Mutati non riuscivano nemmeno ad aprire una porta, e poi sapevano disegnare?
Eppure, erano fatti così bene, proprio come quelli di…Eddie?
Che li avesse fatti lui? E quindi era ancora vivo?
Più avanzavo e più aumentava la speranza di poterlo vedere spuntare da dietro un angolo, e magari poterlo abbracciare, se me lo avesse permesso.
Ma ciò che riscontrai più avanti fu forse la scena che mi inquietò maggiormente nel corso del mio viaggio tra gli horror del Mount Massive.
Su un tavolo vi era il corpo di una donna nuda in tipica posizione da travaglio, senza testa, che era invece posizionata tra le due gambe, a far significare, forse, l'ipotetico bambino nato. E poi, accanto a lei, il manichino di uno sposo, anch'egli senza testa.
Davvero la mente di Eddie avrebbe potuto mettere in atto una scena simile?
Più avanti entrai in una stanza piena di sedie, e alla fine di essa vi era un manichino con indosso un vero e proprio abito da sposa, compreso di velo. Ma aveva fatto tutto lui? E perché? Poi sentii dei passi dietro di me, qualcuno si stava avvicinando.
“Finalmente sei arrivata. La mia sposa.” parlò.
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Outlast: we will be beautiful, darling.
Fanfiction/PRIMA FANFICTION ITALIANA SU OUTLAST/ Hope Dixon è una giovane psichiatra che viene assunta al misterioso Mount Massive Asylum, sperduto tra le montagne del Colorado. Ciò le permetterà di scoprire un terribile segreto che si cela da anni nel cuore...