'Che schifo' commenta Gigio dopo che io e Davide ci siamo dati il terzo bacio di seguito nel giro di cinque minuti.
'Ma hai anche tu la ragazza' sbotto appoggiando la testa sulla spalla di Davide e tirando un po' più sù la coperta.
'Di sicuro non la limonavo dopo due giorni che stavamo insieme' ironizza.
Sbuffo e guardo l'orologio.'Ragazzi, devo andare a casa a studiare, purtroppo' comunico ai presenti 'Quindi Gigio, alzati e accompagnami a casa'
Con poca voglia sposto la coperta calda dal mio corpo e mi alzo per raggiungere Gigio.
'Ehi, dove vai?' mi chiede il riccio.
'Scusa' mi avvicino a lui e gli do un bacio.
'Ci vediamo domani' sussura a pochi centimetri dalle mie labbra per poi ribacarmi.
'Ciao' dico sorridendo.Raggiungo Gianluigi che mi mette un braccio attorno le spalle e mi schiaccia contro il suo petto.
'Geloso?' chiedo ridendo.
'Mai nella vita' risponde molto calmo.
'Aspetta Gigio!'
'Cosa?' chiede preoccupato.
'Hai il figlio rosa, questo significa che puoi guidare solo con un guidato esperto alla tua destra' dico girandomi verso Davide che subito si alza e ci viene accanto.
'Se insistete' dice ptendendomi la mano.
Immediatamente sorrido.
'Sembri più felice con lui' mi sussurra Gigio.
'Lo sono' rispondo stringendo di più la mano del riccio.***
Chiudo il libro di letteratura Tedesca. Dopo aver studiato tutta la vita e le opere di Kant ho il cervello fuso, sono più che sicura che mi interroghi visto che l'altra volta mi sono giustificata.
Ho finito tutti i compiti in due ore e mezza ma ho bisogno sicuramente di ripetere tedesco con qualcuno, e quel qualcuno so perfettamente chi è.Prendo il telefono e chiamo Davide.
'Ehi Davidino'
'Dimmi amore'
Sorrido al soprannome
'Come mi hai chiamata?'
'Io non ti ho proprio chiamata'
'Lasciamo stare, vieni a casa mia che devo ripetere Tedesco e mi serve qualcuno. Non stai facendo allenamendo vero?'
'No tranquilla, arrivo'Nel mentre che aspetto Davide devi so di preparare un thè, si deve sorbire almeno trenta minuti di letteratura tedesca e non è sicuramente una passeggiata, soprattutto il tedesco in sé non è una passeggiata.
Metto anche delle foglie di insalata nella gabbia del criceto, teoricamente dovrebbe mangiare solo il suo cibo, ma è obeso e il cibo lo mangia così velocemente da testare senza, quindi mi tocca dargli cibo in più.
Nel momento esatto in cui stavo per mettere lo zucchero nel thé suona il campanello e mi precipito subito ad aprire.Appena vedo Davide davanti a me mi alzo in punta di piedi per dargli un bacino a stampo.
'Amore' sussura lui.
'Cosa?' chiedo confusa.
'Ti ho chiamata amore prima, al telefono'
Sorrido e gli do un altro bacio.'Metti pure il giubbotto sull'attaccapanni io vado a mettere lo zucchero nel thè.
Va bene hai frutti di bosco?' chiedo mentre vado in cucina.
'Va benissimo' risponde lui.Gli passo una tazza e gli faccio cenno di seguirmi fino in camera.
Appena prendo un sorso del thé per poco non lo sputo.
'Che schifo! Davide dammi la tazza ho messo il sale al posto dello zucchero' dico ridendo.
Lui prima guarda la tazza, poi scoppia a ridere e me la passa.
Verso il thé nel lavandino e ci appoggio le tazze.'Entra pure' dico appena Davide si trova davanti alla porta.
'Ah, cioè me la aspettavo diversa' dice sedendosi sul letto.
Adesso che ci penso non sembra un camera di una ragazza adolescente.
Il letto e il muro sono rigorosamente bianchi mentre le mensole sparse a caso per la stanza, l'armadio e la scrivania sono grigio chiario.
'Già, gli unici colori vispi qui dentro sono le copertine dei libri' commento prendendo il libro e gli appunti di tedesco.
'Sei pronto?' dico mettendomi davanti a lui.
'Prontissimo' risponde prendendo il libro 'Inizia pure'Inizio raccontandogli la vita dell'autore: dove e quando è nato, le opere che ha scritto e argomenti del genere.
Ogni tanto mi corregge qualche caso ma per il resto va bene.
Poi inizio a descrivere le sue opere e credo che quella sia la parte più noiosa perché vedo che Davide fa fatica a seguirmi ma, con un po' di buona volontà, mi ascolta fino alla fine.'Okay sono esausta' commento sdraiandomi sul letto.
'A chi lo dici' dice sdraiandosi verso di me, avvicinandomi a lui e dandomi un bacio sulla fronte.
'E tutta questa dolcezza?' domando accoccolandomi sul suo petto.
'Sei vuoi la smetto' risponde.
Gli do un leggere schiaffo e subito dopo ride.
'Scemo' commento 'Cosa facciamo?' gli chiedo subito dopo.
'Non lo so' mi risponde accarezzandomi i capelli.'Hai molto classici' commenta osservando i vari scaffali.
'Mi sembra ovvio'
'Hai molti libri di Shakespeare' dice alzandosi dal letto per andare a vederli.
'Parti dai più famosi tipo Romeo e Giulietta'
'Se tu mi ami non mi importa che essi mi scoprano. Meglio perdere la vita per mezzo del loro odio che sopravvivere senza poter godere del tuo amore' ripeto a memoria una frase di Romeo.
Lui mi guarda, sorride e poggia il libro.
'Amleto' continua.
'Dubita che le stelle sian fuoco, dubita pur che il sole muti loco, e sospetta che il vero sia bugia: non dubitar della passione mia' e, ripetendo la frase di Amleto, mi avvicino a lui.
'Macbeth' continua osservandoli attentamente.
'Nulla si é ottenuto, tutto é sprecato, quando il nostro desiderio é appagato senza gioia. Meglio essere cio' che distruggiamo, che inseguire con la distruzione una dubbiosa gioia. 'Cala il silenzio per qualche secondo mentre ci guardiamo negli occhi.
'Sei fantastica' mi dice sorridendo
Aggrotto le sopraciglia 'Perché?'
'Perché mi sopporti tutti i giorni ovviamente, e perché sei fantastica e basta'
Detto questo mi da un bacio e ritorna sul letto dove penso che passeremo tutto il pomeriggio.BABIES
sto scrivendo questo pezzo di cacatine varie Venerdi con una caviglia slogata, ma io dico, QUANTO POSSO ESSERE SFIGATA DA UNO A SFIGA SUPREMA?
(chi mi segue su insta può aver visto il disagio)ContiContiContiConti😍
Boh credo di aver capito che Gigio ritorni ma okay non so cosa dire
E niente adesso (Lunedì) sono a Vicenza e niente pubblico oggi perché sto per finire i giga e niente
bacini stellari,
-sofia💗
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Strong|| Davide Calabria
Fanfic《L'amour est une rose Chaque pétale une illusion Chaque epine une realité 》