Worst best friend.

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Spalanco la porta della stanza facendo perdere dieci anni di vita a tutta la squadra.
'Dov'è lui?' chiedo guardandomi intorno
'Dov'è c-' non faccio finire la frase a Manuel che individuo Gianluigi, seduto comodamente su una poltrona.
Mi avvicino a lui, lo prendo per un orecchio e lo porto fuori dalla stanza.

'Per quale motivo, dammi un motivo valido' gli dico cercando di restare calma.
'Volevo farvi conoscere meglio, insomma tu lo idolatravi molto e pensavo che avresti apprezzato e-'
'Gianluigi non era necessario tutto questo'
'Lo so ma-'
'Niente ma, ho appena fatto una figura di merda con Davide e non è stato piacevole'

Lui rimane zitto e la cosa più intelligente che mi viene in mente di fare è girare i tacchi e cercare l'uscita di Milanello, consapevole che se fossi rientrata, avrei rovinato l'atmosfera che si era creata precedentemente.

                            ***
Saranno circa 20 minuti che cammino da sola per strada e sto letteralemente congelando.
Per quanto sia bella, la maglia di Davide non tiene molto caldo.
Potrei chiamare Gianluigi, ma sono troppo orgogliosa per farlo.
E proprio mentre sto pensando se farlo o no una macchina nera si ferma di fianco a me.

'Elena' mi chiama una voce che riconosco come quella di Manuel.
Quando mi giro ne ho la conferma.
Lo guardo senza dire una parola.
Noto che non guida lui, ma Davide.
Certo che quello è proprio ovunque.
'Che ne dici di salire? C'è Pliz dietro che ha insistito per venirti a cercare'
'Non è vero!' sento urlare Alessandro dai sedili posteriori.
Continuo a guardarlo in silenzio.
'Abbiamo il tuo giaccone' e con una sola frase mi convince.
'Va bene' dico con un piccolo sorriso
'Sì!' urla Manuel battendo le mani contro la porta.

La scena che vedo poco dopo è alquanto esilarante: Davide tira un coppino a Manuel dicendogli 'Cretino, questa è la mia macchina'

Apro la porta ridendo e appena entro in macchina saluto Alessandro, che sta morendo dall risate come me.

Appena salgo mi metto il giaccone e finalmente, sento un po' di calore.
'Cristo che freddo' affermo
'Forse uscire con solo la mia maglia addosso non è stata una bella idea' commenta Davide.
Rimango in silenzio non sapendo cosa dire.
'Ah comunque, nel bagagliaio c'è la maglia degli ACDC. Abbiamo preso anche quella' continua il terzino.
'Oh, grazie'

Passano cinque minuti in silenzio finchè Alessandro non prende la parola : 'Dove andiamo?'
'Non lo so, Davide dove andiamo?' chiede Manuel.
'Non lo so, Elena dove andiamo?'
mi chiede Davide.
'A me lo chiedi? Sono l'ultima che è salita in questa macchina'
'Okay, cosa vuoi fare allora?' mi chiede Alessandro
Ci penso un po' e poi rispondo 'Rilassarmi'.

Neanche un minuto di silenzio che Manuel urla 'Il mare!'
'Cosa?' chiedo
'Andiamo al mare. Va bene Davide?'
Qualche attimo di silenzio e poi risponde 'Ci sta'.

                              ***

Non so quanto ci abbiamo messo ad arrivare a Cesenatico, non m'importa neanche, so solo che durante il viaggio ci siamo divertiti un casino.
Soprattutto quando Manuel ha acceso la radio, non abbiamo fatto altro che cantare a squarciagola le canzoni più belle.
Poi abbiamo inziato a dieci battute e freddure squallide tipo ' Lo sai che non bisogna mettere una pistola a terra per far diventare il cemento armato?'.

Scendo dalla macchina e inizio a correre verso la spiaggia, nonostante sia Febbraio la spiaggia è stupenda.
Mi fermo solo appena tocco la sabbia con le scarpe per levare quest'ultime;
mi porto il paio di vans grige sulla mano destra e inzio a correre per tutta la spiaggia, mi manca l'estate.
Sentire la sabbia sotto i propri piedi dopo tanto tempo è una sensazione stupenda.

Mi giro per vedere com'è messo il trio dietro di me e li vedo levarsi le scarpe.
Decido quindi di correre verso la riva.
Appena arrivo lascio le scarpe non troppo vicine a me e immergo i piedi nell'acqua gelida.

Noto che i ragazzi stanno venendo verso di me e mi preparo a bagnarli con l'acqua.
Esco dall'acqua, mi tolgo il giaccione e il telefono e li metto vicino alle scarpe.
Torno in acqua e li aspetto.

'L'acqua è fredda?' mi chiede Alessandro
'No, è tiepida' mento, ma se voglio attuare il mio piano devo pur fare qualcosa.
'Okay, mi fido' si avvicina alla riva e nel momento esatto in cui alzo il piede per schizzarlo due paia di braccia mi sollevano.

'Oddio no! Ragazzi lasciatemi!' inizio a urlare in preda al panico.
'Perché mai?' chiede Manuel ridendo
'Perché l'acqua è fredda'
'Dammi un motivo più valido' cotinua Davide
'Perché se no domani non andiamo a correre!' finisco.

Passa qualche secondo prima di volare e finire in acqua.
Mi alzo dall'acqua urlando.
'Io vi uccido!' affermo 'Domani solo Pliz viene a correre con me! Anzi neanche lui, perché era complice!'
Le mie minacce non funzionano perché loro continuano a ridere così faccio la cosa più sensata in quel momento: cotto verso Manuel e lo abbraccio.

'Oddio no! Sei gelida!'
'Lo so' dico stringendolo di più.
'Ti odio' mi dice ridendo
'Grazie, anche io mi amo' gli rispondo facendomi trasportare dalla sua risata.
'Sai una cosa? Mi stacco'
'Oddio grazie' dice mentre mi scollo e lui.
'Per andare verso loro due' dico indicando gli altri due ragazzi.
'Cosa?' chiedono all'unisono
'Correte' li avviso

Appena scattano inizio a rincorrerli.
Non credo di aver mai corso così veloce in vita mia.
E proprio mentre sono vicina a loro, si dividono, Davide fa uno scatto, si gira verso di me e mi prende a mo' di sacco di patate.

'Adesso ti calmi' mi dice col fiatone
'Mollami!' urlo tirandogli pugni sulla schiena che, ovviamente, non gli fanno male.
'Sicura? Hai la maglietta bagnata e non sarebbe una buona indea finire sulla sabbia'
'La tua maglietta' gli dico sottolineando l'aggettivo possessivo.
'Sì ma adesso è tua' dice posandomi a terra.
'Io propongo di cambiarci' afferma Manuel 'Davide tu ce l'hai la divisa di ricambio per le emergenze vero?'
'Sempre amico' gli risponde
'Bene, Elena tu prendi la tua maglia e i pantaloncini di Davide mentre io prendo solo la sua maglia'
'Va bene' dico prendendo il giaccone e le scarpe.

Istintivamente estraggo il telefono dalla tasca del giaccione e guardo le notifiche: 10 chiamate perse da Gigione♡.

EHI
MI È APPENA VOLATO IL CUCCHIAINO DELLA MACEDONIA SUL CUSCINO QUINDI SE NON AGGIORNO MERCOLEDÌ PROSSIMO È PERCHÉ MAMMA MI HA UCCISA

ma oc
gente, 318 letture ssbhehdhwbshsjw
sono calma
waa tra poco finisce scuola
MA IO IL 7 HO VERSIONE
vabbè dai
buona settimana
bacini stellari
-sofia 💗

p.s. andate a leggere Flechazo (non so come si scriva, il mio spagnolo è arruginito) di benincasaantonietta  [AMAMI PERCHÉ SPAMMO LA STORIA] bc è molto cute

Strong|| Davide Calabria Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora