10) Fratelli.

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Beck richiuse la bocca che aveva semi-aperto per la sorpresa o shock, non sapeva come definirlo, e guardò suo fratello Michael dritto negli occhi. Era da tanto che non lo vedeva. La giovane doveva essere di sicuro la sua fidanzata francese, forse sua moglie ora, e se i suoi presentimenti erano giusti quella bambina era la figlia della coppia. Era sua nipote.

Le parole non lasciavano la sua bocca. Aveva immaginato questo momento milioni e milioni di volte, aveva tante cose da dire a suo fratello per quello che aveva fatto e pensava di essere pronto ad affrontarlo, ma non era stato così. Riusciva solo a guardarlo con leggero disprezzo e l'atmosfera tra i due sembrava diventare pesante come piombo man mano che i secondi passavano.

-"Ciao, fratellino."- disse semplicemente Michael, con un sorriso beffardo che era da sempre una sua caratteristica fastidiosa. A Beck infastidiva molto quel sorriso, simile a un ghigno, che gli si piazzava sul volto ogni volta che si sentiva invincibile e superiore a tutti.

L'imbarazzo cresceva insieme alla tensione, l'unica a spezzarlo fu la ragazza francese che si intromise tra i due fratelli.

-"Ciao, Beck. Sono Vivienne, la moglie di tuo fratello."- la bionda gli porse la mano, che Beck strinse per educazione -"Michael mi ha parlato molto di te."

Dopo che la piccola famiglia ebbe preso i bagagli dall'auto che aveva affittato, il moro li invitò ad entrare in casa ad accomodarsi. Jade intanto parlava a telefono con sua madre che, come tutte le madri, era preoccupata del fatto che la figlia non fosse sotto la sua sorveglianza e voleva sapere come stava e cose varie. Appena vide Beck accompagnato dalla piccola famiglia, salutò la mamma e si diresse verso di loro.

-"Chi sono queste persone?"- chiese scrutandoli uno ad uno. Era sicura di aver visto il giovane, ma era come uno di quei ricordi sbiaditi che più cerchi di rammendare, più quelli diventano solo un punto interrogativo nella tua testa.

-"Mio fratello, Michael; sua moglie, Vivienne e... la loro piccola."- li presentò il ragazzo, poco entusiasta.

-"Non dirmi che... tu sei quella piccola peste della figlia dei West?"- fece Michael scrutando Jade, che annuì e intanto si chiedeva come aveva fatto a dimenticarsi di Michael Oliver. Quando era piccola e passava le giornate con Beck, lui era sempre tra i piedi e con il suo bell'aspetto era considerato da Jade il suo principe azzurro e diceva sempre a Beck che un giorno, lei e suo fratello, si sarebbero felicemente sposati in un castello da sogno. Chi l'avrebbe mai detto che anni dopo si sarebbe innamorata del fratello minore?

Tutti insieme si accomodarono sul grande divano del salotto di casa Oliver e dopo un momento di imbarazzante silenzio, Beck si decise a chiedere al fratello cosa ci facesse a Los Angeles.

-"Una visita alla mia famiglia. A proposito, dove sono i nostri genitori? E cosa ci fate voi due a casa, da soli?"- chiese interessato, più a Beck e Jade che ai suoi genitori.

-"Sono a San Francisco per lavoro. Quanto a noi due, non ti interessa."- rispose freddo il fratello minore -"Come si chiama la bambina?"

-"Si chiama Chloé, ha cinque anni e mezzo."- intervenne Vivienne -"Ragazzi che ne dite se voi parlate e io e la tua amica andiamo a preparare un tè? Avete molto da dirvi."

Jade, senza dare il suo consenso, si diresse in cucina con la giovane francese e sua figlia anche se aveva voglia di ascoltare la conversazione tra i due fratelli.

-"Con che coraggio ti presenti qui dopo sei anni, con una figlia, senza mai aver dato tue notizie e fatto preoccupare mamma e papà? Dovresti vergognarti."

-"Beck, so che mi detesti per quello che ho fatto, ma prova a capirmi. Volevo prendermi le mie responsabilità, anche essendo solo un diciannovenne. Non ho mai voluto che mamma e papà si preoccupassero per me, sapevo quel che facevo e abbiamo superato molte difficoltà. Questo mi è servito per dimostrare a me stesso che sapevo cavarmela, anche senza i nostri genitori. Mi è servito per crescere."- spiegò Michael. Nella sua voce si sentiva il profondo rimorso che veniva a galla e Beck non potè far finta di non notarlo.

Till the end.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora