Birthday present.

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'Gianluigi Donnarumma!' urlo per la decima volta nel giro di cinque minuti al ragazzo dietro di me.
'Mi hai volontariamente bendata e non sai neanche guidarmi nel posto da te desiderato!' continuo 'È la decima volta che mi fai andare contro il muro!'

'Lo so Els ma sto facendo due cose contemporaneamente'
'E fanne solo una!'
'Non posso Els, è complicato!'

Sbuffo. A volte non lo sopporto proprio questo ragazzo.

'Io ti picchio' continuo.
'1.70 contro 1.96?' dice riferendosi alla nostra differenza di altezza.
'Il fatto che tu sia più alto di me non implica che io non possa picchiarti'
'Ma implica che io possa batterti'
'Non per forza; ti ricordo che io faccio boxe da quando ho 12 anni. Questo implica che io abbia più strategia di te che fai il calciatore, precisamente il portiere'
'Si ma questo non implica che se ti tiro un pugno in faccia per farti stare zitta non ti faccia male'

Sbuffo.
Mi ha spenta.
Sento qualcuno ridere e so di sicuro che non è Gigio ma non ci do molta importanza.
L'ho soprannominato 'il misterioso accompagnatore'.

'Gigio' inizio non sopportando il silenzio che si era creato
'Eh dimmi'
'Mi puoi dire dove mi stai portando?'
Lo sento sbuffare.

'Ti ricordi quando ci siamo trasferiti o meglio, tu ti sei trasferita insieme a me, a Milano perché ho iniziato a giocare a livelli alti nel Milan?'
'Certo' ma che è? Scemo?
'E che tu mi rompevi sul fatto che non ti portassi a Milanello'
'Sì, se vuoi ricomincio'
'Oh che palle, ti sto raccontando un cosa seria'
Rido.
Se ci penso, non sono mai riuscita a tenere un discorso serio con questo ragazzo.
'Continua' lo incito.

Lui fa esattamente il contrario di quello che gli ho appena detto.
'Senti Gianluigi, se non mi vuoi dire dove mi stai portando parla di qualcos'altro'
'Potevi vestirti meglio'
'Stai scherzando vero?' urlo gesticolando e, per sbaglio, la mia mano va a finire contro il muro.
'Cazzo che male!' dico massaggiandomela.
'Elena! Modera il linguaggio!'
Ignoro il commento del mio migliore amico e continuo il mio discorso.

'Tu mi hai praticamente sequestrata da casa! Tra l'altro quando mi hai fatto entrare in macchina stile CSI mi sono sentita una criminale, spero non fossi tu a guidare visto che hai diciott'anni da due giorni. E poi mi stai dicendo che mettersi la mia maglia degli ACDC nera insieme alla bandana e ai pantaloni strappati del medesimo colore con le vans grige significa non vestirti bene?'
'In questa occasione sì'
'Mi metti ansia' dico concludendo il discorso.

Restiamo in silenzio per altri cinque minuti finchè Gianluigi e "il misterioro accompagnatore" non decidono di fermarsi e di fermare anche me, se no penso che sarei andata avanti a caso, fino a schiantarmi contro il muro.
E non sarebbe stato divertente, affatto.

Sento il cigolio di una porta e Gianluigi mi spinge leggermente in avanti per farmi entrare in una stanza.

'Insomma ti ricordi quando mi rompevi per farti venire a Milanello?'
Sbuffo, sto qua è rincoglionito oggi.
'Sì Gigione, me lo ricordo'
'Ecco, volevo farti entrare a Milanello il giorno del tuo diciottestimo' dice allentando il nodo della benda.
Ci metto poco a capire quello che sta cercando di dirmi.
'Questo significa che-'
'Che sei dentro a Milanello e che appena ti leverò la benda vedrai coi tuoi occhi la struttura e tutta la squadra'

Il mio cuore perde dieci battiti quando Gianluigi pronuncia l'ultima frase.
Mi accorgo che, stranamente, il mio migliore amico fa fatica a scogliere il nodo della benda.

Approfitto del suo momento di difficoltà per fare una cosa che poche volte faccio nella vita: mi giro di scatto e senza lascirgli tempo di aprir bocca lo abbraccio, forte, come se fosse l'ultima che lo vedo.

Questo ragazzo è stato come un fratello per me, ci conosciamo dall'asilo nido e non ci siamo mai persi di vista; un privilegio che a pochi capita.

Quando si è dovuto trasferire a Milano ero distrutta; insomma io a Castellammare e lui a Milano, era troppo lontano per i miei gusti.

Rimasi qualche anno a Castellammare poiché non potevo andarmene di casa a 14-15 anni; insomma non potevo neanche lavorare.

Poi, qualche giorno dopo aver compiuto 16 anni, come se avessimo le menti collegate, ci venne un'idea: e se io fossi andata a vivere a Milano insieme a lui?

E così fu: mi trasferii a casa sua con la sua famiglia.
Io mi offrii di trovare un lavoro e contribuire con le spese ma lui non volle, fatto stà che non lo ascoltai e diedi ripetizioni per un anno e mezzo e feci qualche lavoretto estivo.

E mentre lo abbraccio ripenso a tutti i momenti passati insieme, belli o brutti che siano, l'importante è che ci sia lui in questi ricordi.

Come quando stavamo correndo per il parco perché stavamo giocando a nascondino e io sono caduta sopra il fango; avevo una maglia bianca quel giorno.

Oppure quando il mio primo ragazzo mi lasciò.
Mi ricordo che quel giorno mi disse 'Tranquilla, il mare è pieno di pesci'
E io, postiva come sempre, gli risposi 'Ma l'inquinamento li sta uccidendo tutti'

E pronuncio quella frase, che fatico tanto a dire perché non mi fido delle persone e delle decisioni che possono prendere nei miei confronti:

'Ti voglio bene Gianluigi, tanto bene'

Mi accorgo che inizialmente rimane spiazzato dalle mie parole, ma poi mi stringe forte a se e risponde:

'Anche io Els, tanto'

Accenno un sorriso.

'Ma ora basta!' dice sciogliendo l'abbraccio 'C'è una squadra che ti aspetta!'
Mi volta in modo che io gli dia le spalle e finalmente scoglie il nodo della benda.

I'm baack.
ditelo che vi è piaciuto, ditelo.
no okay, è un po' strano, lo so.
coomunque credo che pubblicherò una volta a settimana bc sì. comunque ho altri capitoli nelle bozze già pronti eeeh.
comunque lo so che shippate Elena e Gigio.
c'è che li shippa e chi mente.
comunque ho detto troppe volte comunque.

okay è appena venuto un amico di mio padre ed oltre ad essere alto 6373727 metri cubi appena gli ho stretto la mano mi fa 'posso darti un bacio?'
ma
ma
boh.
ci sentiamo funzs.
bacini stellari,
sofia.💗
p.s. ho modificato il capitolo, praticamente dove Elena dice 'spero non fossi tu a guidare visto che hai compiuto gli anni due giorni fa' all'inizio c'era scritto 'un giorno fa' e niente, poi capirete.
vi lovvo.

Strong|| Davide Calabria Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora