'Quanto posso amare il sabato pomeriggio?' commento sdraiandomi sul divano della sala relax di Milanello ancora con la cartella sulle spalle. 'Ciao anche a te Elena' mi saluta Carlos col suo accento spagnolo. 'Mhmh' mugugno di risposta. 'Avete sentito che Alessandro vuole presentarci Francesca?' chiede Manuel tranquillamente.
Scatto a sedere sul divano in un nanosecondo. 'Oggi?' chiedo guardandolo. 'Mh, boh penso di sì' risponde continuando a guardare il telefono. 'Ma questo è tutto pazzo' commento frugando nel mio zaino. 'Cos'hai Els?' chiede Davide entrando nella stanza. 'Devo solo trovare...Eccolo!' esclamo estraendo l'astuccio blu dove tengo un trucchi di emergenza. 'Non lo farai davvero' commenta Davide capendo le mie intenzioni. 'Amore della mia vita, luce dei miei occhi, gioia giornaliera, hai visto come sono conciata?' chiedo cercando lo specchietto. 'Sì, beh' inizia. 'Appunto, sono appena tornata da scuola, sono un disastro. Probabilmente sembro un barbone in questo momento e non ci tengo a sembrare un barbone davanti a una nuova persona' rispondo passandomi la matita.
Nel momento esatto in cui rimetto l'astuccio sento la cartella Alessandro apre la porta della stanza e cala il silenzio. Dietro il biondo vado comparire una ragazza mora molto più bassa di Alessandro, più o meno di quindici centimetri. Osservo Francesca con un sorriso: i capelli mori le ricadono delicatamente sulle spalle mentre i suoi occhi vispi dello stesso colore dei capelli vagano in giro per la stanza.
'Ragazzi c'è un silenzio tombale qui dentro. Un cimitero è più rumoroso di questa stanza in questo momento' commenta il biondo provocando la risata della ragazza.
Decido di fare un passo avanti e di rompere il ghiaccio. 'Ciao sono Elena, l'unica presenza femminile qui dentro da Febbraio quindi sono molto felice che ci sia qualcun altro con cui sclerare di cose assurde che posso capire solo le ragazze' mi presento porgendole la mano. Lei me la stringe sorridendo. 'Francesca' sussurra poi.
'Allora' inizio prendendola per mano 'Quello là, sdraiato stile elefante sul divano è Manuel Locatelli' dico indicando il riccio. 'Quello altro 120 metri che a momenti non sta sul divano è Gianluigi Donnarumma, il mio migliore amico' indico il moro. 'Quel nanetto lì è Jack Bonaventura' dico ricevendomi un'occhiataccia. 'Quel riccio dagli occhi blu che sta illegalmente frugando nella mia cartella è il mio ragazzo nonchè Davide Calabria' dico indicadoglielo per poi ricevere un bacino volante.
'Quello che smanetta con cellulare è Mattia Da Sciglio' commento non ricevendo nessuna risposta dal sottoscritto. 'E gli altri non ho voglia di presentarteli, si presenterrano da soli' commento facendo spallucce e sedendomi sul divano.
Francesca, un po' spaesata, si siede di fianco a me. 'Ci sai giocare a Fifa?' chiede Davide sedendosi di fianco a me. 'Sempre a questo pensi' commento alzando gli occhi al cielo. Francesca ride e poi risponde 'Un pochino' 'Io e Francesca contro Alessandro e Davide; Niente ma o se o altre parole che non voglio sentire. Così è' commento alzandomi e prendendo i controller.
***
'Cala ti sei fatto battere dalla tua ragazza?' chiede Mattia ridendo. 'Siamo fantastiche' esulto dando il cinque alla mora di fianco a me. 'Ovviamente avete barato' commenta Alessandro innvervosito. 'Solo perché perdi tu non voul dire che gli altri barano' dice ridendo Francesca. 'State zitti! Io ho voglia di pizza quindi la ordino. Qualcuno la vuole?' chiedo guardando i presenti che annuiscono tutti assieme. 'Ottimo. Margherita per tutti così voi atleti non ingrassate troppo altrimenti il mister mi uccide' dico ridendo e prendendo il telefono. Sarà una lunga serata.
EHI SCUSATE SE NON HO AGGIORNATO MA NON HO NEANCHE AVUTO IL TEMPO DI SCRIVERE PERCHÉ L'INGHILTERRA MI STA UCCIDENDO.
volevo solo allegarvi delle mie foto mentre mangio del cibo inglese.
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si, quella è pasta in scatola e sì, quella è la mia faccia schifata mangiando pasta in scatola con pollo fritto.
