14) Una vecchia storia.

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Il suono della sveglia penetrò nelle orecchie di Jade svegliandola. Si girò su un fianco e si accorse che Beck stava ancora dormendo profondamente, avrebbe tanto voluto restare ferma a guardarlo ma dovevano andare a scuola e non potevano permettersi di arrivare in ritardo ancora una volta. Perciò si decise a svegliarlo.

-"Buongiorno."- disse Beck aprendo gli occhi e mettendo a fuoco la stanza della ragazza -"È già ora di alzarsi?"

Jade annuì e si alzò dal letto per andare a fare colazione.

-"Tu non vieni?"- chiese a Beck, che era ancora coricato.

-"I tuoi genitori ci sono?"

-"A quest'ora dormono ancora, non preoccuparti."-  assicurò la ragazza.

Confortato dall'informazione, anche il ragazzo si alzò e seguì Jade in cucina. La colazione fu semplice e veloce e dopo averla consumata andarono a prepararsi per la giornata scolastica.
Quando uscirono di casa, i genitori di Jade si erano appena svegliati, giusto in tempo per vedere la figlia andarsene.

Il cielo di Los Angeles era grigio e prometteva pioggia, in fondo era quasi dicembre e l'inverno era alle porte, ma fortunatamente nella città degli angeli il clima non era molto freddo.

-"Forse è meglio andare a scuola in auto."- suggerì Beck, che era l'unico nella coppia ad avere la patente.

-"Penso che sia una buona idea."- acconsentì Jade.

-"Però non possiamo sempre usare la mia macchina, sbrigati a prendere la patente."- ironizzò il ragazzo.

-"Ha ha... Piuttosto va' a prendere l'auto nel garage di casa tua."

-"Agli ordini."- Beck prese le chiavi di casa che teneva nello zaino e andò ad aprire il garage, Jade intanto lo aspettava sul ciglio della strada.
Controllava i messaggi quando sentì il clacson di un'auto suonare. Alzò lo sguardo dallo schermo e vide Beck sorridere attraverso il finestrino aperto.

-"Faremo tardi se resti a guardarmi ancora. Salta su."- disse il ragazzo sorridendo. Jade non se lo fece ripetere due volte e aprì lo sportello per poi sedersi nel sedile del passeggero. Il tragitto fino a scuola fu silenzioso, tranne per la musica proveniente dalla radio.

-"Forse potrei insegnarti io a guidare."- propose Beck, mentre svoltava in una traversa.

-"Non credo proprio, dal momento che non hai visto il segnale di divieto all'inizio della traversa."

-"Cosa dici, non c'è mai stato un segnale di divieto. Io faccio questa strada tutti i giorni."

-"E allora sei stato fortunato a non aver incontrato qualcuno che arrivava dalla direzione opposta."

-"Divieto o no, questa è la strada più veloce per arrivare alla Hollywood Arts."- puntualizzò Beck.

-"Strada che dovrai cambiare."- lo corresse Jade. Beck sbuffò ma intanto erano arrivati alla Hollywood Arts in perfetto orario ed evitando il traffico.
Il cortile della scuola era già pieno di studenti e per Beck e Jade non fu facile trovare il resto del loro gruppo, che alla fine si rivelò essere vicino al portone d'ingresso.

-"Buongiorno piccioncini."- li salutò André.

-"Piantala Harris."- Jade lo fulminò con lo sguardo, mentre André nascondeva un sorriso divertito.

-"Ragazzi, vi ricordate il ballo che abbiamo organizzato qualche anno fa qui a scuola?"- iniziò Tori.

-"Vuoi dire quella noia pazzesca, che ti ostini a chiamare ballo? Se non fosse stato per me, se ne sarebbero andati tutti."

Till the end.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora