12) Chi non muore si rivede.

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La sera arrivò in un batter d'occhio, l'ora dello spettacolo si avvicinava sempre di più è l'agitazione dietro le quinte cresceva con lo scorrere dei secondi.

-"Ho l'ansia."- asserì Tori, con un tono esasperato, camminando avanti e indietro.

-"Smettila, sei fastidiosa."- l'ammonì Jade, mentre scriveva un messaggio a Beck -"Non siamo mica a Broadway."

-"Per te è facile! Dimmi come fai?"

-"Non ci penso."- disse, con tono ovvio, continuando a digitare.

-"Grazie mille...A te non importa di nulla."- rispose, per poi riprendere a lamentarsi, camminando avanti e indietro.

-"Se devi andare avanti così, per favore fallo in silenzio. Sai essere alquanto irritante."

-"Hai il ciclo?"- chiese Tori -"Sei più irascibile del solito."

-"Non ho il ciclo! Fatti gli affari tuoi."

-"Ho ragione: hai il ciclo."- puntualizzò Tori.

-"Te lo dico per l'ultima volta: non ho il ciclo! È Beck che non risponde ai miei messaggi."- spiegò Jade, controllando ancora una volta se ci fossero nuove notifiche.

-"Come mai non risponde?"

-"È andato a prendermi un caffè alla caffetteria da circa venti minuti e non è ancora tornato."

-"Ci sarà molta gente oppure si è fermato a parlare con André. Datti una calmata."

-"Io ho bisogno del mio caffè!"

-"Sei tremenda."- commentò sottovoce Tori.

-"Stai zitta."- esclamò la ragazza. Girò i tacchi e se ne andò.

Una volta arrivata di fronte al suo armadietto, lo aprì per prendere un maglioncino più pesante; quando lo rinchiuse vide Beck parlare con qualcuno di cui Jade non riusciva a vedere la faccia, perché era di spalle. Ma riusciva soltanto ad immaginare chi fosse dalla sua chioma bionda e folta. Cosa voleva quella Evelyn da lui? Si avvicinò silenziosamente alle spalle del ragazzo e cogliendolo di sorpresa, lo abbracciò.

-"Ehi."- la salutò, per poi darle un bacio -"Ecco il tuo caffè. Nero, con due zollette."

-"Grazie."- sorrise -"Lei che ci fa qui?"

-"Niente"- Beck la guardò trovo -"se ne stava andando."

-"Lei ha un nome."- rispose Evelyn, inviperita.

-"Deve essere un nome così poco importante da non essere degno della mia memoria."

-"Attenta, questo è il nome che ti distruggerà."- detto questo si voltò e andò via, senza dare a Jade il tempo di rispondere.

Guardò Beck sospirare e alzare gli occhi al cielo e quando si accorse di essere osservato da Jade, la prese per mano e insieme di diressero al teatro della scuola, dove intanto si erano riuniti tutti.

La ragazza addetta ai costumi stava ritoccando gli ultimi dettagli degli abiti di scena e Sikowitz era con loro.

-"Finalmente siete arrivati. Indossate i vostri costumi così Florence può fare le ultime modifiche."- li incalzò il professore.

Mancava poco più di quindici minuti allo spettacolo; tutti erano pronti per andare in scena, Sikowitz sbirciava da un piccolo spiraglio del sipario: il teatro era pieno e un lieve brusio si levava dal pubblico.

-"Sikowitz"- Sinjin raggiunse il professore dietro le quinte - "C'è una piccola famiglia all'ingresso, l'uomo dice di essere il fratello di Beck, ma non ha il biglietto per entrare."

Till the end.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora